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05/10/2020 06:00:00

Coronavirus, una nuova vittima nel trapanese. Preoccupano i diversi focolai in Sicilia

C'è una nuova vittima causata del Coronavirus nel trapanese. Si tratta di una donna di 95 anni di Trapani. Nella giornata di ieri per quel che riguarda i nuovi contagi è stato registrato soltanto un positivo in tutta la provincia. 

I dati in Sicilia - Sono 85 i nuovi casi di coronavirus registrati in Sicilia ieri. Dopo diversi giorni di incrementi a tre cifre,  finalmente un calo dei contagi nell'Isola anche se va di pari passo con il consueto calo dei tamponi processati nel fine settimana. Secondo l'ultimo bollettino del ministero della Salute, nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 3.498 test rinofaringei contro i 6.638 del giorno precedente. E purtroppo si registrano anche altre due vittime.

A Salemi ci sono buone notizie, ne parliamo qui. 

329 ricoverati in Sicilia - I nuovi 85 casi registrati in Sicilia fanno salire il numero degli attuali positivi a 3.247, di cui 2.894 in isolamento domiciliare, 329 ricoverati in ospedale con sintomi (ieri erano 322) e 24 gravi ricoverati in Terapia intensiva (ieri erano 20). I casi totali di coronavirus dall'inizio della pandemia in Sicilia sono invece 7.681, le guarigioni sono 4.115 (ieri erano 4108 guariti), mentre i decessi salgono a 319 (+2). Le vittime sono una donna di Trapani di 95 anni e una di Catania di 80 anni.

C'è preoccupazione comunque per i tanti focolai attivi nell'Isola. A livello provinciale sono le due grandi città dell'Isola quelle che fanno registrare il maggior incremento di casi. Delle nuove 85 infezioni, infatti, 33 sono a Palermo, 32 a Catania, poi 6 a Ragusa, 3 ad Agrigento, 3 a Caltanissetta, 3 a Siracusa, 3 a Messina, 1 a Trapani e 1 a Enna.

C'è una nuova "zona rossa" in Sicilia: è a Villafrati, nel Palermitano. L'ha istituita il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, con un'apposita ordinanza appena firmata, dopo aver sentito il sindaco, peraltro positivo al #Coronavirus e ricoverato in ospedale. Il provvedimento, che entrerà in vigore alle 14 di oggi (5 ottobre), si è reso necessario per evitare il diffondersi del contagio del #Covid19, dopo che gli uffici dell'Asp hanno segnalato la presenza di un cluster che al momento conta ottanta persone.

Villafrati - che era già stato "zona rossa" per oltre un mese durante l'ondata di Covid-19 nella scorsa primavera - si aggiunge alle altre quattro aree attualmente off limits, tutte sedi della Missione di Speranza e Carità di Biagio Conte a #Palermo.
Fino alla mezzanotte del 12 ottobre, dunque, nel territorio comunale di Villafrati ci sarà il divieto di circolare a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, a eccezione degli spostamenti per: recarsi al lavoro; per l’acquisto e/o il consumo di generi alimentari e per l’acquisto di beni di prima necessità; per ragioni di natura sanitaria o per appuntamento presso studi professionali. In buona sostanza, è vietata ogni attività ricreativa e passeggiare o stazionare nelle aree pubbliche (strade, piazze, ville e parchi) allo scopo di evitare ogni assembramento e contatto tra persone estranee e non conviventi. Gli esercizi commerciali (quali bar, rosticcerie, pollerie, paninerie e similari) dovranno garantire l’accesso a solo una persona per volta e sempre con l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. È comunque consentito l’asporto e la vendita al domicilio. Sono vietati i banchetti e le feste, pubbliche e private di qualunque tipo, che comportino la presenza contemporanea di più di sei persone.  Ogni esercizio commerciale dovrà chiudere alle ore 21; è consentito fino alle ore 23 per ristoranti e pizzerie, ai cui titolari compete in ogni caso il rigoroso controllo sul rispetto delle Linee guida sul distanziamento e il divieto di sedere allo stesso tavolo quando si è più di sei persone.La partecipazione a funzioni religiose è contingentata di secondo un apposito Protocollo che verrà condiviso tra il Comune di Villafrati e gli eventuali richiedenti. Il divieto di circolazione con qualsiasi mezzo nel territorio comunale si applica anche alle persone in transito e non residenti nel Comune.

