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31/03/2023 02:00:00

Il ritorno delle province, l'assessore Falcone rassicura sulla copertura finanziaria

C'è preocuppazione da parte di alcuni deputati all'Ars tra i quali Catanzaro del PD sulla copertura finanziaria per le province.

“L’incertezza ed i ritardi del centrodestra che hanno caratterizzato l’lter di transizione tra Province e Liberi Consorzi torna ad essere il motivo dominante della controriforma che dovrebbe ripristinare gli enti intermedi. Il presidente Schifani non ceda ai tentennamenti e trovi le risorse necessarie a finanziare l’operazione”, afferma Michele Catanzaro capogruppo del Pd all’Ars.

“All’inizio di questa legislatura il Pd ha presentato all’Ars un disegno di legge per l’istituzione delle Provincie. Una scelta, la nostra, determinata dalla necessità di colmare un vuoto riorganizzando il sistema degli enti locali in Sicilia. A distanza di mesi e dopo innumerevoli annunci in pompa magna è ancora tutto sulla carta. Un ritardo grave – conclude Catanzaro - che si ripercuote su tutti quei servizi e quelle funzioni che in questi anni sono stati abbandonati, dalla viabilità all’edilizia scolastica degli istituti superiori”.E

E a Catanzaro e e ad altri parlamentari preoccupati per la copertura finanziaria della rinascita delle provice risponde l'assessore regionale all’Economia Marco Falcone, che interviene sul disegno di legge sul ripristino delle province in Sicilia, incardinato all'Ars e rassicura sulla copertura per poter andare avanti con la riforma.  

«Leggiamo con stupore delle preoccupazioni di alcuni parlamentari circa la presunta assenza di copertura finanziaria per il disegno di legge che ridarà legittimazione democratica e amministrativa alle ex province. Il ripristino degli Enti intermedi non richiede, infatti, risorse aggiuntive da parte della Regione, si tratta di un falso problema», queste le parole di Falcone.  Così «Già nell’ultima Legge di stabilità - prosegue Falcone - il Governo Schifani ha confermato non solo la copertura da 300 milioni nel triennio 2023/25 che la Regione devolve agli enti intermedi, ma ha assegnato ulteriori risorse - ben 165 milioni sullo stesso triennio - attraverso il Fondo sviluppo e coesione, fatto mai accaduto prima. Vorremmo ricordare che le fonti a cui attingono le ex Province sono essenzialmente le risorse da Rc Auto, dall’Imposta provinciale di trascrizione e dalle accise dell' energia elettrica. Sulle prime due, preme sottolineare che lo Stato opera un prelievo forzoso. Nel corso dell’ultimo incontro fra il presidente Renato Schifani e il ministro Roberto Calderoli a Palazzo d’Orleans - ha poi concluso l'assessore - abbiamo chiesto di eliminare o ridurre sensibilmente tale prelievo nell’ambito della programmata abolizione della Legge Delrio, una riforma fallimentare da lasciarci al più presto alle spalle. Siamo pronti a essere auditi in commissione affari istituzionali all'Ars per sgombrare il campo da ogni dubbio e giungere alla rapida approvazione di una riforma che, come indicato dal presidente Schifani, dovrà fare da apripista per il resto d’Italia».