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02/02/2023 06:00:00

Marsala, Rino Passalacqua e Flavio Coppola: "Il progetto politico di Grillo è fallito, se ne deve andare a casa" 

Rino Passalacqua e Flavio Coppola, consiglieri comunali di opposizione a Marsala. Passalacqua che giudizio dà a questa nuova giunta Grillo, con tre uscenti riconfermati e tre nuovi innesti? Che giudizio a queste manovre politiche?

Passalacqua: io sono fermo agli atti politici e non farò rilievo su nessun nome, perché poco importa. Da una giunta che viene azzerata a metà percorso, viene per metà bocciata, per metà promossa, non vedo rilancio, non capisco da dove possa ripartire. Non abbiamo nessuna azione programmatica e nessuna dichiarazione programmatica, questi nomi vanno a ricoprire delle caselle ma per quali competenze nello specifico, visto che si parla di rilancio dell’azione amministrativa. Sono per la maggior parte avvocati, gente che è rispettabilissima nel proprio lavoro, ci mancherebbe, però, non vedo dei tecnici che possano, rispetto alle criticità che emergono da due anni a questa parte nel nostro territorio, essere la chiave di volta.

Flavio Coppola, la chiave di volta potrebbe venire da un’azione piuttosto ferma da parte del consiglio comunale e in particolare dall’opposizione? In questo momento all’opposizione siete sette, ma potreste diventare anche 15/16, perché le manovre che si stanno delineando sono queste, con Forza Italia che ha la sola consigliera Martinico che potrebbe andare all’opposizione e addirittura tutto l’MPA potrebbe andare all’opposizione. Se fosse così il sindaco non avrebbe più la maggioranza.

Coppola: Io vorrei fare un passo indietro. Riguardo il ruolo di Paolo Ruggieri, ad esempio, io mi faccio delle domande. Di fatto, parliamo di un progetto politico che è fallito. Nel progetto iniziale dei moderati, un punto forte era Paolo Ruggieri che si è sacrificato a non candidarsi nel centrodestra, è giusto ricordarlo, a vantaggio di Grillo. Oggi, il sindaco Grillo, di fatto, non riconosce più quel progetto e apre una fase nuova della politica locale, dove ci possono essere o non essere partiti o movimenti, a me interessa poco. Il progetto iniziale di Grillo è fallito, l’amministrazione in questi anni non ha saputo dare lustro e non ha saputo interfacciarsi con le esigenze del territorio, ciò che noi contestavamo all’amministrazione precedente. Io non lo so, quando si parla di rilancio, su che cosa noi dobbiamo confrontarci, sul cercare di vedere la città con prospettive diverse o cercare di recuperare ciò che non si è fatto in due anni e mezzo, in cui abbiamo avuto il nulla. Noi pensiamo ormai che, se ci sono le condizioni, arriveremo ad una mozione di sfiducia al sindaco, quando avremo gli elementi per poterlo fare, e comunque, ci porremo in maniera alternativa al sindaco Grillo. Marsala ha bisogno di una rotta completamente diversa.

Le mozioni di sfiducia presentati ai sindaci non passano mai, ultimo esempio quello di Mazara del Vallo di qualche settimana fa. La mozione, però, è un atto politico non indifferente. C’è la possibilità di un punto d’incontro con il sindaco, sul terreno del dialogo, per il bene della città, ci possono essere stravolgimenti?

Passalacqua: Io, il consigliere Flavio Coppola, Mario Rodriquez, Nicola Fici, Gabriele Di Pietra e Leo Orlando abbiamo costituito un intergruppo e siamo un’unica cosa ormai. Siamo pragmatici, parliamo di azioni che riguardano la città e le proiettiamo nel futuro. Noi facciamo questo tipo di politica, non facciamo la politica del cercare il consenso spicciolo. Non vedo nessun punto d’incontro, per come intende il sindaco la politica, fermo al medioevo, a cercare vetrine, a fare passerelle. Noi andiamo su cose concrete, perché sappiamo di cosa ha bisogno la città. Da questo momento noi apriremo un confronto diretto con la città su fatti, progetti e azioni concrete, perché vogliamo che i ragazzi di questa città possano ritornare dopo l’università per amministrarla e viverla, cosa che, con la politica becera che per adesso stiamo sopportando, non credo ci siano chances.

Quanta complicità c’è tra il sindaco Grillo e il presidente del consiglio Sturiano? L’assessore Ivan Gerardi è espressione di Sturiano che adesso farà fatica ad essere equidistante. E’ in maggioranza ma deve rappresentare tutti. Voi come opposizione come vi ponete?

