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11/10/2021 09:00:00

No vax: dopo la violenza, stop alla linea morbida

 Sabato, a Roma, il corteo organizzato per protestare contro il green pass è degenerato nella violenza. I manifestanti erano arrivati nella Capitale da tutta Italia con cinque pullman, 56 minivan e molte moto e scooter. Risultato: trentotto agenti delle forze dell’ordine sono rimasti feriti (un dirigente della questura ha una costola rotta, un operatore della polizia scientifica uno zigomo fratturato).

Due fotocronisti sono rimasti contusi. La sede nazionale della Cgil di corso Italia è stata assaltata al grido di «Cgil serva di Draghi!». La reazione della polizia è stata dura. Tra sabato e ieri, seicento persone sono state identificate e dodici arrestate.

Tra gli arrestati  ci sono: Roberto Fiore, fondatore di Forza Nuova; Giuliano Castellino, capo romano della stessa organizzazione; il ristoratore Biagio Passaro, leader del movimento IoApro; Luigi Aronica, ex Nar e ora esponente di Forza Nuova, soprannominato Er Pantera di Monteverde; Fabio Corradetti, 20 anni, figlio della compagna di Castellino. In manette anche la promotrice della manifestazione, Pamela Testa, 39 anni, che aveva preavvisato il sit-in a piazza del Popolo per conto dell’associazione Liberi cittadini.

Già il 28 agosto, Italia Celere, il sindacato che raccoglie molti iscritti tra i reparti mobili, protestò per «le umiliazioni» patite in piazza del Popolo durante l’evento No vax da parte dei «soliti noti che monopolizzano la piazza aizzando all’odio», riferendosi proprio a Castellino & Co. «La nostra sensazione è che adesso riescono a coinvolgere qualche centinaia di persone e sarebbero facilmente dispersi in un minuto, ma se riuscissero a radunare 4000/5000 persone, si creerebbero delle situazioni pesanti da gestire con scontri più duri». Di sicuro, adesso, la linea soft di equilibrio e dialogo seguita dalle forze dell’ordine in era Covid non continuerà.

Nella notte di sabato una cinquantina di persone è entrata con la forza nel Pronto Soccorso del Policlinico Umberto I, dov’era stato portato uno dei partecipanti alla protesta in stato di fermo. Il bilancio è stato di tre infermieri feriti, una colpita alla testa con una bottiglia, e due agenti di polizia contusi. Il gruppo di assalitori si è dato poi alla fuga.

Nel pomeriggio di ieri sul canale Instagram di Forza Nuova (oltre duemila iscritti) è comparso un messaggioa firma di Giuseppe Provenzale, Luca Castellini, Davide Pirillo, Stefano Saija: «Altro che Forza Nuova, il popolo ha alzato il livello dello scontro e non si fermerà. Il regime è in difficoltà, la giornata romana fa da spartiacque tra vecchio e nuovo».


Davanti alla sede della Cgil ieri si sono radunate un migliaio di persone: il gruppo dirigente, iscritti, militanti, simpatizzanti, studenti, cittadini comuni, esponenti di tutti i partiti venuti a portare la loro solidarietà. «Sono rosse le bandiere, rosse le mascherine, rosse le felpe, rosse le magliette, rossi i fazzoletti al collo intrecciati con quelli dell’Anpi, rossi i fratini del servizio d’ordine. Si canta Bella ciao; si grida: “Ora e sempre,
Resistenza”» .

La Meloni non è sicura che fossero fascisti
Polemiche per la frase di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, sugli scontri di sabato a Roma. «È sicuramente violenza e squadrismo, poi la matrice non la conosco. Nel senso che non so quale fosse la matrice di questa manifestazione ieri, sarà fascista, non sarà fascista, non è questo il punto. Il punto è che è violenza, è squadrismo e questa roba va combattuta sempre». Meloni ha pronunciato queste parole da Madrid, dal palco della convention nazionale di Vox, partito di estrema destra spagnolo. Da Roma le ha replicato Enrico Letta, segretario del Pd: «Quella di Meloni è stata una frase infelice. La matrice più evidente di così non può essere, la matrice dell’assalto alla Cgil è fascista». Il Pd ha annunciato una mozione alla Camera per chiedere lo scioglimento di Forza Nuova.