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03/11/2020 07:00:00

Coronavirus e la pressione sugli ospedali siciliani. La Regione studia le contromisure 

Per l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza il nostro sistema sanitario reggerà, anche che se con l’andamento attuale dei contagi, di circa mille al giorno, potrebbe portare alla saturazione dei posti letto nei reparti Covid e anche nelle terapie intensive.

La proiezione che si trova sul tavolo di Razza parla di 250mila contagi. Ci si arriva facendo uno studio sui tamponi a tappetto effettuati la settimana scorsa. Su 2995 test in due giorni e mezzo i positivi asintomatici sono risultati 255, il 9%.

Fatto, dicono gli esperti, che dimostra che gli asintomatici sono molti di più delle previsioni e che loro portano il virus in giro e lo trasmettono. A evidenziare ciò, anche il coefficiente Rt e cioè quante persone può infettare un positivo. In Sicilia si è ancora entro la soglia limite di sicurezza di 1,5, le Regioni del nord come Lombardia e Piemonte sono invece oltre 2.

Razza da tempo sta dunque immaginando uno scenario con reparti, pronto soccorso e terapie intensive intasate e per far fronte a questa situazione dice che può mettere in campo tutti i 13mila posti letto, e se fosse necessario di bloccare anche per due mesi l’attività ospedaliera e che è pronto ad usare anche le sale operatorie come terapie intensive se ci fosse la necessità, sospendendo gli interventi chirurgici non urgenti.

Per cercare di prevenire e di non arrivare a quello scenario limite, per Razza bisogna continuare con l’intercettazione dei positivi,  ed evitando che persone con sintomi lievi affollino e intasino gli ospedali. I “paucisintomatici” sono quelli su cui si concentreranno di più Musumeci e Razza. Dicono che bisogna migliorare le cure a casa per coloro che hanno sintomi lievi e fargli avere eparina, cortisone e idrossiclorochina. Tutto questo permetterà ad evitare che gli ospedali vadano sotto pressione.