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28/09/2020 06:00:00

Marsala, Nicola Fici: "Di Girolamo ha portato alla città 180 milioni di euro di fondi europei"

 Nicola Fici, candidato al consiglio comunale alle amministrative del 4 e 5 ottobre con la lista “I Centi passi” a sostegno del candidato sindaco Alberto Di Girolamo. Lei dice che il competitor principale di Di Girolamo, Massimo Grillo, non è vero che è avanti e che la partita è ancora aperta.

Assolutamente sì, i riscontri che abbiamo io e tutti i candidati che stiamo sostenendo la candidatura di Di Girolamo sono molto positivi, stiamo ricevendo tanti attestati di stima e grande riconoscimento alla grande serietà mostrata in questo quinquennio da parte di Alberto Di Girolamo. Io credo che la partita sia apertissima al di là del numero delle liste a sostegno di Massimo Grillo e l’unico augurio che faccio a tutti i cittadini marsalesi è quello di comprendere bene come si vota, perché il voto espresso solo ad al consigliere comunale è un voto che va automaticamente al candidato sindaco collegato. Quindi l’augurio è che tutte le persone che sono chiamate al voto, possano essere consapevoli del voto espresso.

Fici un anno fa lei venne qui e lamentava tutta una serie di criticità dello schieramento Di Girolamo ed era lei in prima battuta candidato sindaco.

Un anno fa la politica marsalese era ferma. Alcuni dei partiti non avevano gli organismi costituiti e c’era la necessità di recuperare uno spazio perso in particolare dal PD che è il mio partito e che ho rappresentato dal 2012 al 2015 in consiglio comunale nelle vesti di capogruppo. In quel momento c’era un vuoto politico e non si sapevano le intenzioni di Alberto Di Girolamo, se ricandidarsi o meno e tra l’altro, dipendevano anche da motivi di carattere familiare che ho saputo dopo e che ho pienamente compreso. In quel momento si avviò una fase di interlocuzione politica con movimenti che dovevano essere civici. In non ho mai partecipato a riunioni del centrodestra per dare sostegno alla candidatura di Massimo Grillo.

Fici, ma in quelle riunioni c’era Paolo Ruggieri, che non è un esponente civico, sappiamo da dove proviene.

Ma non credo, Paolo Ruggieri sta dando il proprio contributo con la lista civica che non è quella di Diventerà Bellissima ma ProgettiAmo Marsala. Credo che in quella fase c’era una politica ferma e un dibattito assente.

E’ stato Fici che ha cercato Alberto Di Girolamo o il contrario?

Io non ho mai avuto nulla di personale con Di Girolamo e abbiamo avuto sempre un dialogo.

C’è con Di Girolamo una consapevolezza che bisogna passare ad una fase due, ad una maggiore condivisione degli obiettivi di giunta. Le cose fatte ci sono, quello che è venuto a mancare è il metodo, perché tutti coloro che erano con Di Girolamo e ora sono con Grillo, da Sturiano a scendere, lamentano proprio un’assenza di condivisione.

Credo di sì, gli appunti che alcuni del centrosinistra tra cui io e lo stesso Daniele Nuccio, non erano appunti sotto un punto di vista amministrativo.

No, su Nuccio ricordiamo che ha anche chiesto una commissione d’inchiesta sui servizi sociali.

Sono assolutamente consapevole di quello che dico. La lamentela nei confronti di Di Girolamo era relativa ad una maggiore condivisione, della possibilità di dare spazio a nuove figure che rappresentassero un nuovo corso politico.

La scelta degli assessori designati da che cosa nasce, dalla condivisione o da averne uno per lista?

Parte da una condivisione fatta in seno a tutte le liste che stanno sostenendo la candidatura di Di Girolamo e abbiamo scelto di dare rappresentanza ad ogni lista perché la politica ha necessità di esprimere la sua voce.

Massimo Grillo sta puntando molto sulla “Governance”, che idea si è fatto?

Io non ho capito il metodo che ha fatto veicolare Massimo Grillo all’interno del suo gruppo. Ricordo molto bene che si dava molta attenzione al civismo, che non si dovevano avere simboli di partito all’interno della coalizione e che ci dovevano essere al massimo cinque liste. Oggi ci sono nove liste, e ci sono liste di Forza Italia e Fratelli D’Italia e in merito alla “Governance”, sembra il modulo di Oronzo Canà. In merito ai rappresentanti dei municipi, dico, come si può votare con il 70% dei voti il Sì per per tagliare i parlamentari che dovrebbero rappresentare il territorio e poi nelle amministrative si fa riferimento ai consiglieri di quartiere, come se all’interno di Palazzo VII siano solo del centro storico.

Nicola Fici, il sindaco Di Girolamo nel suo opuscolo fa l’elenco delle cose fatte, ma ci sono tante cose di cui dice che ci sarà continuità.

La continuità cui fa riferimento Alberto Di Girolamo è determinata da tante iniziative e finanziamenti intercettati durante questo quinquennio che ancora devono diventare cantiere e quindi opere per la città. Io ricordo, nel 2012, in qualità di presidente della commissione Bilancio, gli effetti del federalismo fiscale. Avevano, ad esempio, 20 milioni di trasferimenti e nell’arco del triennio furono in gran parte tagliati. L’amministrazione comunale ha portato in dote 180 milioni di euro di finanziamenti europei, che sono stati intercettati tra il 2017 e 2018 e alcune di queste iniziative sono già visibili alla nostra comunità: dagli autobus all’intervento che si sta facendo a Porta Nuova, sostituendo i famosi “Giardini di Giulia”, alle piste ciclabili. Abbiamo un progetto che darà alla città 20 km di piste ciclabili e credo che questo sia un grande servizio non solo per la città, ma anche per i turisti che decidono di venire a passare le loro vacanze a Marsala.

Fici cosa pensa di Andreana Patti e della sua lettera?

E’ un endorsement ad Alberto Di Girolamo, in linea con quanto dichiarato da lei mesi addietro quando esprimeva il concetto dell’unità del centrosinistra. Andreana è una persona superqualificata, e ha una esperienza notevolissima su quelli che sono i finanziamenti europei. La lettera è un appello a tutte le forze che stanno sostenendo Alberto Di Girolamo a cui lei può dare quell’enorme suo contributo a sostegno del candidato sindaco Di Girolamo.

Fici, che obiettivo si pone in queste amministrative, come si proietta nel futuro politico, se confluirà in maniera organica nel partito democratico e se farà l’assessore si dimetterà da consigliere?

Assolutamente sì, mi dimetterò da consigliere se farò l’assessore. Il principio fondante della costituzione di questa lista è quello di aver saputo creare un bellissimo rapporto, in primis umano tra i candidati che hanno aderito al progetto, mi riferisco a Daniele Nuccio, Lillo Gesone, Mario Rodriquez con il quale abbiamo un rapporto di amicizia, oltre che politico, e malgrado quattro candidati forti in seno a questa lista siamo riusciti ad avere l’adesione di tanti giovani che hanno aderito al nostro progetto politico.