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16/06/2022 06:00:00

Sanità, nuova fase post-Covid. Ecco cosa cambia a Marsala e in provincia di Trapani

 L’ASP di Trapani si avvia a rimodulare la sanità provinciale puntando sulla qualità e la modernità, fermo restando che ci sono delle criticità da risolvere legatre al reperimento del personale medico, che spesso sceglie la sanità privata a quella pubblica e anche alla questione anagrafica dei medici, quasi tutti over 50.


La conferenza stampa che si è tenuta ieri a Trapani, alla presenza di Paolo Zappalà, commissario dell’ASP 9, Gioacchino Oddo direttore generale, Domenico Messina, direttore di unità operativa di Anatomia patologica, Mariano Lucchese, direttore del Dipartimento Servizi e Scienze radiologiche, Gaspare Oddo, direttore sanitario dell’ospedale Paolo Borsellino di Marsala, ha chiarito molti aspetti relativi alla sanità ospedaliera e agli obiettivi che l’azienda sta perseguendo.

C’è un nuovo modello organizzativo che avvierà un percorso di assistenza per le donne con cancro alla mammella, un percorso che comprenderà non solo la diagnosi, gli screening, ma anche le cure e l’eventuale chirurgia demolitiva e poi ricostruttiva. A coordinare il gruppo interdisciplinare sarà il dottore Messina, è già stato avviato un censimento delle professionalità presenti in provincia, avviata la fase della formazione e non si escludono delle convenzioni con la sanità palermitana per meglio potenziare l’offerta.

Un tassello fondamentale è stato posto con la presenza della Medicina Nucleare a Trapani, del resto, ha voluto sottolineare proprio Messina, ogni anno ci sono circa 270 donne che si ammalano della patologia tumorale e di queste 90, purtroppo, muoiono.

Grazie ad interventi di prevenzione e di cura immediata oggi è possibile guarire e le strutture sanitarie dovranno attrezzarsi per prendere in cura la donna già dal momento della diagnosi, verranno accompagnate in questo percorso da una equipe di professionisti, dal terapista allo psicologo, prevista anche l’inserimento della figura del case manager che guiderà la paziente in tutte le visite cliniche e per il processo necessario.
Questo nuovo modello potrebbe essere un richiamo per medici che non lavorano nella sanità del trapanese, ma anche per sviluppare delle branche che prima erano poco attenzionate.
Si tratta di un percorso ancora da costruire e di cui tra un anno si traccerà un bilancio.

Il commissario Zappalà è stato chiaro, non mancano le risorse economiche per potenziare e per poter fare bene, sono stati acquistati già 9 mammografi digitali di cui uno è stato portato a Pantelleria.
La chirurgia demolitiva, in caso di tumore invasivo, verrà poi effettuata a Trapani mentre la chirurgia ricostruttiva all’ospedale di Marsala dove è presente la Chirurgia Plastica, non si esclude tuttavia una equipe itinerante.

Sulla perdurante carenza di medici il problema consiste proprio nella volontà di chi partecipa ai concorsi di andare poi in altri presidi ospedalieri, ovvero mancano proprio i medici che si presentano in numero necessario al concorso.
Il Pronto Soccorso vanta di base 82 medici ma di fatto ce ne sono appena 26 e questo crea disagi a tutta la provincia.

 

 

 

C’è un nuovo modello clinico organizzativo attuale per l’assistenza Covid, che consentirà all’ospedale di Marsala di tornare operativo in tutti i suoi reparti, anche se ci vorrà del tempo dopo i due anni di pandemia, ha tenuto a sottolineare Gaspare Oddo.
La fase attuale, seppure imponga cautela, vede i contagi stabili e una minore ospedalizzazione, bisognerà quindi garantire l’assistenza ai positivi Covid e per questo il Paolo Borsellino manterrà il reparto Covid per tutta la provincia, mentre per i pazienti di altre patologie che arriveranno in ospedale e scopriranno solamente in quel momento, a seguito di tampone, di essere positivi, verranno trattati direttamente presso l’ospedale ospitante.

Riapriranno dunque a Marsala, anche se già sono operativi, tutte le sale operatore dell’ospedale per un totale di 5 di cui solamente una destinata al Covid e la settimana prossima riprenderà anche l’attività chirurgica pulita.
Gaspare Oddo ha poi elencato i reparti che sono già attivi: Medicina, Chirurgia, Oculistica, Cardiologia.


Rinnovare la sanità trapanese con innesti di altri medici, che abbiano però strumenti adeguati per poter intervenire e per essere essi stessi valorizzati per il lavoro svolto. Non in ultimo un altro elemento di cui si terrà conto è l’umanizzazione degli ospedali, fondamentale per chi è un paziente e ha necessità di trovare un ambiente confortevole ma anche vedere o sentire una voce amica.