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24/12/2021 06:00:00

  Le nuove regole anti-Covid. Niente feste, chiuse le discoteche. Record di casi

La stretta di Natale è arrivata. E sono misure importanti per tentare di rallentare la corsa della variante Omicron, che ora rappresenta quasi il 30% dei contagi.

Niente feste in piazza e discoteche chiuse fino al 31 gennaio, niente più caffè al bancone per i non vaccinati, super pass per andare in un museo o in palestra, mascherine Ffp2 obbligatorie per bus e metropolitane, andare allo stadio o al cinema, green pass a sei mesi. Sono alcune delle misure, le più importanti, inserite nel decreto “Festività” approvato dal Consiglio dei ministri ieri sera.

NIENTE FESTE IN PIAZZA E DISCOTECHE - Il decreto prevede innanzitutto lo stop a tutti gli eventi e le feste previste in piazza e i concerti all'aperto fino al 31 gennaio in tutta Italia per evitare assembramenti. Una misura presa anche per uniformare le varie decisioni che erano state già adottate da regioni e sindaci. Chiuse anche le discoteche e i locali da ballo: una scelta che è stata fatta durante il Cdm perché nella bozza era previsto che chi volesse andare ad una festa in un locale o a ballare in discoteca dovesse aver fatto il booster o avere un tampone negativo se ancora in attesa della terza dose.


SUPER PASS ANCHE PER IL CAFFÈ AL BAR, MUSEI E PALESTRE - Un'altra misura molto dura è l'estensione del pass rafforzato a settori che fino ad oggi ne erano esclusi. Fino alla conclusione dello stato di emergenza, previsto al momento per il 31 marzo, potranno prendere il caffè o mangiare al bancone solo i vaccinati e i guariti: il decreto prevede infatti l'obbligo del super green pass anche per i servizi di "ristorazione al banco". Ma il pass rafforzato, a partire dal 30 dicembre, è esteso anche a musei e luoghi di cultura, a piscine, palestre e sport di squadra, ai centri benessere e ai centri termali, ai centri culturali, sociali e ricreativi, alle sale gioco, sale bingo e casinò. Non si potrà più entrare con il solo tampone. Per accedere a Rsa e hospice, invece, si dovrà aver fatto il booster oppure, se si hanno solo due dosi, bisognerà fare anche il tampone. E anche il Vaticano prova a blindarsi, mettendo l'obbligo del pass rafforzato per chi lavora nello Stato pontificio, per chi accede ai servizi e per i visitatori. Esclusi solo i fedeli che vanno a messa.


MASCHERINE ALL'APERTO E FFP2 SU BUS E METRO - Ampiamente annunciato, arriva l'obbligo di utilizzo anche all'aperto in tutto il paese fino al 31 gennaio delle mascherine. Non solo. Il Cdm ha deciso di estendere l'obbligo delle Ffp2 fino alla fine dello stato d'emergenza per cinema, teatri, stadi, palazzetti e mezzi di trasporto compresi bus e metrò. In tutti questi luoghi, inoltre, è vietato il consumo di cibi e bevande. Nel decreto non c'è invece un intervento per calmierare i prezzi delle FFp2, come era stato chiesto da Forza Italia e Italia Viva.
GREEN PASS A 6 MESI - Altro intervento pienamente condiviso e suggerito dagli scienziati era la riduzione della durata del pass. Dal primo febbraio varrà 6 mesi poiché ormai è certo che la protezione dei vaccini cala fortemente dopo 180 giorni. La misura scatterà dunque tra 40 giorni proprio per dare tempo a tutti coloro che non la hanno ancora fatta di fare la terza dose. Con un'ordinanza del ministero della Salute verrà inoltre anticipata ulteriormente la possibilità di fare il booster: da 5 a 4 mesi.
RAFFORZATI I CONTROLLI ALLE FRONTIERE - Il governo ha infine deciso di rafforzare i controlli alle frontiere: verranno fatti in aeroporti, porti, stazioni e valichi terrestri dei test antigenici o molecolari a campione su chi entra in Italia. In caso di positività, si dovrà andare in isolamento per 10 giorni, se necessario anche nei Covid Hotel.

