
Migranti a Campobello di Mazara. Proteste, richieste, ma no ai documenti per tutti
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Come abbiamo già scritto, dopo l’incendio del ghetto nell’ex cementificio e la morte di Omar, i migranti stagionali hanno occupato il parcheggio esterno dell’ex oleificio Fontane d’Oro di Campobello di Mazara.
Ma delle 350 persone scampate alla fiamme, soltanto una settantina hanno messo lì le loro tende. Numero che è certamente cresciuto in un secondo tempo, destinato a crescere ulteriormente in base ai nuovi arrivi per l’imminente campagna di raccolta delle olive.
Invece un’altra parte dei 350 braccianti è probabilmente in cerca di alloggi alternativi, mentre diverse decine sono ritornati al cementificio per reinsediarsi dopo l’inferno di qualche giorno fa.
Le divisioni tra i migranti stagionali, dunque, ci sono state lo stesso, prima ancora che arrivassero i moduli abitativi per la sistemazione dei due campi indicati dalla Prefettura: l’ex Mocar (nel territorio di Castelvetrano) e proprio Fontane D’oro (in quello di Campobello).
In quest’ultimo, la Croce Rossa Italiana (su disposizione della Prefettura), nel frattempo, avrebbe dovuto montare tende e tensostruttura per un’accoglienza temporanea.
Ma il gruppo di stagionali è arrivato prima, annunciandone (col supporto dell’associazione Fuorimercato) l’occupazione e l’autogestione.
E ieri, da Fontane d’Oro occupato, attraverso una diretta video hanno chiesto, anche con l’aiuto di Cesare Casarino “una regolarizzazione di massa, a maggior ragione dopo ciò che è successo”: insomma, permesso di soggiorno per tutti.
Non soltanto per coloro che lo hanno perso nell’incendio all’ex cementificio, ma anche per quelli che non ce l’avevano nemmeno prima.
Oltre ai documenti, hanno chiesto anche il “lavoro giusto” con contratto regolare, e senza essere pagati a cassetta. E soprattutto, le case in affitto.
Rivendicazioni sacrosante, forse con qualche distinguo sui documenti per tutti.
Ma l’occupazione porta qualche problema in più. Come si farà appena arriveranno i moduli abitativi destinati proprio all’area già occupata? Si rischierebbe uno sgombero con le forze dell’ordine? In quel caso, si caccerebbero via le persone per far spazio ai moduli abitativi? E poi? Si farebbero entrare soltanto quelli in regola con i documenti?
Sulla questione dei documenti per tutti abbiamo chiesto al sindaco di Campobello Giuseppe Castiglione, che ci ha risposto così: “Il Questore ci ha garantito che sarà possibile in tempi brevissimi rifare i documenti per coloro che li hanno persi. Ma è ovvio che non potranno essere dati a chi non ce li aveva nemmeno prima. Sono richieste senza senso”.
Intanto, anche Libera si è attivata, portando viveri e vestiario. Il coordinatore provinciale Salvatore Inguì, ha però fatto presente al primo cittadino che Libera, a parte l’aiuto umanitario, non ha alcun ruolo nell’occupazione di Fontane d’Oro.
Egidio Morici

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