Sindaci ancora bocciati dal Tar sulla chiusura delle scuole in Sicilia.
Il presidente del Tar della Sicilia Salvatore Veneziano ha accolto l’istanza cautelare presentata contro l’ordinanza numero 9 del 14 gennaio 2022 firmata dal sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, che disponeva una nuova chiusura dal 15 gennaio fino al 24 gennaio delle attività didattiche in presenza. E' una decisione analoga a quella per le scuole di Siracusa.
Il Tribunale ha ribadito “come non sembri esserci spazio per i comuni di disciplinare l’attività scolastica in stato di emergenza sanitaria diversamente rispetto a quanto attualmente stabilito dalla legge statale, alla cui competenza appartiene la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 trattandosi di profilassi internazionale”.
La normativa nazionale consente interventi restrittivi solo nelle zone rosse, né gli atti regionali che appaiono consentire ai sindaci l’adozione di misure restrittive in materia scolastica anche in zona arancione possono derogare alla disciplina nazionale, dice il Tar. La pronuncia del Tribunale amministrativo regionale comporta la sospensione immediata dell’ordinanza ed il rientro in presenza nelle scuole.
Per la provincia di Trapani non cambia nulla, perchè non è stato ancora presentato alcun ricorso. Con i sindaci che non fanno retromarcia.
Eppure in provincia di Trapani, come in Sicilia, si registra un rallentamento della curva epidemiologica.
I dati fanno intendere il raggiungimento del picco e l'inizio di una progressiva discesa. Nella settimana appena conclusa si è infatti registrato un aumento del numero dei nuovi positivi, ma con un tasso di incremento inferiore al 10%, contro il +140,6% della settimana precedente, accompagnato da un forte aumento del numero delle persone ricoverate e dei nuovi ingressi in terapia intensiva. La Sicilia infatti ha sforato l’ultimo parametro per la zona arancione, quello del 20% dei posti letto occupati in terapia intensiva.
CALANO I CONTAGI, NON I RICOVERI IN SICILIA - Sono 4.037 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 24.549 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 8.521.
Il tasso di positività scende al 16,4% domenica era al 17,9%. L’isola è al nono posto per contagi, al primo posto c’è l’Emilia Romagna con 11.189 casi.
Gli attuali positivi sono 176.754 con un aumento di 3.065 casi. I guariti sono 949 mentre le vittime sono 23 e portano il totale dei decessi a 7.938. Sul fronte ospedaliero sono 1.562 ricoverati, con 56 casi in più rispetto a domenica; in terapia intensiva sono 170, 2 casi in più.
Questa la ripartizione dei casi, provincia per provincia, secondo quanto riferito dalla Regione siciliana, tra parentesi i nuovi casi nell’ultimo giorno.
Palermo: 130.569 (983), Catania: 130.078 (1059), Messina: 64.608 (197), Siracusa: 45.568 (589), Trapani: 35.995 (454), Agrigento: 35.016 (189), Ragusa: 34.714 (281), Caltanissetta: 33.458 (201), Enna: 16.653 (84).
DIMINUISCONO I POSITIVI IN PROVINCIA DI TRAPANI - Questi i numeri aggiornati nelle città della provincia, tra parentesi il dato venerdì scorso – Alcamo 998 (994); Buseto Palizzolo 52 (47); Calatafimi-Segesta 184 ( 176); Campobello di Mazara (418); Castellammare del Golfo 428 (418); Castelvetrano 951 (1155); Custonaci 239 (247); Erice 970 (1063); Favignana 96 (102); Gibellina 89 (87); Marsala 2146 (2742); Mazara del Vallo 1109 (1065); Paceco 418 (520); Pantelleria 157 (233); Partanna 299 (325); Petrosino 126 (153); Poggioreale 36 (40); Salaparuta 63 (74); Salemi 193 (186); San Vito Lo Capo 178 (203); Santa Ninfa 153 (189); Trapani 2492 (2631); Valderice 419 (433); Vita 18 (19).
Totale casi attuali positivi 12232 (venerdì erano 13.593); Deceduti in totale 477 (+10); Guariti in totale: 26001 (il dato di venerdì 22943); Ricoverati in Terapia intensiva attuali: 7 (+1); Ricoverati del territorio in Terapia semi-intensiva attuali 16 (+1); Ricoverati in degenza ordinaria: 97 (+5); Ricoverati in RSA e Covid Hotel 22 (-1). Tamponi molecolari, dato parziale: 616; Tamponi per la ricerca dell’antigene: 4617.
VIRUS MENO VELOCE - Sono 83.403 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 149.512. Le vittime sono invece 287 mentre ieri erano state 248.
Sono 541.298 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 927.846. Il tasso di positività è al 15,4%, in calo rispetto al 16,1% di ieri. Sono 1.717 i pazienti in terapia intensiva, 26 in più nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 122. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 19.228, ovvero 509 in più rispetto a ieri.
"La velocità di crescita dei contagi si sta riducendo, come un'auto che frena prima dell'arrivo. Per due settimane però i contagi saliranno ancora", secondo il virologo e direttore Anpas Fabrizio Pregliasco a a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora. Sul bollettino giornaliero aggiunge: "Dividerei i dati dei contagi dando maggiore quantità di informazioni. Eliminarli adesso vuol dire abbassare la responsabilità e il controllo degli individui". Riguardo le mascherine, Pregliasco osserva che "le terremo per qualche anno, diventeranno un po' come gli occhiali da sole".
NEGOZI SENZA GREEN PASS - Si va verso l'intesa sui negozi in cui si potrà accedere senza green pass: secondo quanto si apprende da diverse fonti governative, al termine di una riunione tecnica a Palazzo Chigi sul nuovo Dpcm, ancora in definizione, si sarebbe convenuto su una lista non troppo lunga di acquisti che si continuaranno a essere pass free: oltre ad alimentari e sanitari, ci sarebbero anche i negozi di ottica o l'acquisto di pellet o legna per il riscaldamento, così come i carburanti.
Ancora in corso di valutazione edicole e tabaccai: si starebbe ipotizzando l'ok solo all'aperto, nei chioschi o ai distributori automatici nel caso delle sigarette.
Il Dpcm - previsto dall'ultimo decreto Covid che ha introdotto, tra l'altro, l'obbligo di vaccino per gli over 50 - dovrebbe in generale distinguere tra attività commerciali all'aperto e al chiuso, e individuare quelle necessarie "per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona" solo nell'ambito delle attività al chiuso.
Un approccio che troverebbe il favore anche del Mise perché coerente con le necessità di prevenzione (che si pongono al chiuso appunto), dopo che nei giorni scorsi aveva chiesto di allargare la lista di attività consentite rispetto all'iniziale perimetro individuato dal ministero della Funzione pubblica e da quello della Salute. Acquisti nei mercati, dagli ambulanti, ma anche nelle edicole, dovrebbero quindi essere consentiti senza green pass. Lo stesso vale ad esempio per i benzinai. In più, sempre su proposta del Mise, ci potrebbero essere clausole che tutelino le situazioni di emergenza e urgenza nelle realtà dove è più complicato effettuare un tampone in tempi rapidi, come ad esempio nei piccoli comuni di montagna. Oltre agli acquisti di alimentari, resteranno pass free anche farmacie e parafarmacie mentre tra le questioni ancora aperte ci sarebbe anche quella dei centri commerciali dove potrebbe essere consentito andare senza green pass al supermercato ma non negli altri negozi.