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15/03/2021 06:00:00

Coronavirus, da oggi la Sicilia è in zona arancione. 11 le Regioni in zona rossa

Da oggi la Sicilia è in "zona arancione". Ieri però dopo giorni di stabilità sono tornati a diminuire i nuovi contagi da Coronavirus. Sono 613, infatti, i nuovi positivi, sabato (+650). Sono 21.814 i tamponi processati, mentre le vittime registrate sono 13, in totale dall'inizio della pandemia, sono morte nell'isola 4344. Intanto oggi mezza Italia entra in zona rossa. 

I dati nell'Isola - In Sicilia aumenta il tasso di positività: 2,8%, contro il 2,5 di sabato (e 2,6 della settimana scorsa). In totale nell'Isola ci sono attualmente 14.323, con un aumento di 453 casi rispetto a ieri. I guariti sono 147. Leggere crescita del numero delle persone ricoverate, +7 rispetto a sabato, per un totale di 691. Stabili le terapie intensive (100 in totale), con un solo ingresso nelle ultime 24 ore.

La distribuzione nelle province vede Palermo con 220 casi (-67 rispetto a ieri), Catania 124 (+28), Messina 44 (+13), Siracusa 55, Trapani 5, Ragusa 45, Caltanissetta 51, Agrigento 65, Enna 4.

La Sicilia è al nono posto tra le regioni nel contagio giornaliero di oggi. Anche se la curva epidemiologica e abbastanza stabile da giorni, da domani, l'Isola tornerà zona arancione con nuove restrizioni e nuove chiusure.

Cosa si può fare e cosa no da oggi in Sicilia - La Sicilia da oggi torna in zona arancione. Rcco cosa si può fare e cosa no, cosa resta aperto e cosa chiude, dove si può andare, e come cambierà, di nuovo, la nostra vita per le prossime settimane.

SCUOLE
Restano aperte. Dagli asili alle scuole medie tutti gli alunni vanno regolarmente in aula mentre nelle scuole superiori è prevista la didattica in presenza a rotazione degli alunni in una percentuale tra il 50 e il 75 per cento e per gli altri la Dad. In base all'andamento del contagio, all'incidenza delle varianti, i governatori possono disporre delle limitazioni in alcuni comuni, o nelle province dove si registrano più di 250 nuovi casi settimanali ogni 100 mila abitanti.

BAR E RISTORANTI
Addio pranzo fuori. Bar e ristoranti possono fare solo asporto, non sarà possibile consumare all'interno del locale. Bar e ristoranti possono fare consegne a domicilio (sempre) o asporto fino alle 22 ad eccezione delle attività senza cucina che, dalle 18, non possono vendere per asporto. Sarà comunque vietato consumare nei pressi del locale.

FAR VISITA A PARENTI E AMICI
Si può fare, ma una sola volta al giorno, tra le 5 e le 22, ( al massimo due persone con al seguito bambini sotto i 14 anni o persone disabili in affidamento).. Ma soltanto all’interno del proprio comune. Nei tre giorni festivi e prefestivi, dalla vigilia di Pasqua a Pasquetta compresa, lo spostamento per far visita ad amici e parenti, alle stesse condizioni, sarà consentito all’interno della regione.

SPOSTAMENTI
Ci si può muovere liberamente all'interno del proprio Comune. Serve l'autocertificazione per andare fuori dal comune, e lo si può fare per lavoro, studio, salute o necessità.

SECONDE CASE
Si può andare nelle seconde case, dentro e fuori regione, con il proprio nucleo familiare e se non sono abitate da altre persone. Bisogna essere proprietari o affittuari della casa in data precedente al 15 gennaio 2021, e sono esclusi gli affitti brevi.

SPORT
Si può fare sport all'interno del proprio comune, anche in parchi e giardini, sempre all'aperto e in forma individuale, mantenendo la distanza di due metri da altre persone. Restano aperti circoli e centri sportivi all’aperto. Restano chiuse palestre e piscine.

NEGOZI
Aperti, con i consueti orari. Nel fine settimana chiusi i centri commerciali e le gallerie, aperti alimentari e generi di prima necessità.

