Ci sono novità sulla vicenda dell'albanese di 41 anni, Astrit Lamaj, trovato murato in una parete di una villa a Senago nel milanese nel gennaio del 2019. Dopo il rinvio a giudizio di due dei sei imputati per quell’omicidio: Francesco Serio, di 45 anni, accusato di aver ucciso l’uomo su indicazione dell’ex amante dell’albanese, Carmela Sciacchitano, di 63 anni, siciliana residente a Genova, e Cosimo Mazzola, di 54 anni, accusato di soppressione di cadavere. Altri imputati minori avevano scelto il rito abbreviato.
Ora c'è stati un arresto anche a Riesi. I carabinieri dei nuclei investigativi di Monza e Caltanissetta, hanno eseguito a Riesi (Caltanissetta) un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Monza a carico di Salvatore Tambè, di 45 anni.
L’uomo era già agli arresti domiciliari con l’imputazione contestata di aver fatto parte dell’associazione mafiosa “Cosa Nostra della famiglia di Riesi”.
Adesso viene ritenuto responsabile dell’omicidio volontario commesso a Muggiò (Monza e Brianza) nel 2013 del cittadino albanese, scomparso nel gennaio 2013 e rinvenuto il 15 gennaio 2019, appunto, murato in un appartamento in ristrutturazione a Senago.
Dietro la vicenda vi sarebbe la fine di una relazione e il furto di alcuni gioielli, e da qui la vendetta omicida.