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19/05/2022 13:00:00

 A UniPa un convegno per combattere la disinformazione con l’ausilio delle tecnologie avanzate

Nei locali dell’aula docenti del "Dipartimento di Architettura" di Palermo, martedi 18 maggio alle ore 12 e 30, si è svolta una conferenza stampa su un progetto che ha come obiettivo quello di combattere la disinformazione con l’ausilio delle tecnologie avanzate, con l'intento di creare applicativi capaci di scovare le bufale pubblicate in Rete. Presenti alla conferenza stampa il coordinatore del progetto, il professore Ferdinando Trapani, il presidente dell’associazione Diaita Carmelo Pulvino, Raoul Saccorotti di Poa Genova, Angelo Paura, responsabile dei contenuti per "Blasting News" e Valentina Botta, psicoterapeuta del "Cefpas" esperta in comunicazione.

Il progetto, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Po Fesr2014-2020, da due anni vede impegnata in prima linea l’università di Palermo. L’’evento è stato presentato nel corso della conferenza stampa e prevede un convegno dal titolo "Fake News" che si terrà sabato 21 maggio (a partire dalle 9.30), presso l'aula magna Margherita De Simone del dipartimento di Architettura.

Un algoritmo come possibile soluzione alle fake news che "disturbano la comunicazione"

" Quale lettore guarda le fonti da cui proviene la notizia? L’utente medio solitamente non lo fa "- ha spiegato Angelo Paura.
"Le fake news sono uno strumento fondamentale per la propaganda e lo stiamo vedendo con le vicende legate alla guerra in Ucraina L’algoritmo che abbiamo studiato aiuta, tramite parole chiave ricorrenti, a individuare e segnalare le notizie false. Rimane comunque un lavoro che prevede due protagonisti: la macchina e l'uomo. La componente umana resta fondamentale per un lavoro che dovrebbe coinvolgere in prima persona la stampa.: la figura del giornalista è fondamentale per coadiuvare la tecnologia" – ha continuato a spiegare Paura .

In tal senso, l'Università di Palermo ha organizzato una serie di incontri on line, tramite lo strumento dell'Electronic Town Meeting per poter affinare gli strumenti concettuali utili ad affinare le capacità dell'algoritmo di intercettare le bufale.

"Abbiamo puntato a studiare il fenomeno mettendoci dalla parte dei lettori per capire a fondo ciò che disturba l’attività di chi fruisce delle notizie – ha detto il professore di UniPa Ferdinando Trapani -. Abbiamo anche provato a creare da zero delle fake news che fossero verosimili così da allenare l'algoritmo".

A intervenire in conferenza stampa è stato anche Raoul Saccorotti, organizzatore degli Electronic Town Meeting, il cui programma si concluderà nel fine settimana.

"Il prossimo Etm sarà incentrato sulla disinformazione in ambito sanitario e arriverà alla fine di un progetto partecipato, che ha visto la presenza di esperti e dato la possibilità di confrontarsi su temi delicati oggi spesso influenzate dalle fake news".

All'incontro con la stampa erano presenti anche Carmelo Pulvino, presidente dell'associazione "Diaita", e Valentina Botta, psicoterapeuta del "Cefpas". Entrambi hanno sottolineato l'importanza di creare strumenti per dare la possibilità a lettori e cittadini di intercettare notizie false in campo sanitario.

"Le fake news rappresentano un nemico interno della macchina della sanità . Notizie comeˈ i migranti portano il Covidˈ danno spazio al ˈNeanderthalˈ che c’è in noi . Dobbiamo fare attenzione alla cattiva informazione che crea falle difficili da rimarginare – ha sostenuto Valentina Botta.

Dorotea Rizzo

 

 



Native | 2024-04-25 09:00:00
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