Coppola: la scelta di Gerardi è il frutto di un accordo politico che contraddice quanto detto dal sindaco che diceva che, dopo le regionali avrebbe avuto le mani libere. Libere non so da che cosa, il mio gruppo vicino a Stefano Pellegrino non gliele ha mai legate. Mi dispiace sentire dire che il sindaco ha trovato delle incrostazioni, delle anomalie, affermazioni inquietanti, per certi aspetti, e che deve spiegare. Sturiano che dovrebbe avere un ruolo super partes nei confronti dell’intero consiglio comunale, l’altra sera ha difeso il sindaco per la sua assenza. Io non so cosa faremo nella prossima seduta, ma sicuramente il comportamento di Sturiano va censurato. Sappiamo che non esiste la mozione di sfiducia nei confronti del presidente del consiglio comunale e l’altra sera ha mancato di rispetto all’istituzione. Sturiano, seconda carica istituzionale, in consiglio comunale ha avuto sempre i suoi numeri. Nello scorso consiglio comunale molte decisioni passavano secondo la volontà del presidente che poteva contare su una forza non indifferente dei consiglieri, ma ora bisogna cambiare sistema e noi siamo pronti a farlo. Sicuramente Sturiano non rientra nei nostri programmi.

Il nostro Paese vive più di un problema, c’è una crisi economica imperante, una crisi sociale, morale ed etica. Abbiamo però delle grandi opportunità come i fondi del PNRR, ma la cosa che fa specie è che qui si parla di cambio di persone, di un cambio di poltrone non si parla, invece, di come poter cambiare volto alla città. Qui si parla di una buca in strada, delle erbacce, di una lampada spenta, di una raccolta differenziata che non va. Non c’è un corto circuito della politica che evidentemente è diventata miope e che non può tornare al primato della stessa?

Passalacqua: questo sindaco ha avuto la fortuna di avere in eredità dalla scorsa amministrazione che ha lavorato sulla programmazione europea, sull’agenda 14/20, una varietà di progetti incredibile. Il sindaco, invece, cosa ha fatto, ha bloccato tutti i progetti che ancora non erano conclusi per discriminare l’operato della precedente amministrazione. Il primo boicottaggio fu la chiusura della Casetta dell’Acqua, mi auguro ora che il nuovo assessore, visto che si occupa di depurazione acqua a livello industriale, riesca finalmente ad aprirla. E’ un sindaco, Grillo, che non ha nessuna progettualità, non ha idea di che cosa deve fare di questo territorio, purtroppo non abbiamo speranze con questo sindaco, è inutile che cambia assessori. Vi faccio un piccolo elenco di finanziamenti europei che ha ereditato e per i quali non ha fatto ancora nulla: apertura canali Isola Lunga per ossigenazione Stagnone 1milione e 300mila euro; AcquaSal Progetto Salina Genna 800mila euro; trapianto di posidonia allo Stagnone 400 mila euro; due asili nido, uno presso la scuola Bosco e uno al Giardino d’Infanzia il tutto per 1milione di euro; due piste ciclabili, una al centro da Sappusi alla Florio e l’altra verso i lidi per circa 3 milioni di euro; messa in sicurezza del Lungomare Boeo, che sta cadendo, 2milioni e due centomila euro; due nuovi autobus elettrici 800 mila euro; acquisto e collocazione delle paline e delle pensiline per gli autobus 1 milione duecento mila euro; un progetto per i ragazzi disabili a Villa Damiani tra tre e quattro milioni di euro; due progetti per il Lungomare Waterfront Florio per complessivi 4/5 milioni di euro; efficientamento della piscina intorno ai 2,5 milioni di euro; lo Stadio 2,5 milioni di euro; il manto sintetico allo Stadio 800 mila euro; Palazzo Grignani, la parte superiore 1,4 milioni di euro; Museo del Vino a Palazzo Fici, l'ho curato io personalmente, 300 mila euro; oltre ai passaggi a livelli per 26 milioni di euro. Se sommiamo tutto, questi sarebbero cantieri che darebbero lustro, occupazione a centinaia di persone e indotto alla nostra città. Se noi non proponiamo sviluppo a questo territorio ma che cosa ci stiamo a fare. Il sindaco se ne deve andare a casa, lui e la sua giunta, questi progetti vanno chiusi. E’ così miope che non capisce che, se potesse tagliare i nastri di questi progetti potrebbe diventare ministro e non l’ha capito. Purtroppo una volta perse tutte queste risorse, per recuperarle ci vorranno almeno altri dieci anni. A breve faremo una conferenza stampa e incontreremo la città per parlare di questi progetti.