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31/03/2021 06:00:00

Coronavirus. L’inchiesta sui dati frena il monitoraggio. Ma a Trapani nuove vittime

Lo scandalo dati falsi sul Coronavirus in Sicilia sconquassa la sanità regionale, e il monitoraggio della pandemia. Dopo l’inchiesta che ha portato a tre arresti, e all’avviso di garanzia per l’assessore Ruggero Razza, per la manomissione dei dati Covid, si è fermata la macchina del monitoraggio del Coronavirus nella struttura centrale siciliana. Non nelle Asp. In provincia di Trapani si registrano più casi e nuovi decessi. Aumentano anche le persone ricoverate in terapia intensiva.

I dati trapanesi
Nel bollettino di ieri sono stati registrati 72 nuovi casi in più. Sono guarite 55 persone. Ne sono morte, purtroppo, 3.
Sono 624 gli attuali positivi in provincia di Trapani; il totale dei guariti arriva a 10.509 e quello dei morti a 275.
Ci sono 4 persone ricoverate in terapia intensiva, 20 nei reparti Covid.
A Marsala i contagi scendono: 209. 105 a Trapani, 83 ad Alcamo (dove i contagi salgono), 80 a Castelvetrano. Crescono i contagi ad Erice, 35, e a Paceco, 26. Stabile Mazara, 18. Poi abbiamo: Campobello di Mazara 13, 16 a Valderice, 7 a Salemi, 6 a Castellammare del Golfo, 6 a San Vito Lo Capo, 4 a Buseto Palizzolo , 3 a Santa Ninfa e a Calatafimi Segesta, 2 a Custonaci, Petrosino, Pantelleria, 0 a Partanna, Favignana, Gibellina, Poggioreale, Salaparuta, Vita.


Stop ai dati siciliani
Si blocca il conteggio in Sicilia dei positivi dopo gli arresti che hanno decapitato il Dasoe, l’ufficio della sorveglianza epidemiologica della Regione Siciliana che in quest’anno di pandemia ha raccolto i dati trasmettendoli all’Istituto superiore di Sanità.
Nel report quotidiano dalla Sicilia nelle caselle dei nuovi positivi c’è lo zero, così come nei tamponi processati. Anche i dati sui decessi sono quelli di ieri, così come quelli sui pazienti ricoverati in ospedale. “La Regione Sicilia – dicono dal ministero – integrerà nella giornata di domani i dati non comunicati oggi per motivi organizzativi”.


Nuove zone rosse
Arrivano due nuove “zone rosse” nell'Isola: si tratta di Ventimiglia di Sicilia, in provincia di Palermo, e Porto Empedocle, nell'Agrigentino. Le prevede un'ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci, su richiesta dei sindaci e sulla scorta delle relazioni delle Asp, a seguito dell'aumento di casi positivi al Covid. Le misure restrittive scatteranno da giovedì primo aprile e resteranno in vigore per due settimane, fino a mercoledì 14.

Prorogate anche, fino al 6 aprile, le “zone rosse" a Scicli, in provincia di Ragusa, e Regalbuto, nell'Ennese, la cui scadenza era fissata per ieri.

I dati italiani
I dati italiani sul Covid nell’ultimo bollettino sono orfani di quelli Siciliani. Sono 16.017 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore. Sono invece 529 le vittime in un giorno (lunedì 417). In totale i casi da inizio epidemia sono 3.561.012, i morti 108.879. Gli attualmente positivi sono 562.832 (-3.161 ), i guariti e dimessi 2.889.301 (+18.687), in isolamento domiciliare ci sono 529.885 persone (-3.224).
Sono 3.716 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, 5 meno di lunedì nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione, sono 269 (192 ieri). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 29.231 persone, in aumento di 68 unità rispetto al giorno prima.
Sono 301.451 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati in 24 ore. Ieri i test erano stati 156.692. Il tasso di positività è del 5,3%, in calo del 2,9% rispetto a lunedì, quando era all'8,2%.

