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05/03/2022 04:25:00

Sicilia. Rischio sismico, elenco aggiornato. AST in antimafia, qualcosa non va nei bilanci

 “Più passano i giorni e più si scoperchiano nuovi dettagli sulla gestione opaca dell’AST. Parrebbe infatti che la documentazione relativa al piano operativo strategico, a detta degli auditi, non fosse completa e priva dei dettagli dell’operazione Ali Sicilia. Se così fosse, la Regione avrebbe avuto la facoltà di revocare il CDA”. 


A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Roberta Schillaci al termine della Commissione Antimafia dell’ARS nella quale è stato audito il ragioniere generale dell’AST. “Inoltre - aggiunge la deputata - si verifichi che i due anni di corresponsione indennità al direttore generale Fiduccia, già in pensione, non configurino un danno erariale. Per questo motivo ho chiesto al Presidente della Commissione Antimafia Claudio Fava che il verbale dell'audizione odierna venga trasmesso alla Corte dei Conti” - conclude Schillaci.


Rischio sismico nei comuni, elenchi finalmente aggiornati.

“La classificazione sismica regionale dei comuni siciliani è stata finalmente allineata con quella nazionale. Dopo l’interrogazione all’Ars che abbiamo presentato a dicembre scorso e il pressing che abbiamo fatto incessantemente sul governo, si può dire che la battaglia è stata vinta. La mappatura sismica aggiornata dei comuni permetterà una corretta applicazione del Sisma Bonus - e di conseguenza anche del Superbonus 110% - in tutto il territorio siciliano”. 
Lo dicono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, Giovanni Di Caro e il capogruppo Nuccio Di Paola. Erano stati loro a sollecitare a dicembre scorso, con un atto parlamentare, il presidente della Regione Musumeci e gli assessori Falcone (Infrastrutture e mobilità) e Armao (Economia) a intervenire con urgenza per risolvere il problema. 
“La misura nazionale del Sisma Bonus - ricordano Di Paola e Di Caro - non poteva essere applicata correttamente in diverse aree dell’Isola, come per esempio nelle province di Caltanissetta e Agrigento. Vi erano infatti delle incongruenze tra la classificazione sismica nazionale e quella regionale e in molti comuni siciliani non vi erano le condizioni per sfruttare le importanti agevolazioni fiscali legate ai lavori per ristrutturazioni e adeguamenti antisismici degli edifici. Un problema che era stato evidenziato anche dalla commissione Geotecnica e Strutture dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Caltanissetta. Gli elenchi dei Comuni sismici in Sicilia – proseguono i deputati M5S – risalivano al 2003 e non erano mai stati aggiornati seguendo l’evolversi della normativa nazionale e rispetto alla nuova mappatura dei territori a rischio sismico redatta dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. La Regione Siciliana, in seguito alle nostre sollecitazioni, ha provveduto ai necessari aggiornamenti. Il problema ora può dirsi risolto”, concludono Di Paola e Di Caro.