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07/11/2021 06:00:00

C'è qualcosa che non va. A Marsala la giunta Grillo potrebbe rimescolare le carte a breve

 A Marsala ci potrebbe essere un primo pit stop nella giunta di guidata da Massimo Grillo, voci insistenti parlano del mese di dicembre per un cambio di passo, una mescolanza di deleghe ovvero un cambio proprio di assessori.

Qualcosa non va, l’armonia non è quella di un anno fa, la deputata Eleonora Lo Curto, qualche mese fa, disse chiaramente che avrebbe chiesto un incontro ufficiale con Grillo per rivedere l’assetto, l’UDC esprime in giunta Oreste Alagna, in più ha la vice presidenza del consiglio comunale.


A blindare i propri assessori ci pensa direttamente il Movimento VIA, il coordinatore cittadino Ignazio Chianetta e i consiglieri espressione politica del movimento sono chiari: i tre assessori godono di ampia fiducia e fanno bene il loro lavoro. La fiducia è piena anche nei confronti del sindaco Massimo Grillo ma la richiesta è quella di rivedere le deleghe tenendo conto delle professionalità di ciascuno, i tre assessori espressione di VIA sono Giuseppe D’Alessandro, Arturo Galfano, Michele Gandolfo.


Più sinergia e condivisione anche con il consiglio comunale, ultimamente la maggioranza non è delle più solide, seppure c’è sempre qualcuno che tenta di tenersi in bilico, maggioranza ma anche opposizione, opposizione ma un piede dentro la maggioranza, insomma si guarda già ai prossimi 4 anni dove la casella da sindaco potrebbe essere lasciata libera e Grillo ambire ad uno spazio nazionale.


Dei posizionamenti politici però ai cittadini interessa davvero poco. Consiglieri e assessori dovrebbero essere in grado di intercettare l’umore dei cittadini, che non è più consenso e nemmeno fiducia, tranne i pochi che sui social stendono tappeti rossi al limite di un imbarazzo che rasenta il ridicolo.


Per il Primo Cittadino un anno di amministrazione è presto per trarre un bilancio, è presto per avere delle ricadute sulla città, non è mai troppo presto per desponsabilizzarsi.
Marsala in un anno torna alla ribalta nazionale per le risse in pieno centro, per l’omicidio di un ragazzo, per l’occupazione abusiva degli alloggi popolari.
L’evento che avrebbe dovuto portare Marsala su tavoli internazionali è stato celebrato a settembre, Stati generali dell’Export, peccato si sia trattato di un momento di vanità cittadina e di un impegno di danaro pubblico non indifferente, così come lo è stato per “Luci del Mediterraneo”, poco partecipato e interamente copiato da 38 parallelo.


Nel frattempo la governance che ha nominato il sindaco va perdendo pezzi, lascia anche l’avvocato Diego Maggio, per lui un impegno a titolo gratuito che però prevedeva degli spostamenti e dunque nemmeno un rimborso spese.
Gli altri componenti della governance stanno in silenzio, magari non fanno e quindi meglio una medaglietta sul petto che nulla.