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31/07/2022 06:00:00

Sicilia 2022. I fedelissimi di Musumeci pensano ad altre ipotesi, gli autonomisti a Massimo Russo

 Fine settimana caldo ma la politica siciliana agli incontri in presenza preferisce le telefonate e godersi almeno la domenica in relax.

Il nome di Nello Musumeci è ancora nel piatto ma osteggiato dalla gran parte dei suoi stessi alleati, si andrà così fino a fine legislatura. Dal canto suo il governatore cerca l’asse con il suo di partito, Fratelli d’Italia, che al momento è in una posizione attendista non fosse altro perché la Meloni ha altro a cui pensare, le elezioni nazionali saranno un appuntamento dal quale sì la coalizione di centrodestra parte avvantaggiata ma è anche un uno contro l’altro.

Sul tavolo del centrodestra c’è anche il nome di Stefania Prestigiacomo che avrebbe pure dato apertura, purché la coalizione sia tutta unita, ma adesso è anche la Lega di Matteo Salvini a dire di voler fare un nome. Si torna al punto di partenza, con le coalizioni che giocano a nome, cognome, città, cosa.

La ragione più semplice, che è quella che trapela dai palazzi romani, è che Giorgia Meloni lascia la corsa in Sicilia ai suoi alleati, puntando invece a piazzare il suo candidato governatore in Lazio.

A quel punto anche gli Autonomisti di Raffaele Lombardo potrebbero decidere di puntare su una figura autorevole, già assessore alla Salute, il magistrato Massimo Russo.

Lo scenario diventa quasi una strada impercorribile per il Musumeci bis, anche i suoi fedelissimi iniziano adesso a ragionare su altre ipotesi.

Bisognerà attendere la prossima settimana per comprendere a chiare lettere le mosse del governatore, che a questo punto o resta in carica con la consapevolezza di non essere ricandidato, se non per farsi una corsa in solitaria, oppure si dimetterà ( opzione molto lontana) per essere candidato al senato ma a Catania un candidato già c’è ed è il sindaco dimissionario Salvo Pogliese.

Una giostra, c’è chi sale e chi scende, intanto i candidati per le elezioni regionali, che potrebbero celebrarsi il 20 novembre, sono pronti ad affrontare la battaglia, altre liste sono in bilico con candidati che parlano con più leader politici alla ricerca della lista migliore dove poter convergere per giocarsi il seggio all’ARS.

Il quadro è incerto e frammentato, con qualche sorpresa che potrebbe arrivare di ritiro di candidatura rispetto al quadro già affollato che c’è, ad esempio, in provincia di Trapani.

A volere candidato Nello Musumeci è Cateno De Luca, che chiede questa sfida da quando ha proposto la sua candidatura: “Noi ‘Musumeci boys’ perché è giusto che un presidente della Regione uscente venga riconfermato. Se questo non è, vuol dire che coloro che lo hanno inventato si sono resi conto che non è stato all’altezza del compito e quindi non merita di essere riconfermato”.

De Luca ne ha per tutti: "Miccichè fa di tutto per restare presidente dell’Ars, Lombardo che vuol ancora gestirsi un pezzo della sanità, Cuffaro punta a proteggere gli interessi del fratello Silvio”.

Va avanti la coalizione di centrosinistra che annuncia già la formazione di quattro liste in sostegno alla candidata presidente Caterina Chinnici: “Dalla settimana prossima ci incontreremo con i responsabili dei partiti della coalizione, M5s e Centopassi, per definire l’agenda politica ed elettorale”, questa la dichiarazione del segretario regionale dem, Anthony Barbagallo.