Quantcast
×
 
 
07/10/2021 06:00:00

Eleonora Lo Curto: "Per il porto di Marsala bisogna ripartire dal progetto della Myr"

Eleonora Lo Curto, parlamentare regionale e capogruppo dell’UDC. Com’è la situazione del porto di Marsala, prima la progettazione, ora il sindaco mira allo studio di fattibilità. Intanto Giulia Adamo sostiene Fava sul porto. L’ex sindaco dice che la Regione dovrebbe togliere l’incarico sul porto al Comune di Marsala e affidarlo alla RAM, Rete autostrade del Mediterraneo. Ci spiega come stanno le cose sul porto?

In parte il sindaco Grillo ha ragione che con uno studio di fattibilità il ministero delle infrastrutture potrebbe occuparsi della progettazione e di tutto l’iter, ma ne ho parlato con l’assessore regionale Falcone che dice che però c’è la procedura di VIA che a livello nazionale bloccherebbe il tutto per almeno dieci anni. Secondo Falcone la cosa migliore da fare è quella di girare i soldi dati al Comune di Marsala, circa 700mila euro e di passarli al dipartimento della Regione, dove c’è il bravo progettista Ricciardo che potrebbe occuparsene. Non lo so se è questa la strada che si può seguire. Io non abbandono l’idea che c’è un progetto, quello della Myr che ha tutti i pareri e bisognerebbe ripartire da quello.

Per il porto c’è il progetto di Grillo che è all’anno zero, quello dell’Adamo, abbandonato e quello della Myr.

Una cosa è certa, quando ho parlato con Ombra, adoperandomi in ogni maniera perché si trovasse una soluzione a partire da quel progetto sul quale è stato approvato il piano regolare del porto e oggi insistono degli operatori portuali che sono abusivi alla luce del fatto che non dovrebbero stare là. Quello è l’unico progetto ancora in piedi che si potrebbe riprendere, non so con quale formula, ci dovrebbe essere una sintesi, un accordo a partire da quel progetto, è quello che ha già tutti i pareri e per questo mi fa rabbia che non si riparta da lì, non perché io abbia qualcosa a favore di Ombra, ci mancherebbe, nessun interesse, di nessuna natura, però io il porto lo voglio a Marsala e se non si parte da quel progetto credo che ci saranno grosse difficoltà. Non so quali siano le condizioni di Ombra, il quale ha perso la concessione demaniale, non si è appellato, non si è opposto perché evidentemente non aveva i soldi per portare avanti il progetto, può darsi che lo voglia vendere, può darsi che lo voglia condividere. Mi auguro che sia questo il percorso da fare.

Perché non si chiamano tutte le parti in causa, Giulia Adamo, anche Renzo Carini che ha proposto tra l’altro un tavolo. Questo porto da quando ha vinto la gara la Myr ha visto passare tre sindaci, un commissario, una decina di deputati. Perché non si mettono tutti attorno ad un tavolo e si parte da un punto.

Sono d’accordo, lo chiederò al sindaco. Anche perché è l’ultima parte della legislatura. Non credo che lo potremo vedere iniziare a realizzarsi il porto nell’ultimo scorcio di legislatura. Ma se si mette un punto, se si costruisce una sintesi e si fa sinergia, ritengo che le premesse potrebbero esserci.

La strada scelta dal sindaco Grillo sembra la più tortuosa.

Non lo so, se si riparte da zero o dallo studio di fattibilità che è sempre qullo della Myr, quindi perché non partire da quello che già possediamo e con tutti i pareri. E’ chiaro che ci deve essere una sorta di accordo tra pubblico e privato perché si possa fare ognuno la propria parte, ma non lo so se c’è questa volontà. Io non ho dubbi sul fatto che Grillo persegua seriamente l’obiettivo di realizzare il porto a Marsala, ma non solo con quale percorso. Non ne abbiamo parlato, io ho detto che sono al suo fianco nel sostenere questa battaglia, ma ripeto, ancora non ci siamo incontrati.

Accanto all’ospedale di Marsala dovrebbe sorgere il famoso padiglione, ne sa qualcosa in merito, ci sono novità?

No, nessuna notizia in particolare.

Riguardo al padiglione il sindaco Grillo ha detto che è stato ingannato, che gli era stato detto che era la posa della prima pietra e che lui non sapeva.

Certo, ha ragione nel dire così, lo difendo. C’eravamo tutti lì e ci sono stati dati i tempi: “in tre mesi faremo, in tre mesi sorgerà”. I primi dubbi mi sono venuti quando il presidente della Regione ha detto che il padiglione delle malattie infettive sarebbe sorto a Palermo, e là mi sono allarmata. Ho chiesto una audizione in commissione sanità con tutte le parti e si è scoperto che non era un padiglione ma un allargamento del pronto soccorso. C’è stata l’incauto e prematuro annuncio di un progetto che poi si è scoperto non essere pronto.