 

 


Omicron raddoppia in due giorni
In Italia è in forte crescita la percentuale della variante Omicron, che da una stima basata sulle analisi preliminari dei tamponi raccolti per l'indagine rapida del 20 dicembre potrebbe essere intorno al 28%, ma con forti variabilità regionali".
Lo rende noto l'Istituto Superiore di Sanità. L'analisi si è basata su circa 2mila tamponi raccolti in 18 regioni/PPAA.
Anche se i risultati sono ancora preliminari, "la stima conferma la grande velocità di diffusione della variante, che sembra dare focolai molto estesi in breve tempo e si avvia ad essere maggioritaria in breve tempo, come sta già avvenendo in diversi altri paesi europei" spiega il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro. "In base ai dati disponibili le armi a disposizione sono la vaccinazione, con la terza dose tempestiva, e le misure, individuali e collettive, per limitare la diffusione del virus, le mascherine, la limitazione dei contatti e degli assembramenti".
Confrontando i risultati della flash survey condotta con la raccolta dei campioni il 6 dicembre e quelli diffusi oggi, il tempo di raddoppio della variante omicron risulta di circa due giorni "in linea con quello già trovato in altri paesi europei".

 



2000 casi in un giorno in Sicilia
Sono 2.078 i nuovi casi di Covid-19 emersi in Sicilia nelle ultime 24 ore (ieri 1.450) a fronte di 11.959 tamponi (ieri 9.052), con una percentuale di positivi sui tamponi molecolari eseguiti del 17,37%.
Lo si evince dai dati forniti dal Ministero della Salute.
832 sono i guariti, in diminuzione (-131) rispetto ai 963 di ieri, mentre si registrano 15 decessi, a differenza delle 17 vittime di ieri.
In aumento i ricoveri in terapia intensiva per un totale di 76 (ieri erano 73); i ricoverati con sintomi sono 568 (ieri 561), mentre sono 22.991 le persone che si trovano in isolamento domiciliare, a differenza di ieri che erano 21.770.
Il totale dei positivi si attesta a 23.635 casi, i guariti attualmente sono 317.074, mentre 7.396 è il numero delle vittime ad oggi.
Questa la ripartizione dei casi, provincia per provincia, secondo quanto riferito dalla Regione siciliana: Palermo: 91.389 (410); Catania: 89.737 (432); Messina: 42.527 (393); Siracusa: 28.160 (131); Trapani: 23.331 (121); Ragusa: 21.366 (100); Caltanissetta: 20.739 (176); Agrigento: 20.263 (268); Enna: 10.593 (47).

 

 

 



La situazione in provincia di Trapani

Questi i dati in provincia di Trapani. 2.501 attuali positivi (martedì, ultimo giorno in cui, ormai senza un calendario fisso, l’Asp invia la nota vocale con i dati provinciali, erano 2.322), con 321 nuovi casi di contagio, al netto di 141 guariti e di una nuova vittima.
Sono stati fatti 792 tamponi molecolari e 653 per la ricerca dell’antigene.
In totale finora la guerra al Covid in provincia di Trapani conta: 441 morti e 20.962 guariti.
Grazie ai vaccini, però, anche se aumentano i contagi, non aumentano i ricoverati in terapia intensiva, che restano solo 4. Salgono a 12 i ricoveri in terapia semi-intensiva (+1) e a 19 quelli in degenza ordinaria (+2).
I Comuni con i casi di oggi, e tra parentesi quelli di due giorni fa: 556 a Trapani (488), 401 a Marsala (405), 257 ad Erice (220), 243 ad Alcamo (247), 221 a Mazara del Vallo (202), 158 a Castelvetrano (158), 94 a Castellammare del Golfo (74), 89 a Paceco (81), 68 a Valderice (68), 54 a Campobello di Mazara (54), 48 a Favignana (47), 48 a Santa Ninfa (47), 47 a Custonaci (36), 41 a Calatafimi Segesta (36), 35 a Partanna (33), 35 a Salaparuta (32), 26 a Salemi (17), 20 a San Vito Lo Capo (18), 16 a Buseto Palizzolo (14), 12 a Gibellina (12), 10 a Petrosino (12), 10 a Poggioreale (9), 8 a Pantelleria (8), 4 a Vita (0).

 

 

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Record di contagi in Italia
Sono 44.595 i casi di Covid individuati in Italia nelle ultime 24 ore, record assoluto da quando, quasi due anni fa, è esplosa la pandemia.
L’altro ieri i casi erano stati 36.293.Il precedente record era stato registrato il 13 novembre del 2020, quando ne furono registrati 40.902. Mai cosi' tanti quindi, con una crescita esponenziale a dimostrazione della forza di Omicron che ormai rappresenta (con i dati di tre giorni fa) quasi un caso di contagio su 3, il 28% esattamente, secondo un'anticipazione dei dati della survey che l'Iss ha consegnato al Governo.