Ieri mattina, alla fine dell’udienza generale nell’aula Paolo VI, in Vaticano - quando ormai stava salutando i fedeli – papa Francesco ha distolto gli occhi dal discorso e ha informato il mondo che il suo predecessore, Joseph Ratzinger, sta per morire.
«Vorrei chiedere a tutti voi una preghiera speciale per il papa emerito Benedetto, che nel silenzio sta sostenendo la Chiesa: ricordarlo - è molto ammalato - chiedendo al Signore che lo consoli e lo sostenga in questa testimonianza di amore alla Chiesa fino alla fine». I presenti hanno reagito con un lungo applauso. Poco dopo, la sala stampa vaticana ha comunicato ulteriori dettagli: Benedetto XVI, 95 anni compiuti ad aprile, ha cominciato a stare male prima di Natale, le sue condizioni si sono aggravate negli ultimi due giorni, la situazione al momento resta sotto controllo, seguita costantemente dai medici.
Sussurri non ufficiali, riportati dai giornali di stamattina, lo descrivono febbricitante, semi-cieco, minato dalle difficoltà respiratorie, ormai non più in grado di alzarsi dal letto.
Subito dopo la fine dell’udienza, Francesco è salito in auto ed è andato a fargli visita nel monastero Mater Ecclesiae, nei giardini vaticani, dove il papa emerito vive dal maggio 2013.
Scrive Repubblica: «Non è mai successo nella storia moderna che un Papa si dimettesse, vivesse da emerito accanto al successore regnante. Altrettanto inedita sarà la situazione che si verrà a creare nel momento in cui Joseph Ratzinger morirà. Si possono fare solo ipotesi […] dopo la rinuncia Ratzinger non è tornato ad essere un “semplice” cardinale. È dunque prevedibile che se non verranno celebrati i “novendiali”, e non ci saranno funerali come quelli che furono celebrati alla morte di Giovanni Paolo II, già si sia abbozzata la liturgia per una celebrazione solenne, preceduta e accompagnata dall’omaggio di fedeli e autorità. E presieduta, con ogni verosimiglianza, da Papa Francesco […]. Quanto al passo successivo, dopo la rinuncia si era detto che il Papa emerito avrebbe voluto essere sepolto nella sua Baviera» .
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