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06/11/2020 10:50:00

Una proposta al Sindaco di Marsala: un'ordinanza per evitare gli assembramenti dei giovani 

 Da oggi la Sicilia è zona "arancione". Significa che ci sono nuove misure, pù stringenti, per contrastare il contagio da coronavirus. A fare i sacrifici più grossi sono i lavoratori del mondo della cultura, i bar, i ristoranti, costretti alla chiusura al pubblico. La scuola, poi, è la vittima preferita dei vari Dpcm. L'anno scolastico si è già interrotto, per le superiori, con grave danno per studenti e famiglie.

In tanti si comportano responsabilmente, evitano contatti, escono solo per necessità e per lavoro. Molti altri, invece, se ne fregano. Sono soprattutto giovani, dai 16 anni in su. Li vediamo scorazzare in gruppi nel centro storico, come se nulla fosse, non temono il coprifuoco perchè si radunano in questa o quell'altra casa, fanno la vita di prima, perchè a loro il virus non fa nulla. Non capiscono che purtroppo sono loro i primi veicoli del contagio, perchè portano il virus a casa, e poi lo passano ai genitori e alle persone più fragili.

Per fermare, in parte, questi comportamenti dissoluti, è necessario che intervengano le famiglie, è chiaro, ma anche le isitituzioni devono fare qualcosa. Proponiamo, pertanto, al Sindaco di Marsala, Massimo Grillo, di dare un segno concreto di attenzione all'emergenza in corso, e di passare dagli annunci e dai tavoli, ai fatti. Si tratta di emettere un'ordinanza che vieta ai minorenni di uscire di casa, dalle 18 in poi, se non accompagnati da un genitore o da un familiare adulto,  e per motivi comprovati.

Non è la risoluzione del problema, è chiaro, ma è una soluzione, che stanno adottando diversi comuni italiani. Un provvedimento impopolare, ma necessario. 

Così come è necessario (anche per non alimentare sospetti su decisioni prese per altri motivi, più che per esigenze di salute pubblica ...) che il Sindaco, come ha fatto per la casetta dell'acqua di Piazza del Popolo, disponga la chiusura dei tanti distributori automatici che sono presenti in città, soprattutto in centro. In primis perchè loro, come la casetta dell'acqua, sono diffusori di contagio (se vale lo stesso criterio ... ). E poi, perchè è ingiusto che mentre i bar sono chiusi, c'è chi dispensa alcolici, senza limite di orario.