Quantcast
×
 
 
18/11/2020 06:00:00

Castelvetrano, focolaio Curaba. La replica dell'azienda ed i propositi del sindaco Alfano

 Arriva la replica al nostro articolo sul focolaio Curaba.

Dal suo profilo Facebook, Antonio Curaba, uno degli amministratori dell’azienda olivicola risultata un vero e proprio cluster con più di 10 casi positivi al Covid, parla di verità distorte, accusandoci di mala informazione e di buttare “fumo negli occhi e fango in faccia”.

Non smentisce però la presenza del numero di positivi in azienda e, nello stesso tempo, comunica di aver avvertito “le centinaia di persone” con cui sarebbe venuto in contatto nei giorni precedenti, attraverso un post dell’8 novembre, in cui annunciava di stare benissimo (visto che tanti, avendo saputo della sua sospetta positività, continuavano a chiederglielo), di essere in isolamento volontario e che l’indomani mattina avrebbe fatto il tampone con risposta immediata.

Il ragionamento sembra essere stato questo: se dico sui social di essere in isolamento volontario, tutti quelli che sono stati a contatto con me nei giorni precedenti lo verranno sicuramente a sapere.

Insomma, una sorta di tracciamento fai da te, dove la disintermediazione sembra bypassare un Ufficio Igiene comprensibilmente oberato di lavoro.

 

Tracciamento non proprio ottimale, soprattutto alla luce del numero di positivi e di un commento nella stessa chat pubblica del signor Curaba  da parte di una signora che ha lavorato nell’azienda:

Quest’anno nell’azienda ho lavorato anche io...e ti posso assicurare che nessuno di voi mi ha informato di nulla...l'ho saputo da terze persone...e mi sono io mobilitata x fare il tampone...ancora aspetto l’ASL allertata da voi che mi comunichi il da farsi. Certo i tamponi sono stati fatti dopo...ma solo ai dipendenti annuali...per tutti gli altri, con mia grande delusione solo una grande negligenza e irresponsabilità da parte dell’azienda. Mettendo al primo posto gli interessi economici della stessa, e non l’incolumità e la salute dei dipendenti tutti”.

A questa lavoratrice, Antonio Curaba ha riposto di aver “informato appena saputo”.

…Viaggiavi con persone a loro volta positive  - ha aggiunto - e sei perennemente sul web pure tu oltre tutto. Comunque mi dispiace se non è stato fatto”.

 

Tp24 non si è occupato di questo caso per “infangare” una grande azienda o distribuire colpe ad uffici sanitari che, con poche risorse, fanno quello che possono.

Siamo convinti che sia anche nostro dovere però evidenziare le carenze di una comunicazione istituzionale ed imprenditoriale, in questo delicato momento in cui dalle nostre parti la curva dei contagi continua a crescere.

E’ per questo che abbiamo chiesto al sindaco Enzo Alfano che cosa pensa di fare nell’eventualità che situazioni del genere possano riverificarsi in altri ambiti lavorativi.

Dopo aver appurato le segnalazioni, mi comporterò in maniera diversa – ci ha risposto - Se entro poche ore non avrò risposte dettagliate, chiuderò l’attività con un’ordinanza. Saranno poi loro a dovermi fornire gli elementi necessari per la riapertura. Anche un solo caso positivo sarà sufficiente a far scattare almeno un giorno di chiusura per la sanificazione obbligatoria e, nello stesso tempo, l’Asp dovrà fornirmi una relazione dettagliata anche attraverso un sopralluogo”.

 

Egidio Morici