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16/11/2020 06:00:00

Castelvetrano, focolaio Curaba. Oltre 10 positivi al Covid nell'azienda olivicola

 È Antonio Curaba a rompere il silenzio sull’esistenza del focolaio.

Sesto giorno isolamento Covid… Oltre 10 positivi in azienda compreso il General Manager... Mio fratelloha scritto sabato sera su facebook, l'amministratore della maggiore azienda olivicola di Castelvetrano, guidata dal fratello Giuseppe.

Nel post ha affermato che stanno tutti bene, rassicurando “tutti i fornitori i quali  con enormi sforzi  da parte del nostro decennale qualificato staff (pur lavorando da casa) sono stati e saranno soddisfatti nelle loro necessità”.

Poi, dopo aver dato una stoccata alle “malelingue” che “non valgono neanche le scope che profusamente usiamo per pulire i piazzali”, ha augurato la buona cena a tutti, condividendo un piatto di ceci fumanti.

In poche ore, più di duecento le reazioni social di amici, conoscenti e politici che gli hanno augurato una pronta guarigione.

 

Il fratello Giuseppe Curaba, titolare dell’azienda, era stato ricoverato qualche giorno fa presso il reparto Covid dell’ospedale di Marsala, ma non in terapia intensiva. Pare che le sue condizioni siano ormai buone e che possa essere dimesso a breve.

Oggi, il focolaio di cui avevamo parlato nei giorni scorsi ha dunque un’identità certa, con un numero di positivi simile a quello rilevato qualche settimana fa per Keidea (riaperto dopo un breve periodo di chiusura).

Rimane però la difficoltà di comunicazione che avevamo sottolineato, tra l’Asp ed il sindaco Enzo Alfano.

Infatti, i numeri rivelati pubblicamente da Antonio Curaba non erano conosciuti dal primo cittadino, che ci ha anticipato che scriverà di nuovo all’Ufficio Igiene.

Più di 10 casi su 36 dipendenti, vuol dire che siamo di fronte ad un vero e proprio cluster – ha affermato Alfano a Tp24 - Bene avrebbe fatto l’Asp a fare un sopralluogo, così come avevo chiesto più volte, anche perché si tratta di luoghi di lavoro dove la potenzialità di diffusione del contagio non è da sottovalutare”.

Alle richieste di sopralluogo e relazione scritta da parte del sindaco, l’Asp aveva infatti risposto che l’azienda aveva assicurato telefonicamente che la situazione era sotto controllo.

 

Egidio Morici