C’è stata la buona fede di annunciare un progetto per rimediare alla magra figura che si era fatta sul San Biagio.

Io non c’ero in quell’occasione, ero in consiglio comunale per parlare di porto, poi abbiamo saputo che Razza ha annunciato il progetto del San Biagio.

La Sicilia ha avuto bocciati dal Ministero dell’Agricoltura tutti i progetti finanziati dal Pnrr. Scilla grida al complotto, anche lei?

No, io non grido al complotto, io grido a quello che vedo. Una classe dirigente ampiamente rappresentata in parlamento nazionale e al governo e parlo di M5S e PD che gioiscono per quanto accaduto. Il loro problema non è che ci sia un governo attento alle esigenze della Sicilia. Ai tempi della prima Repubblica quando accadevano cose del genere, con un progetto che non era completo, il ministro tramite i suoi canali e riferimenti che aveva in Sicilia, chiamava e diceva, aggiustate le carte altrimenti ve lo bocciamo. Oggi invece no. C’è la protervia con cui i Cinque Stelle arroccati alle loro poltrone, perché di questo dobbiamo discutere, di quanto abbiano tradito le origini per cui sono nati: “abbattere i privilegi, dobbiamo rivoltare il parlamento come un calzino”, non hanno fatto niente di tutto questo e per di più avendo il potere lo utilizzano contro. Io mi aspetterei da tutti i siciliani che sono al Governo a cominciare da Patuanelli che governa questo settore di andare lì e occupare il Ministero e dire che la Sicilia non può subire questo.


Non è che potrebbe essere una spia importante di una incapacità di progettazione che ci portiamo dietro, ricollegandoci anche alla vicenda del porto, del sindaco che non fa la gara per la progettazione.

No io, non lo so, non governo. Il mio ruolo è legislativo e non di governo, io non faccio l’assessore del governo regionale, mi limito a fare interventi di natura legislativa per aiutare il governo a pensare di più e meglio laddove ci sono dei territori scoperti da interventi. Faccio l’avvocato del mio territorio. Dopo di che, devo dire che ho difficoltà a dire che Scilla sia uno sprovveduto. Nessuno può dire che io sia un’ammiratrice di Scilla, non lo sono mai stata, non devo difendere lui ma gli uffici. Un dipartimento quello governato da persone capaci.

Lo Curto, siamo ad un anno dall’elezione dell’amministrazione Grillo. La sensazione in città è che questa promessa di cambiamento e di nuovo impulso alla vita amministrativa, sia stata tradita, lei che voto dà a questo sindaco e a questi assessori.

Non do pagelle di fronte allo tsnunami della pandemia. Ora siamo nella fase della ripartenza e noi come Udc ci siamo assunti la responsabilità politica di sostenere questa amministrazione. In questi giorni ho detto al sindaco di incontrarci. Credo che sia sotto gli occhi di tutti, come questa amministrazione abbia risentito tanto della difficoltà di agire in maniera veloce, efficace, funzionale ed efficiente. Non è un problema della incapacità di Grillo ma del problema che abbiamo vissuto. Noi oggi siamo nelle condizioni di proporre alcune soluzioni al sindaco. Soluzioni in termini di idee, di progettazione e capacità.

Una idea che vuole suggerire al sindaco.

Il piano di sosta della pre riserva dello Stagnone non è più rinviabile.

Lo Curto, Lagalla entra nell’Udc e si candida a Palermo. Orlando dice rappresenta la destra più estrema.

Questo lo dice solo lui che ormai non è più credibile.

Lei si ricandida?

Assolutamente sì, perché non dovrei.

Le male lingue dicono che non le riuscirà il colpo di fortuna dell’altra volta, quando fu eletta con pochi voti.

Spero questa volta, visto che ho lavorato e lavorato bene, adesso arriveranno 8milioni di euro per questo territorio e sono soldi che arrivano per l’apertura di cantieri e affinché la gente possa lavorare. Non ho fatto propaganda. La gente lo sa come lavoro io e se è nelle corde che ci sia nuovamente un deputato capace e competente che può fare la differenza per il nostro territorio, sarò votata e io mi metto a disposizione.

Quanto la preoccupa, il fatto che, in vista della sua ricandidatura, il suo essere presente nelle cose amministrative di Marsala viene visto con fastidio.

Ovviamente viene vista con fastidio la mia ricandidatura. Se non fanno le cose per le quali io porto soluzioni perché io me ne potrei avvantaggiare direi che sono ciechi, sordi e muti. Non penso mai che il sindaco si possa lasciare influenzare da chi invece ha interessi diversi. Da questo punto di vista ritengo che sia una persona seria, intelligente, responsabile per prendersi cura della città e dei cittadini a cui deve risposte.