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31/12/2022 06:00:00

Sicilia, l'agenda di Schifani per il 2023

 «Al centro della mia azione politica ci sono e ci saranno soltanto i siciliani». Lo ha detto il presidente della Regione Renato Schifani nel corso del tradizionale incontro di fine anno con la stampa, che si è tenuto nella Sala Alessi di Palazzo d'Orléans, a Palermo. «La spinta dei partiti sarà determinante, in particolare quelli che mi hanno sostenuto e condiviso con me un programma comune - ha aggiunto - ma sono aperto anche al contributo delle opposizioni, purché non si usino toni della campagna elettorale».

Nel corso dell'incontro con la stampa il presidente della Regione ha affrontato anche i temi dell'esercizio provvisorio, che la giunta ha approvato fino al 31 gennaio, la proroga fino a giugno a titolo di commissari straordinari dei direttori degli enti sanitari in carica e il bando per reclutare i nuovi manager. Schifani ha poi citato alcuni argomenti su cui il governo sarà chiamato a intervenire nei prossimi mesi: la riduzione delle liste d'attesa negli ospedali, l'elezione diretta dei vertici delle Province, la riforma della Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali, l'apertura della settima vasca della discarica di Bellolampo e i termovalorizzatori, attività di prevenzione degli incendi boschivi e del rischio idrogeologico, anche con la collaborazione della Protezione civile.

Il capogruppo di Forza Italia, Stefano Pellegrino, parla di un "avvio di legislatura scoppietante". Elogia Schifani perché "difende gli interessi dei siciliani" e crede che nel 2023 si faranno passi avanti per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.

Di parere opposto Nuccio Di Paola, deputato dei Cinque Stelle, che ha sfidato proprio Schifani alle elezioni del 25 Settembre: "Ancora non si è capito cosa comprende l'accordo con Roma per spalmare i debiti della Sicilia" dice. L'emergenza rifiuti e quella sanitaria ("abbiamo gli ospedali al collasso") sono, secondo Di Paola i temi sui quali latitano Schifani e la destra. 

"ACCORDO CON ROMA? CARTE SUL TAVOLO". “Secondo Schifani con l'accordo siglato con lo Stato non abbiamo rinunciato a nulla? Bene, allora il presidente smetta di autoassolversi e trasmetta al Parlamento gli atti del tavolo Stato-Regione costituito per quantificare le somme spettanti alla Sicilia per il periodo 2007-2021. I siciliani devono conoscere la verità". Lo afferma il capogruppo del M5S all'Ars Antonio De Luca. "Il tavolo tecnico tra Roma e la Regione - spiega Antonio De Luca - è stato costituito in seguito alla sentenza 62 del 2020 della Corte Costituzionale con l’obiettivo di quantificare le somme dovute alla Sicilia a titolo di compensazione per l’aumento della quota regionale della spesa sanitaria per il periodo 2007-2021 e si è concluso nella primavera del 2022. Il 16 Dicembre scorso Schifani, partito per Roma con l’obiettivo di portare in Sicilia 650 milioni di euro, ha firmato un accordo col quale accettava 200 milioni di euro e rinunciava a chiedere le compensazioni dovute per il periodo 2007-2021. Delle due l’una, o il tavolo Stato-Regione ha determinato che nessuna compensazione è dovuta alla Sicilia per il periodo 2007-2021, e quindi lo Stato ci ha regalato 200 milioni di euro in cambio di nulla, oppure Schifani ha rinunciato a delle somme che nessuno conosce con esattezza, ma che potrebbero superare gli 8 miliardi di euro". "L’unico modo per conoscere la verità - conclude Antonio De Luca - è leggere gli atti del tavolo Stato-Regione. Credo sia diritto dei siciliani e di chi li rappresenta sapere se Schifani con il viaggio a Roma ha ottenuto un buon risultato o se ha ipotecato il futuro delle prossime generazioni in cambio di una mancetta o poco più".

 

ASP, A GIUGNO I NUOVI MANAGER. Sarà pubblicato nei prossimi giorni sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana l'avviso pubblico di selezione dei nuovi direttori generali delle aziende e degli enti del servizio sanitario regionale. Il documento, firmato dall'assessore regionale alla Salute Giovanna Volo lo scorso 20 dicembre, ha ricevuto oggi l'apprezzamento della giunta di governo. «Un avviso - dice il presidente della Regione Renato Schifani - che mi soddisfa perché contiene importanti elementi di novità, primo tra tutti il fatto che i colloqui con i candidati saranno pubblici. Sulla salute i siciliani sono sensibili e chiedono trasparenza di regole e rigore selettivo. Mi auguro che questa selezione, che contiamo di chiudere tra maggio e giugno, porti a un significativo cambiamento, perché la sanità siciliana ha aspetti di eccellenza che intendiamo mettere in risalto ma lavoreremo concretamente anche per migliorare quegli altri aspetti che necessitano di essere migliorati». L’avviso di selezione sarà pubblicato anche sul sito istituzionale dell’assessorato regionale della Salute. Possono partecipare esclusivamente soggetti inseriti nell'elenco nazionale di idonei. Con successivo decreto del presidente della Regione, sarà nominata una commissione costituita da tre esperti, di cui uno designato da istituzioni universitarie indipendenti, uno dall'Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e uno nominato dallo stesso governatore, che procederà con la valutazione dei titoli e della concreta esperienza dirigenziale e con un colloquio pubblico. Contestualmente, dalla giunta è arrivato anche il via libera al decreto con cui si proroga l'incarico degli attuali manager che, col ruolo di commissari straordinari, resteranno in carica fino al prossimo 30 giugno 2023 o fino al termine della selezione pubblica, se questa dovesse concludersi prima del suddetto termine. Avvicendamento al vertice della Asp di Ragusa, invece, dove Fabrizio Russo, 51 anni, iscritto nell’albo nazionale degli idonei alla nomina di direttore generale nelle aziende e negli enti della sanità ed esperto di processi gestionali, ha preso il posto di Gaetano Sirna, già alla guida anche del Policlinico di Catania. «I nuovi direttori generali delle aziende e degli enti del sistema sanitario regionale saranno fondamentali nei prossimi anni per la realizzazione della nuova sanità che abbiamo immaginato per la Sicilia - sottolinea l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo -. Un sistema in cui pubblico e privato, strutture ospedaliere e territoriali si integrino perfettamente per fornire ai cittadini assistenza e cure d’eccellenza». Revocato anche l'avviso pubblico per la selezione del direttore generale del Policlinico di Palermo, ritenendo, per ragioni di uniformità e organicità, di dover utilizzare anche per l'ospedale universitario del capoluogo siciliano i medesimi criteri di valutazione e selezione previsti per tutte le altre aziende del servizio sanitario regionale.