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08/07/2022 06:00:00

Dario Safina: "Mia candidatura alle regionali non è un azzardo. Orgoglioso di Tranchida"

 Dario Safina, ha lasciato il ruolo di assessore nella giunta Tranchida a Trapani per andare candidato alle regionali nel Pd. Non è un azzardo?

No, non lo è. Io mi sono solo messo a disposizione del mio partito e del mio territorio. Le regionali come appuntamento elettorale devono passare anche da rinnovamento della classe dirigente.

Non teme di scontrarsi con Baldo Gucciardi?

E perché dovrei? Gucciardi, se sarà candidato, come me si giocherà la stessa partita all’interno di una lista che dovrà essere competitiva ma anche solida, quindi strutturata da un punto di vista elettorale, garantendo la piena rappresentanza di tutti i territori.

Non le pesa essere considerato il delfino di Giacomo Tranchida?

No, io e il sindaco condividiamo scelte politiche da anni e per me lavorare con lui è sempre motivo di orgoglio oltre che di servizio per una comunità intera.


Ma oltre al servizio ci sono anche le ambizioni personali ed elettorali, altrimenti non si sarebbe dimesso, no?

Guardi, io ho una professione e quello che faccio nella vita è l’avvocato, poi sono anche un dirigente di partito che crede nel primato della politica, che crede nella politica come mezzo per poter meglio rappresentare i territori a livello istituzionale e con i doverosi collegamenti regionali e nazionali.

A Trapani le rimproverano troppe cose ma non le perdonano la rivoluzione di via Fardella. Ingiusto?

Le città devono essere pensate per tutti, normodotati e meno. Perchè io posso attraversare e camminare in via Fardella senza alcun problema e gli ipovedenti non possono? Le prime barriere architettoniche da abbattere sono quelle mentali e poi discutiamo di quelle architettoniche che sono battaglie di civiltà.

Ma qualcosa non ha funzionato a livello tecnico, nessuno ha controllato i lavori?

Io personalmente mi recavo in cantiere per i relativi controlli ma se ci sono danni e lavori non consegnati a regola d’arte è ovvio che qualcuno ne risponderà.

La Chinnici è candidata alle presidenziali, primarie che non scaldano il Pd. Che succede?

Come tutte le elezioni ci sono momenti up e down, e come sempre riusciremo ad uscirne portando ai gazebo la gente che crede nei nostri valori per poter affrontare una campagna elettorale e dare un nuovo governo alla Sicilia dopo il disastro Musumeci.