Sono circa trentamila le persone che in Sicilia hanno già ricevuto il vaccino anti-covid. In particolare, nella sola giornata di ieri, martedì 5 gennaio, in tutto il territorio regionale sono state complessivamente somministrate 10008 dosi di farmaco su altrettanti cittadini.
“In queste ore fa piacere registrare una forte presa di consapevolezza da parte del nostro sistema sanitario – commenta l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza –. Nel numero di vaccinazioni già effettuate siamo secondi in Italia. E’ un buon risultato, tuttavia soltanto l’inizio. La campagna vaccinale entrerà nel vivo dopo la prima fase, che coinvolge un numero ristretto di persone (operatori della sanità e ospiti delle Rsa). Nelle settimane successive, quando si passerà ai cittadini over 80, lo sforzo dovrà essere maggiore e conto che ogni Azienda, nessuna esclusa, stia programmando sia la fase dei richiami che quella della vaccinazione di massa”.
Intanto, secondo quanto programmato nell'ambito del Piano nazionale, ieri è giunto nell'Isola il nuovo approvvigionamento di vaccini che è già nella disponibilità dei centri di somministrazione.
L’assessore Razza ha quindi analizzato i nuovi parametri nazionali sulle aree regionali di rischio che abbassano l’indice Rt per il passaggio di zona: “Entreranno in vigore già questa settimana – afferma – perché il governo centrale ha ritenuto di recepire le indicazioni del Comitato tecnico scientifico nazionale, che ha espresso crescenti preoccupazioni per a crescita dei contagi, la diffusione del virus nel periodo festivo (anche per comportamenti individuali e familiari), la variabile inglese e lo stato di emergenza registrato in molti Paesi dell’Unione Europea. E’ una assunzione di responsabilità che viene chiesta alle Istituzioni e ai cittadini per garantire la campagna vaccinale nella sua fase iniziale”.
IL VACCINO ITALIANO. Viaggia spedito verso la Fase 2 della sperimentazione (in tutto sono tre fasi) il vaccino anti Covid italiano sviluppato da Reithera e presentato oggi allo Spallanzani. «Abbiamo arruolato 100 persone e 45 sono state vaccinate con dosi diverse e tutti sono arrivati alla fine per la valutazione di sicurezza: il vaccino non ha avuto alcun avvento avverso grave nei primi 28 giorni dalla vaccinazioni, un risultato migliore rispetto a Moderna e Pfizer che hanno avuto effetti indesiderati. Il picco di produzione di anticorpi a 4 settimane resta costante ed il vaccino è ad una sola dose». Lo ha detto il direttore scientifico dello Spallanzani Giuseppe Ippolito alla presentazione dei risultati della Fase 1 della sperimentazione del Vaccino GRAd-CoV2, il vaccino sviluppato da ReiThera. «Il 92,5% dei vaccinati ha sviluppato anticorpi rilevabili. Comparando i dati di questo studio con Moderna e Pfizer siamo in linea e ci aspettiamo la capacita del vaccino di prevenire la malattia sostanzialmente come gli altri vaccini. Il protocollo lo sottometteremo alle agenzie regolatorie in tempi brevi e ipotesi è di chiudere fase 3 entro l'estate».