Violenza no vax: botte a chi dissente. La moda dei "corona party" per infettarsi e avere il green pass
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Si parla ancora della volenza all'interno dei movimenti no vax e no green pass nei giornali di oggi. E c'è anche una singolare notizia su dei "corona party" organizzati dai giovani per contagiarsi, ammalarsi, ed avere il green pass senza vaccinarsi.
VIOLENZA. L'adesione alle manifestazioni no green pass e no vax si assottiglia, sabato dopo sabato. Due giorni fa a Circo Massimo la giornalista e conduttrice Selvaggia Lucarelli è stata aggredita. «Avevo cappello, occhiali, mascherina. Nessuno sapeva chi fossi. Per il solo fatto di chiedere perché è qui oggi? sono stata aggredita in ogni modo possibile (denuncerò)», ha raccontato su Twitter, facendo sapere che il video integrale di quanto accaduto sarà pubblicato su Domani. Nel frame pubblicato sul social network, si vede solo un manifestante apostrofarla verbalmente, mentre altri cercano di trattenerlo, e poi dare una testata alla telecamera. Ma la giornalista, a quanti chiedevano spiegazioni, ha chiarito che la testata era diretta a lei. «Tutto questo - ha aggiunto la Lucarelli - è stato possibile grazie alla totale assenza delle forze dell'ordine nell'area del Circo Massimo. (Erano solo fuori, ben distanti dai manifestanti). I no vax hanno voglia di picchiare, aggredire, sfogarsi».
Chi dissente dai no vax rischia di finire male, come era già accaduto a fine ottobre a Roma, su un treno della metropolitana B, a dottoressa colpita al volto da una testata, mentre cercava di convincere cinque manifestanti di ritorno da al Circo Massimo che le tesi anti vaccino di cui parlavano erano prive di fondamento. Poco prima, i gruppetto aveva insultato altri passeggeri, che chiedevano loro di indossare la mascherina.
Il Viminale è pronto ad adottare la linea dura in vista del mese dello shopping di Natale se l'aver spostato i manifestanti lontani dai centri cittadini, l'aver imposto l'obbligo di mascherina e l'aver reso statici i cortei non dovessero bastare a limitare i disagi.
CORONA PARTY. Tutto, tranne il vaccino. Meglio (ma solo per loro) infettarsi. Arrivano dall'Austria e dalla Germania i "coronaparty", l'assurdo stratagemma no vax per ricevere il Green pass in quanto guariti, senza doversi vaccinare. Incontri mirati con positivi sono avvenuti nelle scorse settimane nei pressi di Bolzano e in altre zone dell'Alto Adige.
I Corona-Party per il momento hanno causato il ricovero di tre persone e due di esse sono tra gli otto ricoverati in terapia intensiva. Ed è stata avviata un’inchiesta da parte della Procura di Bolzano. Toccherà ai carabinieri indagare sulle parole di Patrick Franzoni, coordinatore locale dell’emergenza, che al telegiornale Rai ha raccontato di «giovani che si incontrano con positivi per cercare di acquisire l’infezione naturalmente». Una circostanza confermata successivamente da Andrea Pizzini, fotografo freelance già insultato dai No vax per aver documentato la situazione nelle terapie intensive: «Nelle valli ci sono anche locali, bar, dove si entra liberamente e non è mai stato chiesta la carta verde. Si trovano anche lì dentro, non solo nelle case private. Il green pass li ha messi alle strette, alcuni quindi hanno deciso di prendere questa strada. Stanno semplicemente insieme un paio d’ore a bere birra sapendo che non rispettando le distanze ci si contagia. O scelgono quei luoghi che diventano spazi di “contagio programmato”».
Le conseguenze di determinati (sciagurati) comportamenti sono inevitabili. In Austria un uomo di 55 anni è morto proprio dopo essersi infettato durante un 'coronaparty'. Non a caso la moda arriva da quei Paesi dove la quarta ondata Covid sta colpendo con maggior durezza: la Germania (che è arrivata a registrare oltre 65mila nuovi contagi e ha appena stabilito nuove restrizioni) e soprattutto l'Austria (dove è stato stabilito un nuovo lockdown in tutto il Paese e l'obbligo vaccinale per tutta la popolazione dal prossimo febbraio).
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