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18/06/2021 06:00:00

Regionali in Sicilia. Musumeci bis, o staffetta con Stancanelli e poltrona a Roma

 Musumeci si, Musumeci no. Come una margherita si spogliano i petali, i dubbi rimangono e al momento non c’è una risposta.


La coalizione che ha portato all’elezione dell’attuale presidente nel 2017 inizia a dare i primi segni di cedimento. Nulla è come appare, le riunioni si susseguono e si accusa Musumeci di non dialogare con la maggioranza e nemmeno con l’aula, che diserta quasi sempre.
I fedelissimi del governatore sono tutti schierati per la sua seconda ricandidatura, da Giusi Savarino ad Alessandro Aricò passando per il delfino Ruggero Razza.

La maggioranza non si riunisce compatta, ci sono le riunioni di partito, la differenza la fa come sempre Forza Italia che in Sicilia ha una percentuale del 14%, nonostante la fuoriuscita di Marianna Caronia, che qualcuno vede già prossima all’ingresso in Fratelli d’Italia. E proprio dal partito di Giorgia Meloni potrebbe arrivare l’alternativa stessa all’uscente, un altro uomo di partito: Raffaele Stancanelli, avvocato e attuale eurodeputato.


L’operazione avverrebbe con la pace di tutti, a Musumeci verrebbe invece chiesta una candidatura per le nazionali del 2023.
Il problema però lo ha creato lo stesso Musumeci che non ha mancato di mostrarsi vicino a Lega e Fratelli d’Italia ma che non ha mai ufficialmente aderito a nessuno dei due partiti, e adesso i nodi vengono al pettine.

Il centrosinistra ha più candidati che elettori.

 Claudio Fava non indietreggia e ha già messo in campo la sua di candidatura, il Pd e il M5S sono pronti a giocarsi la partita insieme se scelgono un nome condiviso, nel frattempo c’è una donna che ha rotto gli indugi, si tratta di Lucia Pinsone di Vox Populi: “Se entro un anno dall’inizio della legislatura non avrò realizzato tre punti del Patto con i Siciliani, mi dimetterò. Sono convinta che in politica ci vuole buonsenso, quello mio che di politica mi occupo da sempre  e quello delle persone che vivono nelle nostre città e nei nostri paesi, che dei problemi hanno una visione ravvicinata e perciò concreta. Dunque, intorno alcune colonne portanti della mia idea di Regione si costituirà un Patto con i Siciliani che inizierò a sottoscrivere già nei primi giorni di luglio, incontrandoli nelle piazze dei  nostri 391 comuni”.