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15/07/2022 06:00:00

   La crisi romana non arriva in Sicilia. Centrosinistra nel vivo delle primarie. De Luca fa tappa a Marsala

 Il Movimento Cinque Stelle, guidato da Giuseppe Conte, è pronto ad aprire una crisi di governo, proprio in un momento in cui i contagi da Covid continuano a salire, la pressione negli ospedali pure e il conflitto dell’Ucraina reca conseguenze a tutta l’Europa.


Traballa la maggioranza, nulla è escluso, nemmeno la formazione di un nuovo governo fatto solo di tecnici con alla guida Mario Draghi, anche se il Premier qualche perplessità la sta manifestando pur con alto senso del dovere e del bon ton politico.

La crisi romana potrebbe imbarazzare anche le presidenziali siciliane, qui l’alleanza Pd-M5S non scricchiola, seppure qualche nota dolente l’ha affrontata già la candidata pentastellata, Barbara Floridia, chiedendo al suo competitor, Claudio Fava, di essere leale con chi è in coalizione e non remare contro: “Ho letto le parole di Claudio Fava, ma, pur sforzandomi, ho fatto fatica a riconoscere un alleato. Ho letto invece una serie di attacchi e critiche ai compagni di viaggio. Molto meno alla destra che governa la Regione. Quella destra che rappresenta il nostro vero avversario. Proprio per questo, ricordo sempre a Claudio che queste primarie hanno l’obiettivo di stimolare il confronto, di mostrare ai siciliani cosa può fare ciascuno di noi, di descrivere il contributo che ciascuno di noi ha già dato e può dare alla causa comune se dovesse essere a capo di questa coalizione. Questi confronti servono anche a ricordare i fatti, le cose già realizzate per la nostra Sicilia. Queste primarie certamente non hanno l’obiettivo di creare divisioni tra di noi.“È un errore e una pericolosa ingenuità - dice - per chi punta a governare l’isola in coalizione, attaccare gli alleati. A meno che Fava non pensi di poter fare tutto da solo, di sistemare strade, partecipate e sanità grazie a salvifiche interviste e non attraverso un progetto comune. Allora chiedo all’alleato: ritieni queste primarie un utile momento di confronto che prepara un' esperienza di governo insieme, a prescindere da chi sarà il candidato governatore? Ci credi davvero nella nostra coalizione per la Sicilia? O è un fastidioso intralcio a un percorso personale?”

Anthony Barbagallo, segretario regionale dem, ha subito fatto da cuscinetto: in Sicilia non traballa nulla, l’alleanza c’è e resta, anzi è fondamentale per arrivare alla vittoria di novembre.
Oggi pomeriggio alle 19 a Trapani, al Chiostro di San Domenico, arriverà la candidata alle presidenziali del 23 luglio, Caterina Chinnici, accanto a lei il vice segretario nazionale, Giuseppe Provenzano.

Il Pd di Trapani, che vede tra gli altri candidati alle regionali il nome di Dario Safina, è impegnato nella fase della registrazione alle primarie, operazione che si chiuderà il 22 luglio: “L’incontro con la Chinnici-dice Dario Safina- sarà un momento di rilancio di tutta l’azione del Pd ma anche un momento in cui verrà davvero prospettata l’alterativa ad un governo regionale che fino ad oggi non ha prodotto risultati importanti per la Sicilia. Abbiamo una straordinaria opportunità, Caterina Chinnici è una parlamentare attenta, che ha sempre mantenuto un solido rapporto con la base e con i territori, che non ha mai negato il confronto e sono certo che sarà la svolta dopo cinque anni devastanti”.
Sabato mattina la Chinnici arriverà a Marsala, l’appuntamento è alle 9.30 presso il bar Mille caffè.
Il tour elettorale di Cateno De Luca, che spera nella ricandidatura di Musumeci a presidente della Regione, toccherà anche la Sicilia occidentale: sabato 16 luglio a Marsala, alle ore 17.00, De Luca a piedi da Piazza della Vittoria proseguirà per via XI Maggio per arrivare in Piazza della Repubblica.
De Luca è certo di diventare il sindaco di Sicilia con il movimento “Sicilia Vera”, ha tre liste competitive pronte a raggiungere il 5%, poi il progetto sarà quello di presentare la lista per le nazionali con il simbolo lanciato qualche settimana fa con Dino Giarrusso, “Sud chiama Nord”.