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10/01/2021 08:45:00

Virus: l'Italia non riapre. Sicilia, boom di contagi

 L'Italia non riapre, anzi, si avvia verso nuove restrizioni. Sarà più facile per le Regioni diventerà zona rossa: basterà avere la media di 250 casi ogni 100.000 abitanti. I week end saranno per tutti arancioni, e rimarrà lo spostamento vietato tra le Regioni e dopo le 22. L'obiettivo è scongiurare la terza ondata di coronavirus che metterebbe davvero ko il Paese. Ci sarà anche una novità, nel Dpcm in arrivo: con Rt sotto lo 0,50 ci sarà la "zona bianca", con maggiori libertà.

Se per poter valutare con precisione l'impatto delle festività natalizie sulla curva epidemica bisognerà attendere almeno un'altra settimana, avvertono, lo scenario già attualmente non lascia ben sperare. Nonostante le fisiologiche oscillazioni giornaliere, infatti, i numeri continuano a mantenersi elevati.

Il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ha convocato per domani mattina i governatori proprio per affrontare e condividere ogni punto da inserire nel provvedimento. E a loro dovrebbe comunicare anche la decisione, peraltro scontata, di prorogare lo stato di emergenza almeno fino al 30 giugno. Un regime che consente l’emissione dei Dpcm e delle ordinanze del ministro della Salute e una serie di provvedimenti attribuiti proprio alle Regioni per procedere d’urgenza, ma anche di far proseguire lo smart working dei dipendenti pubblici.

Da oggi Sicilia in zona arancione, come in Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, e Veneto e da domani scattano nell'Isola tre nuove zone rosse: Messina, Ramacca e Castel di Iudica. Il provvedimento relativo ai tre Comuni, preso d'intesa dal governatore Nello Musumeci con l'assessore alla Salute Ruggero Razza - viste le relazioni delle Asp di Messina e Catania e sentiti i sindaci - serve a salvaguardare la salute pubblica e contrastare la diffusione del coronavirus. Le misure restrittive resteranno in vigore fino a domenica 31 gennaio.