MUSEI E MOSTRE
Chiusi, di nuovo, come cinema, teatri e luoghi culturali.

Necessaria l'autocertificazione - La Sicilia diventa "arancione". La fascia di rischio per contenere la diffusione del Covid 19 prevede il divieto di spostamento fuori dal proprio comune di residenza-domicilio, tranne che per ragioni di lavoro, salute, necessità, studio. Serve, quindi, di nuovo munirsi di autocertificazione se ci si deve spostare al di fuori del proprio comune. Certificazione che bisogna esibire al personale di polizia in caso di controllo. Cliccando qui è possibile scaricare il modello dell'autocertificazione, da stampare, e portare con sè.

Vaccini,  al via campagna su target "estremamente vulnerabili" - Prenderà il via questa settimana in Sicilia la campagna di vaccinazione anti-Covid per le persone "estremamente vulnerabili". Si tratta di una platea che complessivamente interessa circa 500mila cittadini. La struttura dell’assessorato regionale della Salute – alla luce dell’aggiornamento del Piano vaccinale nazionale (varato lo scorso 10 marzo) e tenendo conto delle priorità definite e delle indicazioni relative all’utilizzo dei vaccini disponibili – sta procedendo infatti all’organizzazione delle prenotazioni per i cittadini che rientrano nella categoria "estremamente vulnerabili", cioè persone affette da condizioni di danno d’organo preesistente o che in ragione di una compromissione della risposta immunitaria a Sars COv2 hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o letali di Covid-19 (vedi tabella in allegato).

Si tratta del secondo importante step su un target fragile: la Sicilia, infatti, già lo scorso 2 marzo ha avviato la campagna di somministrazione del vaccino sui disabili gravissimi ed i loro caregiver. La prenotazione della vaccinazione potrà avvenire tramite la piattaforma telematica messa a disposizione dalla struttura commissariale nazionale, gestita da Poste Italiane. Ovviamente, per i cittadini che, per condizioni di salute certificate, non potranno recarsi nei punti vaccinali territoriali, sarà possibile prenotare la vaccinazione a domicilio, tramite call-center. Intanto, in linea con il nuovo piano vaccinale varato dal governo nazionale, prosegue la vaccinazione dei siciliani over 80, della fascia 70-79 anni, del personale scolastico e universitario docente e non docente, delle forze armate di polizia e del soccorso pubblico, dei servizi penitenziari italiani, delle comunità residenziali. Infine, seguendo le disposizioni del nuovo piano nazionale che ha bloccato di fatto la somministrazione del vaccino sul target dei cosiddetti ‘servizi essenziali’, anche in Sicilia si proseguirà con le vaccinazioni programmate per età anagrafica e non per categoria.

Oggi apre l'Hub vaccinale di Agrigento - Apre oggi il centro Hub vaccinale di Agrigento allestito al palacongressi del Villaggio Mos. Alle ore 12 è prevista la presentazione alla presenza dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. Questa mattina saranno dunque somministrate le prime vaccinazioni anti Covid-19 ai cittadini che hanno effettuato la prenotazione secondo le modalità previste. La struttura, allestita in tempi brevi dalla Protezione civile regionale, è la settima che entra in funzione in Sicilia e va ad aggiungersi a quelle già operative di Ragusa (che si inaugura oggi), Palermo, Catania, Siracusa, Messina e Caltanissetta. Questa settimana l'apertura dell'Hub di Trapani.

Assessore Turano, tutte le isole minori siano Covid-free - “Vaccinare subito gli abitanti delle isole minori della Sicilia è la strada giusta per prepararle alla stagione turistica estiva. Mi auguro che dopo le Pelagie si proceda speditamente con Pantelleria, le Egadi e le Eolie” lo afferma l’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana Mimmo Turano. “Covid-free - sottolinea Turano - è la parola d’ordine per aiutare veramente l’economia delle nostre isole minori. Vaccinare subito la popolazione delle isole siciliane significa tutelare la loro salute ma anche dare la possibilità a questi territori di uscire dalla crisi con le loro mani combattendo ad armi pari con la concorrenza della Grecia che sta già immunizzando gli abitanti delle isole più turistiche”. “Lampedusa e Linosa dovrebbero essere le prime isole a essere immunizzate, è importante che a stretto giro seguano Pantelleria, le Egadi e le Eolie” conclude l’assessore.

