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08/01/2022 06:00:00

 Covid. Sempre più critica la situazione negli ospedali siciliani. “Lockdown o rischiamo catastrofe”
 

Si fa sempre più critica la situazione negli ospedali siciliani, intasati di pazienti Covid.

Nuove strutture da campo sono state allestite negli ospedali di Palermo per fronteggiare la pressione crescente sulle aree di emergenza da parte di pazienti Covid, con le ambulanze in coda per ore davanti a pronto soccorso e le sirene azionate per protesta da parte del personale sanitario.
Dopo i due "punti medici avanzati" in tensostruttura all'ingresso degli ospedali Cervello e Civico un terzo ospedale da campo è stato allestito anche all'ospedale di Partinico.


Questi presidi, organizzati dalla direzione del 118, sono fondamentali per far scendere i pazienti dalle ambulanze e avviare la loro presa in carico.
La struttura commissariale per la gestione dell'emergenza Covid di Palermo ha messo a disposizione del presidio all'ospedale Cervello personale sanitario dalle 8 alle 14 e dalle 14 alle 20 per aiutare i colleghi del pronto soccorso. Si stanno approntando, inoltre, altri posti letto Covid all'ospedale di Partinico, all'ospedale Civico e allo stesso ospedale Cervello. La rianimazione di Partinico è stata riattivata in rianimazione Covid.
"Queste ulteriori misure - dichiara il commissario Covid di Palermo, Renato Costa - permetteranno di affrontare i prossimi giorni con maggiore serenità, in attesa del raggiungimento del picco, che ci auguriamo possa essere tra circa due settimane.
Per fortuna, però, va detto che la condizione epidemiologica è migliore rispetto al passato: abbiamo un minor numero di morti, le terapie intensive non sono sotto pressione come l'anno scorso, la percentuale di vaccinati ci sta aiutando. In conclusione: abbiamo buone prospettive per superare questo momento".

 

 

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Lockdown o rischiamo catastrofe
"Serve immediatamente un lockdown tra 15 e 20 giorni. Chiudiamo tutto altrimenti rischiamo a una catastrofe".

Vincenzo Provenzano, direttore dell'unità operativa Medicina e diabetologia e direttore medico del Covid Hospital di Partinico lancia un appello. Davanti all'impennata dei contagi trainata dalla nuova variante Omicron fuori dal nosocomio è stata montata la notte scorsa una tensostruttura. "Qui abbiamo dovuto aprire un altro piano, non ci sono più posti. Stiamo riempiendo tutto, arrivano da ogni parte", dice Provenzano senza nascondere la propria preoccupazione. "Sono l'80 per cento i non vaccinati, il restante 20 per cento è formato da vaccinati con seconda dose da più di quattro mesi ma con patologie pregresse. Questa variante per chi non è vaccinato è pericolosissima. Chi dice il contrario non ha mai lavorato in un reparto Covid". E ribadisce "Continuare a ripetere che la variante Omicron è poco più di un raffreddore è un errore . Non è affatto meno virulenta. Lo è nei soggetti vaccinati con terza dose, che rischiano, però, di essere, in quanto paucisintomatici, vettori del contagio, rendendo praticamente impossibile la tracciabilità". In chi non è vaccinato la malattia è "devastante", anche tra i giovani.
"Non si tratta più solo di un'infezione respiratoria, ma di una patologia multiorgano - avverte Provenzano -. E' una malattia completamente nuova e chi non è protetto dal vaccino si infetta in maniera grave. Abbiamo avuto, persino, il caso di un giovane di 30 anni che ha rischiato di morire per un'occlusione". Oltre ai contagi c'è anche il problema dei sanitari positivi. Medici e infermieri che si trovano in isolamento a casa. "Un'emergenza altrettanto grave - conclude Provenzano - Tanti continuano a infettarsi, con una simile velocità di contagio mi chiedo chi rimarrà a curare i pazienti in corsia? Chiudiamo tutto, per almeno due settimane, per scongiurare una catastrofe".


