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12/08/2022 14:00:00

I migranti di ieri e di oggi (e i comizi elettorali)

 I migranti. Ovviamente la gestione di queste anime è centrale nell'agenda politica nazionale e dei comizi elettorali.

Il fenomeno della migrazione per motivi economici l'hanno vissuto i nostri connazionali nel secondo dopoguerra mondiale del ventesimo secolo. L'otto agosto scorso si è ricordato il 66° anniversario dell'incendio nella miniera di Marcinelle-Belgio che costò la vita a 262 minatori, 136 dei quali italiani. Leggendo sulla vicenda ci si è imbattuti in questa informazione sui manifesti di reclutamento che promettevano "condizioni particolarmente vantaggiose". Ma quando arrivarono nelle miniere del Belgio, decine di migliaia di italiani - la maggior parte meridionali - scoprirono che gli alloggi "con pensione completa" per i quali dovevano anche pagare, erano nient'altro che baracche e, che, soprattutto, dovevano affrontare un lavoro estenuante che li esponeva a incidenti e malattie. Aspetto non secondario fu che il governo italiano aveva accettato di inviare i propri concittadini in cambio del carbone necessario per l'industrializzazione del Paese.

Una morte terribile soffocati a oltre 1000 metri di profondità,5 le vittime siciliane. Si rammenta la mortificazione che gli italiani dovettero subire quando arrivavano a New York-Ellis Island nota come l'isola dell'immigrazione e delle lacrime perché usata come punto d'ingresso negli Stati Uniti da milioni di immigrati che volevano perseguire i loro sogni, ma separavano nuclei familiari con la motivazione che molti erano affetti di malattie "ripugnanti e contagiose" unitamente a quelle mentali, metodi da eugenetica. Terra d'approdo per gli africani è il vecchio continente porta d'ingresso lo Stivale attraverso la Trinacria, all'arrivo sui natanti della disperazione su richiesta si possono concedere tre protezioni: internazionale - diritto d'asilo -,sussidiaria e speciale o umanitaria, quest'ultima ripristinata quasi totalmente con modifiche ai decreti sicurezza di Salvini, nella fattispecie non è prevista quella economica e tutti sappiamo quanto ne abbiano bisogno anche perché noi occidentali li derubiamo delle loro risorse naturali - coltan, cobalto e terre rare-. Il leghista ripropone la lotta alle ONG e il rimpatrio, impossibile senza accordo bilaterale con le nazioni di provenienza. La Meloni il blocco navale che a suo avviso altro non è che una missione europea, da concordare con le istituzioni europee, per trattare insieme alla Libia la possibilità che si fermino i barconi in partenza, l’apertura in Africa degli hotspot, la valutazione in Africa di chi ha diritto a essere rifugiato e di chi e’ irregolare, la distribuzione dei veri profughi e rispedire indietro gli altri. Poi le condizioni di questi posti come documentato da Human Rights Watch a Tripoli, Misurata, Zuwara, oppure Zintan sono disumane e luoghi di torture e abusi sessuali a prescindere dall'età. Ma neanche è accettabile l'hotspot di Lampedusa, perché i Migranti di oggi sono esseri umani nè più nè meno di quelli di Marcinelle ed Ellis Island, ma d'accogliere diversamente.

Vittorio Alfieri



L'Alfiere | 2024-12-12 00:00:00
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