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01/12/2020 20:30:00

Covid, non possiamo più permetterci errori

 Sinceramente si fatica a comprendere. Sono nove mesi che il Coronavirus ci ha dichiarato guerra. Un conflitto a cui nessuno nel mondo era preparato.

L'Italia era impreparata, ma alcuni errori ci sono stati e necessita un "mea culpa" generale. Il primo deve farlo l'uomo che nel febbraio scorso tornando dalla Cina, e già si era a conoscenza del focolaio a Wuhan, non lo fece presente all'autorità e pur essendo negativo al tampone effettuato successivamente al contagio trasmesso ad un amico di Codogno, il cosiddetto paziente uno, probabilmente lo infettò.

Si era impreparati e forse lo avrebbero fatto circolare, perché si sconosceva il tempo d'incubazione, oppure qualcuno avrebbe avuto l'intuizione della d.ssa Annalisa Malara che fece il tampone a Mattia, il paziente 1 ,nonostante il protocollo non lo prevedesse e gli diagnosticò il Sars-Cov-2. Un errore fu dichiarare tardivamente lo stato di Pandemia.

Dopo due mesi di lockdown, durante i quali il popolo italiano si comportò egregiamente, ma da maggio in poi si è assistiti ad un "tana libera tutti", erró il governo a fidarsi di noi italiani.

Abbiamo sbagliato e continuiamo a farlo,quando si pensa di essere immuni, della serie "a me non accadrà". Inevitabilmente è arrivata la seconda ondata, il Servizio Sanitario Nazionale è nuovamente sotto stress e non ci siamo fatti trovare preparati.

Non accettare il Mes. Adesso in prossimità del Natale, la piaga più estesa è quella sulla stagione invernale e le piste da sci. L'esecutivo esclude tassativamente l'apertura. E sulla decisione citando il titolo di un film di Ken Loach "piovono pietre". Sbagliato considerare lo sci solo nelle piste, seggiovie, chalet alberghi e ristoranti non possono essere luogo di contagio? Tanti affermano che non moriremo di Coronavirus ma di fame. Ma se morissimo di Covid19 non potremmo lottare conto la fame. In che modo? Il governo ha già immesso nel tessuto economico e sociale più di 100 miliardi di € sotto varie forme, cassa integrazione, sussidi p.iva, sgravi contributivi alle imprese ,aumento delle pensioni d'invalidità, ultimo il cashback ossia il recupero del 10% per le spese effettuate tramite carta elettronica,ovviamente c'è un massimo.

Arriverà il recovery fund ,l'anno venturo. Insomma le risorse ci sono, probabilmente si è sbagliato nella distribuzione, va rivista. Tutto ciò ci permetterà di arrivare al vaccino, due milioni di dosi saranno disponibili a gennaio ,per poi a giugno 2021 raggiungere l'immunità di gregge, e sarà gratuito(fonte Ministero della Salute). Alla luce di quanto esposto, c'è spème in fondo al tunnel, non possiamo più permetterci errori.

Mettiamoci alle spalle questo maledetto anno. Non si può fare fatica a comprendere che 55.576 anime al 30/11/2020 più familiari e amici non festeggeranno il Natale.


Vittorio Alfieri



L'Alfiere | 2024-12-12 00:00:00
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