Nino Papania, Erice scalda i motori per le elezioni di maggio, la coalizione che vede in prima fila il Movimento VIA e l’MNA hanno messo sul tavolo il nome di Piero Spina. C’è stata fretta?
No, non mi pare, stiamo parlando di maggio del 2022 e bisogna pur iniziarla questa campagna elettorale. Non sono state bruciate né tappe né nomi, abbiamo condiviso un percorso e proposto un nome che non è impositivo ma inclusivo, che mira certamente a mantenere insieme una coalizione che fin dall’inizio ha mostrato di tenere al territorio. La coalizione è prevalente.
Guaiana e Oddo pare non siano dello stesso avviso, o no?
Non credo, l’onorevole Oddo ha invece espresso apprezzamento per il candidato Spina e credo, peraltro, che la sede ideale ed opportuna per potere discutere di nomi, candidature e programmi siano le riunioni stesse della coalizione.
E Guaiana?
Guaiana ed Amo Erice hanno un ruolo importante nella coalizione. Cerchiamo i punti che uniscono, non quelli che dividono.
Potrebbe esserci un cambio di nome per il candidato sindaco?
Spina è un giovane, è un professionista, ha le idee chiare su come amministrare ma è chiaro che sul tavolo è stata messa una proposta che speriamo sia accolta e che sia il più inclusiva possibile, senza pregiudizi né personalismi.
Parliamo di regionali, Musumeci ha ricevuto il benestare della Meloni e sarà ricandidato alla presidenza. La coalizione che farà?
Le candidature non vanno mai subite, anche qui c’è necessità di utilizzare uno strumento indispensabile che si chiama condivisione. Non è un solo partito che decide, non può esserci una imposizione ma una larga sintonia. Sono fiducioso e so che ci saranno diverse riunioni di maggioranza volte ad unire e mai a scomporre.
E’ stato rieletto Sergio Mattarella, i partiti non hanno dato un buon esempio. Che succede?
Succede che la politica deve riappropriarsi del suo primato e per farlo, però, è necessario che la classe dirigente sia formata adeguatamente e abbia un senso forte di responsabilità non verso se stessi ma verso il Paese. Lo spettacolo che tutti abbiamo visto ha creato rabbia e ancora più sfiducia nella attuale classe politica, bisognerà rimettere in piedi un sistema che è crollato non adesso ma anni fa.