Vandali contro la Fondazione Falcone e il murales di Borsellino a Palermo
Due raid vandalici contro dei simboli dell'antimafia a Palermo.
Nella tarda serata di ieri è stato scoperto un raid vandalico all'interno del cortile del complesso dello Spasimo a Palermo, dove è installato 'L'Albero dei tutti', opera di Gregor Prugger, prodotta dalla Fondazione Falcone con la Provincia autonoma di Bolzano, curata da Alessandro De Lisi e realizzata in occasione del trentennale delle stragi di Capaci e via D'Amelio, in ricordo delle vittime della mafia.
Ignoti si sono introdotti all'interno del complesso rubando 23 statuette che rappresentano alcune delle vittime di Cosa nostra.
Non si registrano danni all'albero.
"Dopo essere stato in contatto con la Fondazione e la professoressa Maria Falcone - dice il sindaco Roberto Lagalla -, ho subito inviato una pattuglia della polizia municipale e sul posto si sono recati anche carabinieri e polizia di Stato che stanno indagando sul fatto, mentre in rappresentanza della giunta comunale era presente l'assessore al Centro storico Maurizio Carta. Quella appena trascorsa è sicuramente una domenica triste, perché questo altro atto vandalico si aggiunge allo sfregio al murale dedicato al giudice Paolo Borsellino. Due gesti ignobili e ingiustificabili che condanno fermamente".
Vandalizzato nel centro storico di Palermo il murale di TvBoy che ritrae Paolo Borsellino. L'opera si trova fra via Paternostro e Via Lungarini a Palermo.
Qualcuno ha sfregiato il volto del giudice ucciso dalla mafia. "Questa non è una semplice 'minchiata' - scrive su Facebook Nicola Morra presidente della commissione nazionale antimafia - Questa è l'opera di chi vuole dissacrare, di chi vuole essere blasfemo, empio. In un momento in cui gradualmente certi poteri tornano lentamente e inarrestabilmente in sella, offendere anche la sola immagine di Paolo Borsellino, ancor più grave - sottolinea Morra - perché questo avviene a Palermo, rappresenta l'intenzionale volontà di fare capire che la mafia sta prevalendo, aiutata dal diffondersi della cultura mafiosa. E se non c'è un'adeguata, ferma e sdegnosa dell'ipocrisia reazione, questi messaggi si moltiplicheranno. E poi - chiosa il presidente dell'Antimafia - mi raccomando, tutti a celebrare il 19 luglio l'anniversario".
Per il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, "lo sfregio è allo stesso tempo un'offesa intollerabile alla memoria di un simbolo della lotta alla mafia e un attacco ai palermitani onesti. Quei palermitani onesti che, insieme all'amministrazione comunale, non faranno mai un passo indietro nella lotta alla criminalità organizzata. Mi auguro che su questo vile gesto le forze dell'ordine riescano a fare luce e a individuare i responsabili"
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