I giovani non aspettano altro: l’arrivo della bella stagione, le discoteche, gli amici, un po’ di divertimento e tanta musica, nonostante la pandemia da coronavirus.
Un ritorno quasi alla normalità che, quest’anno più che mai, dovrà essere fatto in sicurezza, anche visti i precedenti. Per questo motivo l’Associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e spettacolo ha elaborato, con il contributo scientifico del Prof. Antonio cascio, direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive e del Centro di riferimento regionale AIDS presso il policlinico Giaccone di Palermo, e del dottor Enrico Alagna, medico specialista in Igiene e Medicina preventiva, medico emergenza Covid presso il dipartimento di Prevenzione ASP Palermo, un protocollo (che ha ricevuto il via libera anche di Matteo Bassetti e Pier Luigi Lopalco), da sottoporre al Comitato Tecnico Scientifico.
Cosa prevede il protocollo
In discoteca occorrerà presentarsi in anticipo con l’attestazione vaccinale o l’esecuzione di un tampone rapido antigenico effettuato massimo nelle 36 ore precedenti l’evento. La certificazione potrà essere presentata direttamente all’ingresso o con registrazione su sistemi digitali (come la piattaforma Mitiga). Attenzione, però: per evitare i “furbetti” del tampone, il protocollo prevede che questi debbano essere effettuati esclusivamente in strutture autorizzate dal servizio sanitario nazionale. Dunque, no test rapidi in farmacia.
Tamponi fuori dalle discoteche solo in casi eccezionali
In alternativa, sarà possibile fare tutto online: basterà acquistare il biglietto, comodamente da casa, tramite la piattaforma Ticketsms o similare, su cui verranno indicate anche le farmacie convenzionate o le strutture idonee ad effettuare i test. L’utente, a quel punto, andrà in farmacia o nell’area dedicata, si sottoporrà al tampone, e la farmacia (o il centro) notificheranno all’azienda dell’app la negatività al test. Così verrà emesso il biglietto. In casi eccezionali, laddove possibile, verranno allestiti all’esterno dei locali dei triage con personale medico sanitario autorizzato a effettuare un tampone rapido così da consentire l’accesso ai soli utenti negativi.
Nessun distanziamento, mascherina non obbligatoria all'interno del locale
Nel protocollo non è previsto distanziamento; il titolo di accesso dovrà essere nominale; precluso l’accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, ha avuto contatti con soggetti risultati positivi al Covid o proviene da altri Stati a rischio. Negli spazi preposti ai servizi (bar, wc, ecc), visto lo stazionamento e le attese, si consiglia l’uso della mascherina ed il distanziamento ai soli fini di maggior tutela, ma non obbligatoriamente. La non obbligatorieta? deriva sempre dalla verificata negativita? dei fruitori della struttura; qualora il cliente ne fosse sprovvisto sarà facoltà del locale mettere a disposizione eventuali mascherine e visiere.
Materiale monouso, menù digitali
Le bevande saranno somministrate con materiale monouso, si dispone la separazione degli accessi di entrata e di uscita, arrivano i menù digitali, si favoriscono i sistemi digitali di pagamento. Queste sono le novità più importanti contenute nel protocollo elaborato dal prof. Antonio Cascio e dal dottor Enrico Alagna. Protocollo che è stato avallato dal prof. Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive al San Martino di Genova, e dal prof. Pier Luigi Lopalco, assessore alla Sanità della Regione Puglia.
Due eventi-test in Italia
L’obiettivo dell’associazione imprese di intrattenimento da ballo e spettacolo (Silb-Fipe), adesso, è quello di organizzare, anche in Italia, eventi-test in discoteche al chiuso, sul modello di Liverpool, con 1-2mila persone.
“Con questo protocollo introduciamo il concetto del green pass e non facciamo altro che seguire i protocolli usati da altri Paesi del nord Europa per un ritorno alla normalità in sicurezza. È arrivato il momento di osare, di non avere paura”.