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15/03/2023 13:05:00

Marsala, chiude anche la facoltà di enologia dell'Università

Altro che l'attivazione di "quattro o cinque corsi di laurea", come aveva promesso il Sindaco Massimo Grillo qualche settimana fa. A Marsala rischia di chiudere la facoltà di Enologia dell'Università di Palermo.

La comunicazione l'ha data lo stesso Sindaco intervenendo ieri in consiglio comunale. Alla base, come avviene da anni, c'è la difficoltà di trovare un accordo sui locali con il Libero Consorzio di Trapani. Insomma, un film visto e rivisto, che il Sindaco aveva annunciato per risolto, e che vede la città al punto di partenza. 

E così, mentre a Trapani saranno attivati da Novembre ben sei corsi di laurea, al Principe di Napoli, concesso in comodato dal Comune all'Università, a Marsala il Comune non riesce a trovare i locali per ospitare la Facoltà di Enologia con la sua manciata di iscritti.

Il tema è controverso, e intreccia anche l'Itet "Garibaldi di Marsala, l'Alberghiero e il Convitto Audiofonolesi, che inizialmente dovevano essere destinati proprio al corso di laurea, salvo poi ripristinare i servizi al Convitto.  Il corso di laurea doveva essere ospitato presso la sede di Marsala Schola, ma non è stato possibile. Allora il Sindaco è tornato a considerare l'idea di utilizzare parte dei locali del Convitto (che ora è di proprietà comunale). Tra l'altro all'università servono solo due aule. Ma non c'è posto per i laboratori. Da qui il rischio che venga chiuso il corso di laurea: l'amministrazione Grillo non trova i locali. "Mi hanno detto anche che è costoso trasferire i laboratori - aggiunge il Sindaco - e che gli strumenti sono delicati e potrebbero danneggiarsi".  

Ma la notizia è che dopo due anni e mezzo dall'annuncio di aver risolto il problema, il Sindaco Grillo è, di fatto, al punto di partenza, tanto da aver chiesto ieri l'aiuto di tutti i consiglieri per un'azione istituzionale comune. 

"La responsabilità di quanto sta accadendo è del Sindaco - dice il consigliere Rino Passalacqua - che adesso chiede l'aiuto dei consiglieri, per cercare di dividere le colpe ...".