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11/04/2023 06:00:00

Lavori fermi e costi aumentati. Il Padiglione Covid di Marsala rischia (davvero) di restare un’incompiuta

“Spero che presto si sblocchino e si completino i lavori per il primo lotto. Poi spazio agli altri lotti per i quali si è proposta la gestione diretta della costruzione dell’Asp”.


Così il commissario straordinario dell’Asp di Trapani, Vincenzo Spera, ha parlato del Padiglione Covid durante il consiglio comunale aperto sulla sanità a Marsala, di qualche settimana fa.

Un argomento un po’ tabù, in realtà, per tutto il consiglio comunale, è stato il Padiglione Covid (tranne per Tp24, qui tutti i nostri articoli). Il progetto della struttura accanto all’ospedale Paolo Borsellino crea imbarazzo un po’ a tutti.I lavori sono fermi da mesi, e c’è il serio rischio che l’opera resti un’incompiuta. Tra soldi che non arrivano, lavori fermi, e costi che aumentano. Dai 7,4 milioni di euro iniziali, si è passati a 8,6 milioni solo per il primo stralcio. La struttura di Marsala non è l’unica ferma al palo, le fanno compagnia 24 progetti del “potenziamento della rete ospedaliera” che la Regione Siciliana non riesce a portare a termine.

 

 

 

Facciamo un passo indietro
Il padiglione delle malattie infettive del "Paolo Borsellino" fa parte del piano di potenziamento della rete ospedaliera che la Regione aveva previsto nella prima fase della pandemia per far fronte alle nuove ondate di Covid. In fretta e furia, quindi, si sono pensati dei progetti per nuovi posti letto.
Il padiglione doveva essere pronto a marzo 2022 stando a quanto si legge nel contratto d’appalto con la ditta che si sta occupando dell’opera. E prima ancora, la struttura, che doveva essere emergenziale, e snella nella realizzazione, presentata nella famosa “sceneggiata” del 3 dicembre 2020, doveva essere completata nel maggio 2021. Tp24, però, scoprì che di quanto detto in quella occasione, non c’era nulla di concreto a cominciare dal progetto esecutivo e dai soldi finanziati.
Man mano si è poi passati dagli oltre 100 posti letto e tre piani annunciati nella “pupiata” di due anni fa, i cui costi di realizzazione prevedevano investimenti per 19 milioni di euro, a soli sedici posti su un piano. E' la stessa Regione che ridimensiona tutto, mettendo nero su bianco che non ci sono somme a disposizione, e che si dovrà procedere solo al primo stralcio, solo un piano, con 16 posti letto. Non è altro che la nuova area emergenza.

 

 

Lavori fermi e costi aumentati
Il cantiere del Padiglione è fermo da diversi mesi, non si va avanti, e il rischio è di non riuscire a completare neanche il primo stralcio.

Già a dicembre, dopo diversi mesi di stop, il commissario straordinario dell’Asp ammetteva che si aspettava che la regione sbloccasse i fondi necessari per andare avanti. Nel frattempo è cambiato il commissario della struttura del potenziamento della rete ospedaliera della Regione. Cambio di governo cambio di commissario, non c’è più Tuccio D’Urso, arriva Salvatore Lizzio. L’impressione, sin da subito, è che ci si voglia concentrare nel completare le opere dei grandi ospedali.
Intanto i costi aumentano. Nel 2021, quando viene approvato il progetto esecutivo del Padiglione per le malattie infettive di Marsala, il costo per il primo stralcio è di 7,4 milioni di euro. Un anno dopo, nell’aprile 2022, una nuova perizia di variante certifica l’incremento dei costi. Per realizzare il primo stralcio ci vogliono 8,6 milioni di euro.

La situazione in Sicilia
Tre anni fa il piano di potenziamento della rete ospedaliera prevedeva 75 progetti e un budget di 237 milioni, 101 milioni messi dalla Regione, il resto da Roma. Oggi solo 24 opere hanno visto la luce, con 189 nuovi posti letto. Altre 25 sono in fase di realizzazione, ma il loro destino dipende dalle 26 opere, soprattutto nuovi pronto soccorso, ferme al palo. Queste ultime valgono 100 milioni di euro. Nei giorni scorsi i deputati di Sicilia Vera hanno fatto un calcolo: servono altri 20 milioni di euro, oltre a quelli previsti, per portare a termine le opere avviate.
Secondo il piano approvato dal governo nazionale nel 2020 a fine 2021 o al massimo 2022 ci dovevano essere 571 nuovi posti letto in terapia intensiva e 29 pronto soccorso. L’obiettivo era farsi trovare pronti alla terza ondata di Covid. Ma la pandemia è finita e i reparti che dovevano fronteggiare l’avanzata del Covid restano solo sulla carta. E solo un’incompiuta, l’ennesima, rischia invece di restare il padiglione Covid di Marsala.