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09/09/2021 06:00:00

Marsala, tanti cani abbandonati. Il canile è pieno e il Comune non aiuta chi vuole salvarli

 Cambiano le amministrazioni ma il canile e le questioni relative al randagismo di Marsala non vengono mai affrontate. Rimandate, c’è tempo, tanto la vita appesa ad un filo è quella di un animale che mai potrà difendersi da solo e che mai troverà sostegno nei politici, molti dei quali non sono mai andati in canile se non in tempo di elezione.


Succede che a Marsala i cani vengono ripetutamente abbandonati, cani adulti e cuccioli, quest’ultimi spesso consegnati direttamente alla morte. Ma tanto chi se ne frega, meno bocche da sfamare in canile. Se poi a trovare uno scatolo con sei cuccioli, con ancora gli occhi chiusi, è un cittadino allora la trafila che deve iniziare è così pesante e stancante che farebbe avvilire chiunque.

Qualche giorno fa a ricevere davanti il proprio cancello una scatola con dei cuccioli di cane è stata Valentina Vilardo, responsabile regionale dipartimento difesa animali per Forza Italia, indignata lo è lei e lo dovrebbero essere tutti i cittadini che vorrebbero dare una mano ma non sono messi nelle condizioni di farlo. Il canile non riceve più cani, i box sono così pieni che i cani litigano ferendosi tra loro. E questo è così grave da far scattare il sequestro della struttura. La Vilardo ha chiamato il dirigente comunale che si occupa del canile, visto che l’assessore non ha mai risposto al cellulare, e non solo non ha risolto il problema ma per giunta ha farfugliato che la signora doveva lasciare i cani dove erano. Cioè farli morire. Forse ignora che si tratta di un reato. Così la responsabile in difesa degli animali prende carta e penna e scrive: “Il menefreghismo dell’amministrazione comunale di Marsala, attraverso i suoi funzionari, sulla annosa questione dell’abbandono dei cani, è giunto all’apice quando alla richiesta di intervenire ti rispondono di ‘lasciare gli animali abbandonati nel posto dove sono stati rinvenuti’. Una risposta che non avremmo mai voluto ascoltare.

Purtroppo quanto accaduto a Marsala rappresenta una triste realtà per tutti i Comuni siciliani. Attualmente oltre 22.000 cani sono detenuti nei canili a fronte di 14.500 posti disponibili che costano in media 3,50 euro al giorno per il mantenimento di ogni singolo cane. Sono numeri che portano la spesa dei Comuni vicina ai 25 milioni di euro l’anno. A fronte, ad esempio, dei due milioni e mezzo circa che si spendono in Lombardia”.

La Vilardo poi prosegue: “Queste cucciolate quando va bene portano a felici adozioni, ma oltre a non essere pensabile farli adottare tutti, quando sopravvivono ad un destino impietoso diventano cani che vivono la loro esistenza da randagi sul territorio, e che accoppiandosi senza controllo amplificano i numeri predetti. La legge di riferimento è la 15/2000 ma ancorché valida ancora nei princìpi, dà luogo a dei rimpalli di responsabilità che spesso peggiorano il problema”.
La delusione della Vilardo su come il Comune di Marsala non affronti il problema è forte, imbarazzante: “A partire dal sindaco e dai suoi funzionari, compresi i vigili urbani, ci aspettiamo una presa di coscienza e un nuovo modo di affrontare questo ultimo caso e quelli che si dovessero presentare”.