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29/04/2022 20:48:00

Felici a prescindere 

In queste settimane sto preparando il lancio del mio primo video corso sul coaching, e il responsabile marketing mi ha chiesto di raccontare la mia storia, che ho pensato di condividere qui a testimonianza di quanti miracoli faccia il coaching e di quanto creda alla coerenza di esserci passata in prima persona.

Ero una ragazza problematica, avevo tutti gli autosabotaggi esistenti attivi e vigili in ogni ambito della mia vita.

Fidanzati e amici sparivano con la facilità dei funghi, ma al contrario!

La mia famiglia mi criticava soltanto ed erano perennemente preoccupati per me.

Ho sempre lottato col sovrappeso fino a sviluppare dei veri e propri disturbi alimentari.

Cambiavo lavoro, amici, fidanzato in pochi mesi e facevo spesso incidenti distruggendo macchine e moto (ho perso il conto di quante).

La mia vita era su un’autostrada a velocità supersonica: una ragazza piena di qualità e in gamba, ma destinata a schiantarmi contro un muro se non avessi cambiato rotta e moderato la velocità. Nessuno era in grado di stare al passo e io lasciavo tutti indietro, senza pietà.

Finchè un giorno un incontro di lavoro si rivela un fulmine nella mia vita e realizzo all’improvviso che non stavo andando da nessuna parte, avevo dei filtri sugli occhi che proiettavano illusioni, a cui la realtà rispondeva con puntuali disillusioni e questo era l’andamento della mia vita: le montagne russe.
Inoltre, da ormai qualche anno, vivevo una relazione tossica di narcisismo e dipendenza affettiva che mi stava consumando giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, sempre sulle montagne russe, tra adrenalina e sofferenza: se non avessi fatto qualcosa, sentivo che la vita mi stava scivolando dalle mani, come un pugno di sabbia.

Ero ormai caduta in depressione: ho passato mesi senza alzarmi dal divano, fissavo il soffitto e piangevo e basta. Vivevo da sola, non mi facevo la spesa, non cucinavo, mangiavo solo cibo spazzatura e sentivo che nessuno mi capiva, i miei genitori non sapevano cosa fare, io li evitavo.
Ammorbavo per ore al telefono mia sorella, che giustamente non sapeva come gestire la situazione.

Dovevo essere io ad alzarmi, a trovare una soluzione, a riprendere in mano la mia vita.

Così ho iniziato a cercare soluzioni in lungo e in largo, ho sperimentato qualsiasi tipo di relazione di aiuto, ho frequentato terapie di gruppo, gruppi di ascolto, poi piano piano corsi di crescita personale, tantissimi, in Italia e all’estero, sono andata dai numeri uno della formazione per carpire i segreti della felicità, di una vita ai miei termini. La mia crescita è stata sempre in progressione finchè ho capito, trovato la mia miassione, la mia formula della felicità e sono diventata coach.
Perché chi meglio di chi ci è passato può essere d’aiuto agli altri?
Ho chiuso un’attività che amavo e che portavo avanti da dieci anni, ma che ormai non mi rispecchiava più.
Ho preso da allora tante decisioni importanti, tutte una più giusta dell’altra, una più coerente con ciò che sono dell’altra, senza ascoltare mai più nessuno, andando anzi, contro tutti, verso la mia visione, seguendo la mia rotta, verso la mia isola felice (è proprio il caso di dirlo!) lasciando tutti a bocca aperta, costringendoli a tornare per dirmi quanto fossi stata coraggiosa e quanto avessi fatto bene a prendere quelle decisioni che avevo preso. Si, tutti quelli che non ci credevano e che dicevano che ero matta.
La prima di quelle decisioni è stata investire su di me. Era finalmente ora ed è stata la decisione migliore che abbia mai preso. La prima di tante, appunto.

Ho camminato sui carboni ardenti, nuotato con gli squali (senza gabbia), attraversato il mondo da sola, mi sono trasferita da Milano nella città più a ovest della Sicilia, vivo felicemente da sola, gestisco un’attività turistica e l’attività da coach, vivo al mare, sono circondata da amici che mi capiscono senza che io profferisca parola e ho ora un bellissimo rapporto con la mia famiglia.

La cosa più importante è che ora sono una persona felice. A prescindere da quello che possa accadere nella mia vita, a prescindere da chi ho accanto o meno, so che sono io artefice del mio destino e che solo io posso decidere e scegliere di essere felice a prescindere.

Se hai dubbi, domande, argomenti di cui ti piacerebbe leggere scrivi a redazione@tp24.it o contattami su istagram @ladybiker_mentalcoach sarò felice di leggerti!

Alla tua felicità

Maria Giovanna Trapani