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06/06/2022 06:00:00

Marsala, spiagge sporche. Sale la protesta contro il Sindaco Grillo (e le mareggiate invisibili ...)

E' stato un ponte caldo e lungo, molto lungo, quello del Sindaco di Marsala, Massimo Grillo. Non gli poteva andare peggio. Primo caldo rovente, spiagge prese d'assalto e l'amara sorpresa: le spiagge si presentavano ancora sporche.

Il tam tam di protesta è partito sui social, decine di foto e di segnalazioni sono state inviate alla redazione di Tp24, con le testimonianze di chi non ha trovato come stendersi al sole, chi si è improvvisato spazzino, chi ha ripreso tutto. E pensare che fino a pochi giorni fa lo stesso Sindaco si autocelebrava, dicendo che per la prima volta le spiagge a Marsala erano già pulite prima di Giugno. Ma i fatti lo smentiscono.

Grillo ha cercato di difendersi in due modi. Da un lato ha detto che c'è stata una mareggiata "anomala" che ha compromesso tutto il lavoro che era stato fatto. Il Sindaco di Marsala dice che "gli esperti confermano che si è trattato di un evento mai accaduto". Ecco le parole testuali del comunicato dell'amministrazione:

Il lavoro, con costi sensibili e svolto già dai primi giorni dello scorso mese - è stato vanificato dai forti venti e dalle mareggiate di fine Maggio, col risultato che ulteriori masse di posidonia sono state riportate negli stessi siti già puliti. Un fenomeno che, a dire degli esperti, non si era mai verificato e quindi non prevedibile, e che ha finito con l'annullare di fatto gli sforzi ed il lavoro svolto precedentemente.

Ma non ci sono tracce di questo "evento mai accaduto", e il Grillo stesso si guarda bene da dire chi sono questi esperti e a che titolo parlano. Perchè se per evento anomalo si intende lo scirocco, non siamo proprio di fronte ad un evento eccezionale. 

Poi Grillo ha cercato di dare la colpa all'amministrazione precedente. Un canovaccio che va avanti da questi due anni, ma che non è servito a calmare l'ira dei cittadini.  In maniera poco chiara, il Sindaco dice che "potremmo parlare a lungo di come si agiva nel passato e con quali mezzi". Che significa? 

E, a proposito, di canovaccio, il Sindaco Grillo ha indicato come soluzione un altro suo classico, un "tavolo tecnico", questa volta addirittura una "conferenza di servizio". Ecco cosa dice il comunicato dell'Amministrazione Comunale:

L’Amministrazione Grillo ha convocato con carattere d’urgenza una conferenza dei servizi con i rappresentanti di Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, Capitaneria di Porto, Prefettura, Comando dei Vigili Urbani e uffici del Comune. L'obiettivo è quello di definire le azioni necessarie, compatibili con le norme che regolano la materia, per la gestione della posidonia spiaggiata, in grande quantità lungo il tratto di litorale compreso tra “Fortino” e “Sbocco”.

 

Sarcastica la reazione dei cittadini. Tra ironia e sfottò, c'è chi propone al Sindaco di "dare l'incarico direttamente all'esperta Rosa dei Venti, da nominare nella governance ... "

Ma davvero c'è un accumulo straordinario di posidonia sulla costa marsalese? Stiamo parlando di una pianta protetta, ricordiamolo, che è fondamentale per proteggere la costa dall'erosione e per dare ossigeno al mare. La legge prevede il suo spostamento, collocandola in un'area apposita, per essere poi rimessa a fine stagione. Dov'è la posidonia fin qui spostata? Tra l'altro il problema non sono le alghe ma quello che, purtroppo, nascondono: cocci di vetro, rifiuti, lattine, chiodi e pezzi di legno. Qual è il piano del Comune per la gestione della posidonia, insomma? 

E gli altri Comuni come fanno? Semplice, rimuovono la posidonia, con delicatezza, proprio dopo ogni mareggiata. Non lo fanno cioè prima per dire poi, toh, c'è stata la mareggiata. Non solo, in diversi Comuni i banchi di posidonia vengono poi utilizzati per creare una barriera per proteggere la duna sabbiosa. 

Sono diversi i segnali che fanno pensare ad una disorganizzazione della macchina comunale. Le spiagge erano già sporche lo scorso fine settimana, come segnalato a diversi cittadini su Tp24.  Perché in questi giorni non è stato fatto nulla? 

 Il malcontento è tanto, anche perché ormai la spiaggia libera rimasta a Marsala è davvero poca. Non solo, i prezzi dei lidi hanno avuto aumenti ingiustificati. Mentre i balneari (a Marsala come nel resto della Sicilia e d'Italia) da un lato, si oppongono alla messa a gara, dall'altro continuano a rincarare i prezzi, facendosi strapagare il minimo indispensabile: un ombrellone e un lettino. Il tutto, a fronte di concessioni pagate il nulla e continuamente prorogate.