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19/11/2021 06:42:00

Marsala, porto: solo chiacchiere, nessuna idea. La Regione mette Grillo spalle al muro

 Tante parole, nessuna soluzione. E' questo il bilancio della riunione che si è tenuta all'Ars dedicata al futuro del porto di Marsala. Si è trattato di un'audizione della IV Commissione, quelle che si occupa appunto, tra le altre cose, delle infrastrutture. La confusione è tanta, data la diversità di posizioni in campo.

La Regione aveva giusto due giorni fa richiamato il Sindaco Grillo per il mancato utilizzo dei fondi richiesti per la nuova progettazione, e una delle novità è che probabilmente da Palermo, per cercare di sbloccare le cose, leveranno il dossier porto dalle mani del Sindaco. Insomma, di fatto Grillo potrebbe essere commissariato, anche se in realtà la Regione non può far altro che riprendere il suo ruolo naturale, dato che sul porto la competenza è sua. Maggiori dettagli si sapranno dopo l'incontro della settimana prossima tra lo stesso Grillo e l'assessore regionale Falcone.

Il Sindaco ha dovuto giustificare tutto quello che non ha fatto in un anno. Ha parlato di "diversi incontri" e "diverse soluzioni". Ma alla fine anche lui deve fare buon viso a cattivo gioco: la nuova progettazione, se ci sarà, sarà fatta dalla Regione.

Un altro elemento interessante dell'incontro è stato l'intervento dell'ingegnere Pietro Viviano, che per conto del Genio Civile delle Opere Marittime, aveva fatto il progetto di messa in sicurezza del 2013, tanto caro all'ex Sindaco Giulia Adamo. Ebbene Viviano dice che quel progetto redatto nel 2013 è sprovvisto delle dovute autorizzazioni e non che è stato mai attualizzato.

E il progetto della Myr? L'idea di acquisirlo non è del tutto accantonata. Racconta la deputata regionale Valentina Palmeri che ha chiesto l'incontro, "da parte dell'Assessore è venuta la garanzia della disponibilità della Regione per poter accedere ai necessari finanziamenti, anche con un'azione di approfondimento sullo strumento migliore da utilizzare: un nuovo progetto di riqualificazione o adeguamento di un progetto esistente".

"Abbiamo cercato di analizzare - continua Palmeri - la situazione attuale e di comprendere i motivi che impediscono il proseguimento dell'iter per la riqualificazione. Ciò che è certo è che oggi il porto versa in condizioni precarie dal punto di vista strutturale, con un danno grave per cittadini e marineria. Sono necessari interventi urgenti di manutenzione e riqualificazione ed anche di tutte quelle infrastrutture che possano rendere quest'opera pienamente operativa a servizio del territorio."

L'assessore Falcone, dal canto suo, vuole mettere il Sindaco Grillo con le spalle al muro. Nell'incontro che i due avranno, infatti, verrà stilato un "accurato cronoprogramma" delle cose da fare. E' anche per questo che Grillo ha chiesto che all'incontro ci siano anche i due deputati marsalesi, Lo Curto e Pellegrino, nonché il presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano. "Prima il Sindaco di Marsala voleva fare tutto da solo, adesso che è in difficoltà cerca di coinvolgere tutti ..." è il commento a mezza bocca di qualche elemento della maggioranza. 

Piccola consolazione:  sarà realizzato nel Porto di Marsala il “Welcome Terminal”, il punto accoglienza dei passeggeri. Lo prevede un Decreto approvato dal Dipartimento regionale Infrastrutture, Mobilità e Trasporti che ha approvato il progetto esecutivo e stanziato la somma di 450 mila (POR Sicilia 2000-2006), in cui sono pure inclusi analoghi lavori per il porto di Mazara. I lavori, che prevedono altresì il rifacimento della pavimentazione della “banchina dei pescatori”, saranno affidati mediante procedura negoziata e dovranno essere conclusi entro tre mesi dall'apertura del cantiere.

Resta sullo sfondo la singolare polemica politica degli ultimi giorni, con l'assessore Falcone che tirato le orecchie all'amministrazione Grillo per i soldi non spesi per piste ciclabili, parcheggi e progettazione del porto.

A Falcone ha risposto il vice sindaco Ruggieri che ha cercato di giustificarsi, e addirittura chiedendo un "improcrastinabile incontro risolutivo alla presenza del presidente Musumeci" (come dire: "chiamo mio cugino"). Ovviamente la cosa è caduta lì.