Nello Musumeci - "È una misura di primo contenimento concordata con l’amministrazione comunale e resa obbligatoria per evitare la diffusione incontrollata del virus. Troppi positivi in pochi giorni dimostrano che, evidentemente, non sono state adottate le minime precauzioni richieste. Possiamo prevedere le regole più rigide e le sanzioni più elevate, ma è necessario il buon senso da parte di ognuno di noi, che mi pare, invece, stia mancando. Per questo motivo, rinnovo l'invito a tutti i cittadini a usare la mascherina, anche all'aperto, se non ci sono le distanze minime e, soprattutto, a evitare gli assembramenti. Solo così possiamo limitare i contagi. Un appello, infine, ai prefetti dell'Isola, affinché diano disposizioni più ferree alle forze dell'ordine in tema di controlli. La Sicilia, che pur dal punto di vista sanitario è preparata a un'eventuale impennata di ricoveri, non può permettersi un nuovo lockdown".

Sono in lieve calo rispetto a sabato i casi di contagio per Covid 19 in Italia. In 24 ore sono stati registrati 2.578 nuovi casi (sabato erano stati 2.844). Ma è minore anche il numero di tamponi effettuati: 92.714, circa 26mila in meno rispetto al giorno prima. Il totale dei contagiati dall'inizio dell'emergenza sale a 325.329. In calo il numero delle vittime: 18 in un giorno, per un totale di 35.986 (ieri erano state 27). Il maggior numero di nuovi casi, che si rileva in tutte le regioni, si registra ancora in Campania (+412), seguita da Lombardia (+314) e Veneto (+261).

Il nuovo DPCM atteso mercoledì - È atteso per mercoledì il nuovo provvedimento del governo: possibile obbligo di mascherine all’aperto. Dal Viminale una circolare prevede l’uso dei soldati nelle piazze.  E' l'orientamento del governo, che emerge dalla riunione serale a Palazzo Chigi del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione di maggioranza, il ministro Francesco Boccia e il sottosegretario Riccardo Fraccaro. L'orientamento sarebbe favorevole alla proposta del ministro della Salute Roberto Speranza, di introdurre l'obbligo per frenare la risalita dei contagi. Ma la decisione verrà presa, viene spiegato da fonti di governo, solo dopo il confronto con il Parlamento: Speranza riferirà martedì alle Camere e poi il governo adotterà il dpcm con le nuove misure. Un divieto, inoltre, per le Regioni di adottare norme anti-contagio meno restrittive di quelle del governo: è l'ipotesi discussa, a quanto si apprende, in serata. La stretta potrebbe arrivare con le nuove misure anti-Covid, attese in settimana: l'idea è quella di permettere ai governatori di adottare proprie disposizioni ma solo se più restrittive di quelle nazionali e invece vietare di introdurne di più "soft", come avvenuto la scorsa estate con le discoteche.

Ministro Speranza - L'obbligo di indossare la mascherina all'aperto in tutta Italia "è una delle ipotesi che stiamo valutando. Ci sarà un passaggio parlamentare martedì e il governo farà le sue scelte solo dopo il passaggio parlamentare", ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nella trasmissione 'Mezz'ora in più' di Rai 3. Anche se "non abbiamo i numeri di casi degli altri Paesi europei", ha rilevato il ministro, "ora siamo in una fase di crescita significativa del contagio". Per questo "vanno conservate e rafforzate le tre regole fondamentali e una di queste sicuramente riguarda le mascherine, il cui uso è fondamentale, veramente decisivo".