Patrizia Di Dio (Confcommercio): "La zona arancione calpesta i diritti degli imprenditori e commercianti - “Ancora una volta sono stati calpestati i diritti degli imprenditori e dei commercianti della Sicilia, penalizzati da un decreto che evidentemente non tiene conto degli sforzi responsabili (e anche onerosi) che sono stati fatti nell’ultimo mese per mantenere sotto controllo la curva dei contagi. I bollettini ufficiali confermano che siamo stati tra i più virtuosi d’Italia ma nonostante questo torniamo in zona arancione senza un vero perché”. Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo, prende posizione dopo il decreto firmato dal presidente del Consiglio Draghi.

“Le nostre imprese commerciali dovranno fare i conti con nuove ristrettezze che creeranno ulteriori difficoltà a chi è ormai da tempo alla canna del gas e senza che il Governo abbia finora dato seguito alle promesse sui sostegni economici e sul differimento delle scadenze di tasse e tributi”.

“Le decisioni adottate sono inique, incoerenti e incongrue. Quando la Sicilia aveva numeri da “zona rossa” nessuno si è sognato di uniformare anche le regioni che stavano meglio. Ora che i “numeri” sono da zona gialla, gli imprenditori che stanno lottando per farcela da soli, subiscono un altro duro colpo. Come se ci fosse un disegno perverso di mandarci al macero”.

“C’è un fortissimo scoramento, alimentato dal senso di ingiustizia e impotenza. Non possiamo stare in silenzio. Dove sono i politici siciliani che avrebbero il dovere di tutelare la Sicilia a tutti i livelli?”

“Se questo è l’andazzo, sorge anche la preoccupazione che dal Recovery Fund possano essere destinate alla Sicilia e al Sud soltanto le “briciole”: sarebbe il colmo, considerato che si tratta di uno strumento che deve favorire la riduzione del gap economico, occupazionale e infrastrutturale tra Nord e Sud. Davvero la classe politica siciliana pensa di subire in silenzio l’ennesimo schiaffo? Rappresentanti del popolo siciliano, dove siete?”

I dati italiani - Sono 21.315 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Sabato erano stati 26.062. Le vittime sono state 264, sabato erano state 317. Il calo risente dei quasi 100 mila tamponi in meno. Sono 243 gli ingressi in terapia intensiva per il Covid-19 nelle ultime 24 ore in Italia. Il saldo giornaliero tra ingressi e uscite è di 100 pazienti in più, portando il totale a superare di nuovo le 3 mila unità. Sono esattamente 3.082. Il picco di ricoveri in rianimazione fu toccato il 3 aprile dello scorso anno con 4.068 pazienti in terapia intensiva. Nei reparti ordinari (pneumatologia e malattie infettive) sono invece aumentati i pazienti di 365 unità rispetto a sabato, portando il totale a 24.518.

 Sono stati effettuati 273.966 tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia. Sabato i test erano stati 372.944, quasi 100 mila in più. Il tasso di positività (rapporto positivi/test) è del 7,78%%, sabato era stato del 6,98%, quindi oggi in aumento di circa lo 0,8%. Intanto, nelle ultime 24 ore in Italia sono state somministrate 180.081 dosi di vaccino, secondo i dati online del Governo. Alle 15.30 di ieri il totale delle iniezioni da inizio campagna risultano essere 6.610.347 (erano 6.430.266 alla stessa ora di sabato). I vaccinati con due dosi, compreso quindi il richiamo, sono 1.968.796, in aumento di 46.724 rispetto all'aggiornamento delle 15.30 del sabato. "Le uniche autorità che possono prendere decisioni sulla sicurezza dei vaccini sono Aifa ed Ema e c'è piena fiducia sulla sorveglianza da loro costantemente esercitata". Lo fanno sapere fonti del ministero della Salute.

