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08/06/2021 08:56:00

Discoteche aperte da Luglio solo per i vaccinati. Le altre notizie sul coronavirus in Italia 

 Riapertura delle discoteche, oggi il tavolo con i gestori. L’ipotesi è quella di ripartire, cominciando con i locali all’aperto. “Sarebbe un’idea, già luglio per me è il mese giusto” dice Andrea Costa, sottosegretario alla Salute in un’intervista a ‘Il Messaggero’, anche se “bisogna individuare dei parametri oggettivi e tener conto delle specificità”. Ad esempio, spiega, “si può fare la differenza tra sale da ballo e discoteche. Chi balla il liscio con un partner probabilmente potrebbe essere trattato in maniera diversa da chi si ritrova a ballare attaccato in discoteca”.

Ai gestori che minacciano di riaprire dal 21 giugno anche senza autorizzazione, il sottosegretario farà presente innanzitutto “che le regole devono essere rispettate e che non è con le dimostrazioni di forza che si risolvono i problemi. In secondo luogo. dobbiamo essere capaci – e parlo al plurale intendendo noi politici – di costruire un rapporto di fiducia con i cittadini. Un rapporto su cui si gioca la nostra credibilità. Per farlo servono messaggi positivi e in questo caso serve una data per ripartire, una prospettiva”.

“Io spiegherò, ad esempio – anticipa Costa – che l’inizio di luglio potrebbe essere la data giusta, ma che si tratta di un percorso da fare insieme. Porterò le loro istanze al ministro, dialogherò con il Cts, ma dobbiamo trovare una soluzione per fare in modo che la riapertura avvenga davvero e soprattutto avvenga senza commettere gli errori dello scorso anno”.

Per riaprire le discoteche ci saranno quindi nuovi protocolli? “Spererei proprio di sì – risponde il sottosegretario alla Salute – Non possiamo riaprire commettendo l’errore di usare il criterio del distanziamento. La discoteca è il luogo in cui per definizione è impossibile mantenerlo. Bisogna ragionare su altri parametri, come capienza ridotta e un monitoraggio rigido. E’ impensabile che non si garantisca una tracciabilità reale di chi le frequenta. E’ il solo modo per avere ingressi in sicurezza”.

Ma quali potrebbero essere dei parametri oggettivi sui quali ragionare? Secondo il sottosegretario “dovrebbe essere quello della superficie. Il Cts – spiega – deve valutare da un punto di vista scientifico, come ha fatto per le piscine, che per ogni persona occorrono determinati metri quadrati in discoteca, in modo da determinare in base alla superficie del locale una percentuale di capienza massima”.

VACCINI. Alla fine dell'estate avremo l'80% dei vaccinabili immunizzati". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Pier Paolo Sileri ai microfoni di 'In vivavoce' su Rai Radio1. "Ora in Italia le persone attualmente vaccinabili sono circa 54 milioni, ottenere l'80% delle persone vaccinabili nella popolazione adulta - ha sottolineato Sileri - più la fascia tra i 12 e i 18 anni, significa aver raggiunto la protezione di comunità. La raggiungeremo. E' chiaro - ha aggiunto il sottosegretario - che purtroppo ci sarà qualcuno che non vuole vaccinarsi e dovremo aiutarlo convincendolo, senza alcun obbligo, della bontà dei vaccini. Ma sono abbastanza sicuro - ha concluso - che per fine luglio avremo questa percentuale che ha ricevuto almeno la prima dose e per settembre, massimo ottobre si completerà il ciclo vaccinale".

FIGLIUOLO. “Vaccinare l’80% popolazione entro settembre di quest’anno, compresi i 12-15enni, in totale 54,3 milioni di italiani“, rappresenta una delle priorità per il Paese.

Lo ha dichiarato il commissario per l’emergenza Coronavirus Francesco Paolo Figliuolo in audizione ieri alla Camera, specificando che rimane fondamentale il compito “tutelare la salute e la vita dei nostri concittadini, ristabilendo le condizioni per favorire la ripartenza del Paese“.

“Non dobbiamo sprecare niente in termini di risorse, uomini, tempo e mezzi. L’Italia ha tutto, bisogna solo saperlo mettere insieme e in maniera coordinata“, ha aggiunto il commissario.

Secondo Figliuolo, “potrebbe essere prevista la necessità di almeno un’ulteriore dose” di vaccino. Giunti a questo punto, per la campagna vaccinale si rivela fondamentale effettuare “un graduale ma necessario passaggio da vaccinazioni effettuate in maniera centralizzata negli hub ad un sistema di ‘vaccinazioni delocalizzate’, molto più capillare e prossimo ai cittadini“.

Altro obiettivo è quello di completare l’immunizzazione delle categorie fragili e delle persone over 80. Sempre Figliuolo, nel corso dell’audizione alla Camera, ha sottolineato che la vaccinazione ha consentito “il calo di ricoveri e morti” su tutto il territorio nazionale.