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03/03/2022 00:00:00

Sicilia,  Sunseri (M5S) sullo scandalo AST: “Denuncio questo sistema da oltre due anni”

 "Oltre due anni fa denunciavo allo stesso presidente della Regione l’esistenza di un sistema marcio all’interno dell’AST. Peccato che Musumeci non abbia vigilato per tempo, prendendo semplicemente atto oggi dei risultati delle indagini condotte dalla magistratura. Si tratta di un fatto gravissimo che non può e non deve passare in sordina”.

A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Luigi Sunseri a margine della Commissione Antimafia dell’ARS dove il deputato termitano è stato convocato alla luce delle reiterate denunce pubbliche sul sistema delle assunzioni nelle Partecipate ed Enti della Regione Siciliana.

“Oggi il presidente Musumeci - sottolinea Sunseri - si limita a dire che alla Regione c’è ancora parecchio malaffare. Ma oltre alla scoperta dell’acqua calda, ci si aspetterebbe la voglia e la capacità di vigilare sul malaffare. Un presidente che non si volti dall’altra parte quando il fatto succede, salvo poi svegliarsi con atteggiamento da verginella. È arrivato il momento di mettere un punto a tutto questo” - conclude Sunseri.

“E’ bene che si faccia luce sulle partecipate - aggiunge la deputata antimafia Roberta Schillaci - che rappresentano una spina nel fianco del bilancio regionale se consideriamo che pochissime presentano bilanci in ordine. Sulla vicenda AST ascolteremo a breve i vertici del dipartimento e l'assessorato competente alla vigilanza. Il CDA dell’AST andava revocato già ai tempi della vicenda Ali Sicilia invece questo governo regionale non ha vigilato e neanche agito nella direzione dell'efficienza ed economicità. Comunque vedremo dopo le opportune verifiche” - conclude Schillaci.

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Pnrr, Pasqua (M5S): “Numerose strutture sanitarie territoriali in Sicilia a rischio" - “Per le Asp il divieto di acquisto da privati degli immobili per realizzare gli Ospedali di comunità, le Case di comunità e le Centrali operative territoriali previsti dal Pnrr può essere aggirato solo in casi eccezionali e residuali, lo ha affermato oggi in maniera nettissima Domenico Mantoan, direttore generale di Agenas. Pertanto in Sicilia alcune delle nuove strutture sanitare previste dal Pnrr sono ad altissimo rischio, tre solo nel Siracusano. E tutto questo per l’arroganza ed i soliti ritardi del governo Musumeci”

Lo afferma il deputato regionale del M5S, Giorgio Pasqua, che nei giorni scorsi aveva denunciato il rischio che alcune aree siciliane potessero essere costrette a rinunciare alle nuove strutture sanitarie perché previste in edifici non di proprietà delle Asp o comunque di una pubblica amministrazione.

“L‘esistenza di questo rischio – dice Pasqua – oggi è stata confermata in commissione Salute da Mantoan, che in collegamento web a una mia precisa domanda ha risposto che la possibilità di realizzare le nuove strutture in edifici da acquistare da privati è praticabile solo in via residuale e del tutto eccezionale. In questa ottica le Case di comunità di Palazzolo Acreide, Rosolini e Siracusa potrebbero essere appese ad un filo, considerato che la spesa totale prevista di 4 milioni e mezzo non è certo residuale e che anche l’eccezionalità del caso è difficilmente contemplabile, visto che, specie a Palazzolo e a Siracusa, era possibile individuare strutture pubbliche alternative, come l’ex Ostello della Gioventù nel primo caso e l’area Ex Onp della Pizzuta nel secondo caso. L’ex Ostello della gioventù di Palazzolo era stato addirittura messo a disposizione per la realizzazione di un Ospedale di comunità e una Casa di comunità, con tanto di delibera di giunta”.

“I casi del Siracusano – continua Pasqua - non sono certo isolati. In Sicilia potrebbero essercene diversi e potrebbero privare diverse comunità di importanti strutture capaci di dare finalmente risposte adeguate alla domanda di salute dei cittadini. E tutto questo per l’arroganza ed i soliti ritardi del governo Musumeci e di Razza, che si è deciso a portare la questione in commissione solo in questi giorni e dietro nostre pressioni e che non ha mai pensato a fare il dovuto, propedeutico passaggio con i sindaci che meglio di tutti conoscono i territori”.