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03/03/2023 06:00:00

Covid, in Sicilia calano i casi, a Trapani l'incidenza più alta. "Precari", Asp in ordine sparso

 Tiene banco nella politica siciliana il caso dei cosiddetti “precari covid”, il personale sanitario e amministrativo assunto per fronteggiare l’emergenza, i cui contratti sono scaduti il 28 febbraio. Medici e infermieri saranno, in qualche modo, stabilizzati. Ma per gli amministrativi la partita è più delicata.

Soprattutto dopo la direttiva dell’assessorato regionale alla Salute, con la quale dice alle Asp di fare una ricognizione per capire quanta gente mandare a casa e a quanti prorogare il contratto.


Ai precari Covid di Trapani è andata meglio di tutti, tre mesi di contratto. A quelli di Agrigento la proroga più corta, 10 giorni. A Palermo invece nessuno dei contratti scaduti martedì è stato prolungato: tutti a casa. Sono le differenze da Asp e Asp.


Intanto diminuiscono i casi, ancora, e la provincia di Trapani è quella con l’incidenza più alta.


Ecco il bolletino.
Nella settimana dal 20 al 26 febbraio 2023 in Sicilia si è assistito ancora a un netto decremento delle nuove infezioni, in linea con la tendenza nel territorio nazionale.
I nuovi casi positivi diagnosticati sono stati 1.380 (-11,76%), con un'incidenza di 29 casi ogni 100 mila abitanti.


Il tasso di nuovi positivi più elevato rispetto alla media regionale si è registrato nelle province di Trapani (38/100.000 abitanti), Messina (36/100.000) e Palermo (34/100.000). Le fasce d'età maggiormente a rischio risultano quelle degli over 90 (57/100.000), tra gli 80 e gli 89 anni (44/100.000) e tra i 70 e i 79 anni (44/100.000).
I dati sono riportati nell'ultimo bollettino settimanale a cura del Dasoe, il dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell'assessorato della Salute della Regione Siciliana.
Le nuove ospedalizzazioni sono in lieve diminuzione, sebbene la diffusione dei contagi pregressi si rifletta ancora su una prevalenza di soggetti ospedalizzati con positività concomitante da Covid-19. Più di metà dei pazienti in ospedale nella settimana di riferimento risultano non vaccinati.
Per quanto riguarda i vaccini, i dati sono aggiornati al 28 febbraio, dice il Dasoe: nel target 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 23,39%: sono 61.970 i bambini che risultano con ciclo primario completato, pari al 20,11%. Nel target over 12, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 90,99%. I soggetti che hanno completato il ciclo primario sono l' 89,61%.
I cittadini che non hanno effettuato la terza dose pur avendo maturato il diritto a riceverla, sono ancora 1.120.658. I vaccinati con dose aggiuntiva/booster sono 2.773.984 pari al 71,23% degli aventi diritto, incluso il target 5-11 anni. Le somministrazioni di quarta dose sono 242.718 di cui 213.449 a soggetti over 60. Le quinte dosi somministrate risultano complessivamente 9.779.