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30/04/2024 06:00:00

Dall'Ars al voto di Giugno: parla Bica 

 Sessanta giorni di attività parlamentare presentata ieri dall’ onorevole Beppe Bica, di Fratelli d’Italia, subentrato con un ricorso, presentato e vinto, a Nicola Catania.

Pochi mesi di presenza all’ARS ma ha già inciso sui percorsi decisionali, soprattutto che riguardano la provincia di Trapani.

Dai fondi comunitari alla programmazione turistica, dalla legge sulle cave alle province e alle scorie nucleari: "Sono arrivato in corsa, sono arrivato nel momento di scelte importanti per i fondi comunitari e quindi nella programmazione vera. Questo mi ha permesso di lanciarmi su alcuni temi. La legge sulle cave l’ho già trovata approvata, ho solo potuto emendare: un compromesso tra sviluppo sostenibile e sviluppo economico. Ogni legge e’ perfettibile ma abbiamo dato disponibilità a correggere alcune cose”.

Per Bica uno degli argomenti che merita rilievo è la riqualificazione urbana, per la realtà trapanese c’è il progetto che riguarda Villa Rosina, 14 milioni, che prevede l’impiego di somme dei fondi di Coesione e Sviluppo.

Occhi puntati sull’emergenza idrica: “La viviamo sulla nostra pelle, ho fatto degli interventi: ho proposto di individuare dei pozzi dove c’è potenzialità per attingere all’acqua”. E poi ancora sulla sanità l’attenzione è alla dialisi: “E’ un sevizio che non può mai andare in vacanza. Ho compreso che questo servizio è salva vita, dobbiamo immaginare una sanità che possa offrire un primo intervento qualificato e poi pensare a una rete che possa offrire delle specificità. Non possiamo immaginare di avere l’ospedale completo sotto casa. Alcamo ha bisogno di una infrastruttura totalmente nuova, le altre hanno bisogno di essere qualificate”.
Sulle Province il deputato regionale di Fratelli d’Italia è chiaro: si deve tornare alle elezioni di primo livello ma sulla bilancia pesa la legge Delrio e i fondi per rimetterle in piedi.

La questione ambientale è una delle più importanti, il territorio si presta a un turismo fluido che può diventare di massa, tuttavia per Bica ci sono delle norme su cui lavorare che tutelino la realtà ambientale ma, al contempo, bisogna allentare, dice, qualche maglia per meglio consentire la fruibilità oltre che le opportunità di sviluppo.
Sono settimane di malumori per i siti individuati in provincia di Trapani per i depositi delle scorie nucleari, Bica dice: “Sulla questione ho un approccio scientifico. Non dobbiamo strumentalizzare, il nostro territorio è stato individuato come territorio idoneo ma non c’è una scelta, che verrà fatta dagli Enti locali. Al di là delle questioni di sicurezza questo comporta una serie di iniziative e di infrastrutture di cui il territorio può godere. Non ci possono essere posizione ideologiche”.

Non poteva non affrontare anche le questioni politiche che sono presenti su due città in particolare: Marsala e Mazara.
Da una parte la scelta sulla città di Mazara, chiamata al voto a giugno, di convergere con il partito di Giorgia Meloni sul candidato sindaco Salvatore Quinci non convince Bica, che però resta uomo di partito e si allinea. Ma per Bica l’uomo di destra a Mazara resta Nicola Cristaldi e il partito era lì che avrebbe dovuto stare.
Idea molto critica anche su Marsala: “Non mi convince la posizione, l’Amministrazione in carica non sta brillando. Non sono stato coinvolto dal circolo territoriale nella scelta di stare in giunta o nella proposizione del secondo nome. Bisogna già lavorare al dopo Grillo”.
Su Salemi il candidato, ha detto, di Fratelli d’italia è Giuseppe Crimi.