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27/01/2023 11:09:00

Donna vive in strada a Trapani, il Comune chiede un tavolo tecnico alla Prefettura

 Un tavolo tecnico alla Prefettura di Trapani per Martha. A sollecitarlo è il Comune per un intervento affinchè la donna nigeriana di 27 anni non continui a dormire le la strada, mettendo in pericolo la propria vita. Il freddo potrebbe provocare una tragedia. I Servizi sociali conoscono la situazione di Martha che tuttavia, con la sua diffidenza che spesso sfocia anche in aggressività, continua a rifiutare ogni forma di aiuto. Martha trascorre la notte sotto il porticato di un palazzo di via Osorio. Ha poche coperte per proteggersi dal freddo. Gli inquilini l'aiutano, portandole da mangiare, ma anche loro lanciano l'allarme: “La donna non può continuare a vivere così”.

Frattanto, sulla vicenda è intervenuta l'associazione Cotulevi, “Da diverse settimane, ormai, assistiamo impotenti alla vicenda di Martha – scrive la presidente Aurora Ranno – che vive per strada in condizioni del tutto precarie, soprattutto in questi giorni – durante i quali – l’ondata di freddo non ha risparmiato nemmeno la nostra città. Martha – è sotto gli occhi di tutti – necessita di un aiuto immediato. Abbiamo interpellato il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida e l’assessore con delega ai Servizi sociali Vincenzo Abbruscato i quali hanno manifestato pari preoccupazioni per la vicenda, ben conoscendone gli elementi e i contorni ed essendosi già da tempo prontamente attivati”.

“Martha, infatti – prosegue la presidente dell’associazione antiviolenza – è già stata sottoposta ad accertamenti medici, sebbene i sanitari non avrebbero riscontrato particolari criticità mentali. Chi ha avuto modo di vedere Martha, però, ha più volte potuto constatare in lei atteggiamenti particolari come il parlare da sola o l’essere estremamente diffidente ed impaurita. Non vogliamo, in questa sede, esprimere giudizi per i quali non siamo competenti. L’appello che lanciamo alle Istituzioni e alle Autorità tutte è quello, però, di prendere celeri provvedimenti a tutela di una vita in evidente stato di precarietà e di pericolo e che, parimenti, questa vicenda non resti nel limbo di pendenze unicamente dal contorno burocratico”.

“Come Co.tu.le vi. – conclude Ranno – siamo e saremo sempre pronti e disponibili ad offrire il nostro contributo, in collaborazione con tutte le Istituzioni pubbliche e le realtà del volontariato che, non lo dimentichiamo, svolgono da anni un lavoro prezioso ed encomiabile per rendere la nostra comunità più vivibile ed…umana”.