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24/11/2021 15:05:00

Dal "Quarto Stato" ai furbetti del reddito di cittadinanza

 Quarto Stato. È un quadro custodito nel museo del novecento a Milano, è indubbiamente il capolavoro icona dei lavoratori.

È un dipinto sociale , "Ogni età ha un’arte speciale. L’artista deve studiare la società in cui vive e capire l’arte che gli è data". Con questa riflessione, il pittore piemontese Giuseppe Pellizza da Volpedo ,si prepara a realizzare Il Quarto Stato, uno dei quadri simbolo del XX secolo è divenuto un’allegoria delle battaglie politico-sociali dei lavoratori. L’opera rappresenta l’ascesa del proletariato: una folla di uomini e donne che, insieme, marciano per i propri diritti. Sono contadini e lavoratori pronti a manifestare per i propri diritti, guidati da due uomini e una donna che, a piedi scalzi e con in braccio un bambino piccolo, esorta i manifestanti a seguirla. È lo stesso autore desrisse l’opera: "Il Quarto Stato è un quadro sociale rappresentante il fatto più saliente dell’epoca nostra, l’avanzarsi fatale dei lavoratori".Si tratta di un quadro epocale perché, per la prima volta nella storia dell’arte italiana, un pittore sceglie di rappresentare l’ascesa del movimento operaio nella vita della nazione. L'opera fu terminata nel 1901 ma è sempre attuale, e si era alla fine della seconda rivoluzione industriale. Il proletariato era la base del capitalismo, cuore pulsante del sistema vigente, senza alcuna tutela, con salari da sfruttati. Un esempio tragico di questa condizione fu l'incendio della fabbrica Triangle, avvenuto a New York nel marzo del 1911, fu il più grave incidente industriale della storia della grande Mela.Determinò il decesso di 146 persone -123 donne e 23 uomini-, per la maggior parte giovani immigrate italiane ed ebree.

L'evento ebbe una forte eco sociale e politica, a seguito della quale vennero varate nuove leggi sulla sicurezza sul lavoro. Sempre gli italiani furono vittime della disgrazia nella miniera di Marcinelle in Belgio nel 1956, 136 gli immigrati nostrani 262 i morti. In questi 120 anni il mondo del lavoro si è evoluto, fortunatamente. Nel 1970 il belpaese ebbe lo statuto dei lavoratori e già esisteva l'ispettore del lavoro. Nell'ancien régime il primo era il clero,il secondo la nobiltà. Durante la rivoluzione francese avvenne la suddivisione tra terzo la borghesia e il quarto strati popolari subalterni, poi divennero gli operai.

Riferito ai redditi bassi e stando ai dati del Mef nel 2019 cinque milioni di persone hanno dichiarato guadagni per 9.600€ e 3.5 milioni di percettori RdC media 6.900€ annui.

Al lordo dell'evasione fiscale, il nuovo ceto sociale consta di otto milioni e mezzo di anime. Nell'era pandemica la classe politica deve attenzionare particolarmente, innanzitutto stanando i lestofanti, il nuovo Quarto Stato.

 

Vittorio Alfieri
 



L'Alfiere | 2024-12-13 00:00:00
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