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08/10/2020 06:00:00

I trombati 

Alcuni hanno preso tantissimi voti e non è servito a nulla, altri sono spariti dal radar prima delle elezioni, altri ancora hanno preso più like che voti, convinti che la campagna elettorale si fa solo su Facebook.

Sono i "trombati", i candidati non eletti al consiglio comunale di Marsala. Come dicevamo qualche giorno fa, l'elenco di vittime è lungo e illustre, perchè il nuovo consiglio comunale, con il taglio di 6 poltrone su 30, già di suo complicava la vita dei candidati. Poi magari si sbaglia la lista, o il candidato Sindaco. E la frittata è fatta.

Il dato più clamoroso è quello del Pd. Lì sono riusciti nel capolavoro di mandare sotto il 5% tutta la lista. E pensare che all'interno del Pd c'è gente che ha preso un sacco di voti, come Calogero Ferreri: 638 voti. O gli altri due consiglieri comunali uscenti che erano candidati con lui, Meo (422) e Cimiotta (419). Il problema del Pd è che dopo questi c'è stato li deserto, a cominciare dalla segretaria cittadina, e assessore indicata da Di Girolamo, Rosalba Mezzapelle: è la quarta arrivata in lista, ma con soli 131 voti. Un terzo dei candidati ha preso meno di 10 voti.

Ancora più clamoroso il dato di Linda Licari, regina delle preferenze, quasi 900, in una lista che non ha raggiunto il 5%, nonostante fosse una delle prime ad essere pronte (almeno così dicevano). 

Non torna a Sala delle Lapidi neanche Daniele Nuccio nonostante i 538 voti. Nella sua lista, i Cento Passi, non ce la fa l'ex consigliere Lillo Gesone (484).  

Ma i pianti sono anche nella coalizione di Grillo. Perché è vero che hanno stravinto, ma non c'è posto per tutti. Così in Fratelli d'Italia non ce la fa il coordinatore locale, Massimo Domingo. Non sono stati rieletti due consiglieri uscenti, Letizia Arcara e Alfonso Marrone, licenziato dalla clinica dove lavorava perché utilizzava indebitamente i permessi ottenuti per il consiglio comunale. La sfida tra i fratelli Coppola la perde Franco. Lui resta fuori dal consiglio, mentre Flavio è eletto. Si ferma a 220 voti nell'Udc la giornalista Patrizia Paganelli. Non eletto anche l'ex sindacalista Osvaldo Angileri. In Forza Italia è fuori il nipote di Rino Ferrari, presidente dell'Ordine dei Medici, Antonio Rossi (1985). In compenso il padre è consulente di Grillo. 

Il fallimento di Dugo e della Lega fa vittime tra alcuni ex che volevano tornare a Sala delle Lapidi, tra loro Fanny Montalto e Patrik Basile.