 


Made with Flourish


Il vaccino Jansen
Il vaccino monodose Janssen, realizzato da Johnson&Johnson, arriverà in Europa e in Italia dal 19 aprile. «Janssen è stato il quarto vaccino contro il Covid-19 a ricevere l’approvazione dell’Ema, lo scorso 11 marzo, dopo Pfizer-BioNTech, Moderna e AstraZeneca. Ed è il primo monodose. Dagli studi è emersa un’efficacia del 67% e si è dimostrato altamente protettivo (fino all’85%) contro la malattia grave. Potrà essere utilizzato a partire dai 18 anni di età. Secondo gli accordi, nell’Unione europea dovrebbero arrivarne 200 milioni di dosi entro la fine del 2021. Ogni dose ha il costo di 15 euro» .
Il ministero della Sanità russo ha registrato il vaccino Sputnik Light. È simile allo Sputnik V ma monodose.

AstraZeneca cambia nome e bugiardino
Il vaccino anti-Covid di AstraZeneca ha cambiato il nome, in "Vaxzevria". Il cambio di denominazione è stato all'approvato dall'Ema il 25 marzo a seguito di una richiesta da parte del gruppo farmaceutico anglo-svedese, si legge nel sito dell'agenzia europea del farmaco, in cui è stato pubblicato anche il nuovo bugiardino del farmaco. Ecco i sintomi sui quali bisogna vigilare dopo il vaccino AstraZeneca. Lo rende noto l'Assessorato alla Salute della Regione Siciliana, in una circolare inviata a tutte le aziende sanitarie, che recepisce quanto scritto dall'Agenzia Italiana per il Farmaco, l'Aifa.
Nella nota si legge: “In seguito alla valutazione, condotta a livello europeo, di un segnale inerente l’insorgenza di trombi nelle persone vaccinate con il vaccino Covid-19 Astrazeneca, è emerso quanto segue: i benefici del vaccino Covid AstraZeneca 19 superano i rischi nonostante un possibile collegamento con casi molto rari di trombi associati a un livello basso di piastrine. Una combinazione di trombosi e trombocitopenia, in alcuni casi accompagnata da sanguinamento, è stata osservata molto raramente dopo la vaccinazione con questo medicinale. Gli operatori sanitari devono vigilare su segni e sintomi di tromboembolia eo di trombocitopenia. I vaccinati devono essere informati della necessità di consultare immediatamente un medico se sviluppano sintomi quali: la mancanza di respiro, dolore toracico, gonfiore alle gambe, dolore addominale persistente dopo la vaccinazione. Inoltre, chiunque abbia sintomi neurologici, inclusi mal di testa grave o persistente o visione offuscata dopo la vaccinazione, o noti i lividi cutanei (petecchie) al di fuori del sito di vaccinazione dopo pochi giorni, deve rivolgersi immediatamente a un medico”.

 


Vaccini in farmacia, ecco come
Via libera alle vaccinazioni anti-Covid nelle farmacie: i farmacisti potranno dunque somministrare direttamente il vaccino, previa la frequenza di corsi di abilitazione organizzati dall'Istituto superiore di sanità, ma saranno esclusi dalla vaccinazione i soggetti ad estrema vulnerabilità o chi abbia avuto pregresse reazioni allergiche gravi.
Le modalità operative per la partecipazione dei farmacisti alla campagna vaccinale sono indicate nell''Accordo quadro tra governo, regioni-ppaa, Federfarma e Assofarm per la somministrazione da parte dei farmacisti dei vaccini anti SarsCov2', firmato dal ministro della Salute Roberto Speranza.
Nell'Accordo - che definisce la cornice nazionale e le modalità per il coinvolgimento, su base volontaria, dei farmacisti - si precisa innanzitutto che le attività di prenotazione e esecuzione dei vaccini verranno eseguite dalle farmacie "secondo i programmi di individuazione della popolazione target previamente definiti dalle autorità sanitarie e seguendo i criteri di priorità" per la popolazione.