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06/05/2021 06:00:00

Denise: l'ispezione e la cisterna vuota, 17 anni dopo. Cosa è successo a Mazara
 

Una segnalazione, una misteriosa botola, un garage con qualche lavoro di ristrutturazione di troppo. 

E' stata quella di ieri una giornata di attesa, di tensione, di passione a Mazara del Vallo, dove si sono di nuovo accesi i riflettori sul caso di Denise Pipitone, scomparsa il primo settembre 2004.


Le telecamere di mezza Italia puntate su un garage di via Pirandello, dove Carabinieri e Vigili del Fuoco si sono messi alla ricerca di indizi utili sulla scomparsa di Denise.

E' terminata poco dopo le 20 l'ispezione dei carabinieri del comando provinciale di Trapani nell'abitazione a Mazara del Vallo che fu in uso ad Anna Corona, l'ex moglie di Pietro Pulizzi, padre biologico di Denise Pipitone.

La donna è la madre di Jessica Pulizzi, processata e assolta per il rapimento della sorellastra Denise. I carabinieri hanno ispezionato per ore l'edificio disabitato, di proprieta' di una famiglia che vive in Svizzera, alla ricerca di tracce di una stanza segreta.
Una scelta investigativa mirata,
che sarebbe stata presa dopo una segnalazione precisa, una delle tante giunte in Procura, che avrebbe indotto i magistrati a effettuare dei controlli.

 


Nei giorni scorsi i magistrati hanno riaperto il caso Pipitone, alcuni testimoni hanno parlato di una "botola". I vigili del fuoco hanno ispezionato una cisterna "segreta" all'interno del garage, ma non ne hanno ricavato nulla. Dentro la cisterna, profonda 10 metri, c’era un metro e mezzo d’acqua che i vigili del fuoco hanno aspirato con delle pompe per buona parte del pomeriggio. In azione anche il gruppo speleologico dei vigili del fuoco. Non è stato trovato nulla do anomalo nè nel garage, nè in casa, pertanto non è scattato il sequestro dell’immobile in quanto, appunto, non c’era nessuna prova da preservare.
In quella casa, dove Anna Corona non vive più da un anno, gli investigatori erano già stati tante volte nel 2004.
"Il garage e lo scantinato di quella palazzina all'epoca furono ispezionati". A dirlo all'Adnkronos è Maria Angioni, la pm che si occupò per diversi anni dell'inchiesta sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone. Ma la magistrata, che oggi è giudice del lavoro a Sassari, aggiunge anche di non avere un "ricordo di un pozzo" in quel garage dell'abitazione in cui viveva Anna Corona. In serata la trasmissione Chi l’ha visto in collegamento con piazza della Repubblica, a Mazara del Vallo, in cui si è svolta la manifestazione dedicata a Denise.


Molto provata Piera Maggio, la mamma di Denise. Ieri, quando sono cominciate a circolare le prime notizie, si parlava della ricerca del corpo di Denise in quella casa. Notizie poi smentite dalla procura di Marsala, con Piera Maggio delusa per non esser stata informata delle ispezioni. Poi in serata lo sfogo: Finalmente dopo 17 anni sono entrati in quella casa, mai visitata in questo modo”. “I Corona trattati con molto rispetto dalle forze dell’ordine durante le indagini”, ha detto l’ex pm di Marsala Maria Angioni. Piera Maggio: “Noi invece rivoltati come un calzino”.
“Probabilmente Denise era presente nella casa quando andarono le forze dell’ordine, ma perché Anna Corona non avvisò che era quella sbagliata?”. Ha detto l’ex pm di Angioni a Chi l’ha visto.

 "Ognuna delle case che sono state costruite in questa zona sono dotate di un pozzo, perché quando abbiamo costruito le abitazioni la zona non era servita dalle rete idrica di acqua potabile", dice un'anziana signora che vive di fronte all'edificio dove abitava Anna Corona. "Conoscevo la signora Anna Corona, perché per 20 anni ha abitato qui, ma mai ci siamo scambiati confidenze" coontinua "Quando i carabinieri hanno fatto la prima ispezione, nel 2004, io ero in casa. Sono rimasta stupita da quei militari che sono entrati dentro, ma non ho mai saputo il perché".