Il commissario Figliuolo:" Momento di svolta, da aprile 500mila dosi al giorno"  - A marzo faremo riscaldamento poi dalla seconda decade di aprile ci saranno gradualmente 500 mila vaccinazioni -ha aggiunto- Alcune regioni ora arrivano a 100 150 mila, altre no: il mio compito sarà quello di portare bilanciamento anche su altre regioni e andrò di persona a vedere", ha aggiunto. "A fine mese arriveremo a 15 milioni di dosi di vaccini, nel prossimo trimestre ne avremo 52 milioni, nel terzo 84 milioni di dosi. C'è stata una forte azione del presidente draghi sui vertici delle case farmaceutiche, al mio livello ho sentito quasi tutti gli amministratori delegati. Ad aprile inizierà ad arrivare Johnson e Johnson, un vaccino monodose, con circa 25 milioni di dosi nel secondo trimestre, che è come averne 50 milioni", ha detto Figliuolo. "Voglio approfondire la questione delle dosi buttate. Bisogna utilizzare il buonsenso: se ci sono le classi prioritarie che possono utilizzarlo bene, altrimenti si va su classi vicine o sennò su chiunque passa va vaccinato; questo bisogna fare", ha sottolineato il commissario.

Le zone rosse in Italia - Zona rossa per 11 regioni da oggi, con nuove regole per arginare la diffusione del coronavirus e divieti per Lazio, Lombardia, Campania, Molise, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto, la Provincia autonoma di Trento. La stretta, nella giornata in cui entra in vigore anche il decreto covid di marzo 2021 varato dal governo, è legato alle ordinanze firmate dal ministro della Salute, Roberto Speranza, nel quadro caratterizzato dall'indice Rt in Italia a 1.16 secondo l'ultimo monitoraggio della cabina di regia Iss-ministero della Salute.

Incendiato il portone d'ingresso dell'Istituto superiore di Sanità a Roma. In serata è stato cosparso di liquido infiammabile e incendiato. I responsabili si sono dati alla fuga. Sul posto i carabinieri che indagano sull'accaduto. Il portone è stato danneggiato dalle fiamme e il fumo ha invaso l'atrio dell'istituto. I custodi sono intervenuti e hanno dato l'allarme. Alcuni dipendenti avevano da poco lasciato l'Istituto.

Al vaglio dei carabinieri le immagini delle telecamere della strade attorno all'Istituto superiore di sanità che potrebbero avere ripreso chi ha dato fuoco al portone di ingresso. Al momento gli investigatori non escludono nessuna pista, dal gesto di un folle ad un atto dimostrativo. A spegnere le fiamme con un estintore in dotazione all'auto di servizio una pattuglia dei carabinieri. Ancora in corso i rilievi del Nucleo Investigativo che faranno un'informativa per la Procura. I danni non sarebbero ingenti.

"Sono inaccettabili gli atti intimidatori contro l'Istituto Superiore di Sanità. A Silvio Brusaferro e a tutte le donne e gli uomini dell'ISS va il mio pieno sostegno e la gratitudine per il lavoro straordinario fatto ogni giorno al servizio del Paese. Il nemico è il virus. Non chi si impegna per combatterlo". Lo scrive il ministro della Salute Roberto Speranza in un post si Fb.

"L'Istituto, fin dall'inizio della pandemia, lavora incessantemente per dare il massimo sostegno scientifico alla gestione dell'emergenza nell'unico interesse di tutelare la salute di tutti i cittadini e delle nostre comunità. Continueremo perciò a servire il nostro Paese per superare insieme questa pandemia". E' quanto il Presidente dell'Istituto Silvio Brusaferro e il Direttore Generale Andrea Piccioli hanno dichiarato in merito a quello che il ministro ha definito "un attacco intimidatorio" compiuto questa sera contro la sede dell'Istituto Superiore di Sanità.

Il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, assieme al direttore Andrea Piccioli, in una comunicazione interna ai dipendenti sull'incendio al portone del palazzo di viale Regina Elena di questa sera, raccomanda di alzare il livello di attenzione. "Oltre ai sistemi di sorveglianza ed allerta già in essere - si legge nella comunicazione - raccomandiamo a tutti massima attenzione e vigilanza"

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