Al via campagna "booster" per target 12-15 anni 

Da oggi scatta la prenotazione per la somministrazione della terza dose "booster" destinata alla fascia 12-15 anni, così come previsto dal ministero della Salute in tutta Italia. Parte, infatti, lunedì 10 gennaio la campagna di vaccinazione che interessa i giovani fra i 12 e 15 anni che hanno già completato il ciclo primario, dopo un intervallo minimo di 4 mesi (120 giorni) dalla somministrazione dell'ultima dose, ovvero dalla diagnosi di avvenuta infezione in caso di vaccinazione precedente o successiva all'infezione, analogamente a quanto stabilito per le fasce di età superiore.

Nell’ambito della campagna di vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19 per tutti i soggetti della fascia di età 12-15 anni è prevista la somministrazione di una dose di vaccino Comirnaty (Pfizer/Biontech) al dosaggio di 30 mcg in 0,3 ml, come richiamo (booster) di un ciclo primario, indipendentemente dal vaccino utilizzato per lo stesso, con le stesse tempistiche previste per i soggetti a partire dai 16 anni di età.

La stessa circolare del Commissario straordinario, Figliuolo, alla luce dell'incremento dell'infezione nell'ambito pediatrico e nelle fasce scolastiche, e tenuto conto della disponibilità dei vaccini, fra l'altro, invita a dare maggiore impulso alla campagna vaccinale della fascia 5-11 anni, coinvolgendo maggiormente i pediatri di libera scelta e i medici di medicina generale.

La prenotazione può essere effettuata collegandosi alla piattaforma governativa (prenotazioni.vaccinicovid.gov.it) predisposta da Poste Italiane, oppure attraverso il sito www.siciliacoronavirus.it, da dove è possibile scaricare la modulistica relativa alla vaccinazione.

Il giorno della vaccinazione è necessario che sia presente anche uno solo dei genitori/tutori legali, il quale dovrà dichiarare di avere informato l’altro genitore.

 

 


Riapre il centro vaccinale Duchessa a Castellammare
Riapre il punto vaccinale al centro Duchessa di Castellammare del Golfo: dal 10 gennaio sarà aperto il lunedì, mercoledì e sabato dalle ore 9 alle 13. Non occorre prenotazione.
Il centro era stato chiuso dall’Azienda sanitaria provinciale circa una settimana fa, a fine dicembre 2021
«Ringrazio il commissario e il personale medico dell'Asp che si è adoperato per la riapertura del punto vaccinale al centro Duchessa da noi richiesta in più circostanze in cui abbiamo espresso preoccupazione e la necessità del presidio in considerazione dell’aumento notevole dei contagi e la necessità di tutelare la salute pubblica – afferma il sindaco Nicolò Rizzo-. Ringrazio alcuni medici di base che hanno offerto la disponibilità a curare la vaccinazione dopo la decisione della chiusura da parte dell'azienda sanitaria. Poiché il centro Duchessa sarà adesso aperto tre giorni a settimana invito tutti a vaccinarsi contro il Covid-19 e ad osservare le regole di contenimento del virus poiché stiamo vivendo un'ondata di contagi crescenti».

Gli ultimi dati siciliani
Sono 9.248 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 28.804 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 14.269. Il tasso di positivita’ sale al 32% ieri era 24%. L’isola e’ al quinto posto per contagi, al primo posto c’e’ la Lombardia con 18.663 casi, al secondo posto l’Emilia Romagna con 17.119 casi, al terzo il Lazio con 11.905 casi, al quarto la Campania con 9.739 casi .
Gli attuali positivi sono 88.384 con un aumento di 8.268 casi. I guariti sono 971 mentre le vittime sono 9 e portano il totale dei decessi a 7.643. Sul fronte ospedaliero sono 1.138 ricoverati, con 75 casi in piu’ rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 135, 16 casi in piu’ rispetto a ieri. Sul fronte del contagio nelle singole province: Palermo con 1.229 casi, Catania 1.741, Messina 1.575, Siracusa 692, Trapani 725, Ragusa 405, Caltanissetta 849, Agrigento 1.579, Enna, 453.

 




Il virus in Italia
Sono 108.304 i contagi da coronavirus in Italia registrati ieri, 7 gennaio 2022, secondo il bollettino di Protezione Civile e Ministero della Salute. Registrati altri 223 morti. I nuovi casi sono stati individuati su 492.172 tamponi effettuati, balzo del tasso di positività al 22%. Ci sono +764 ricoverati, + 32 in terapia intensiva. Il totale dei decessi da inizio pandemia sale 138.697.