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21/04/2023 14:44:00

Festival Monte Jato: 25 aprile tra percorsi naturalistici, archeologia e Cooking Show

 Il 25 aprile arriva il "Festival Monte Jato", evento che celebra la Liberazione d'Italia,

nel cuore della Valle dello Jato, nel Comune di San Cipirello, in provincia di Palermo. L'evento è organizzato e promosso da "IoComproSiciliano", un'organizzazione che incoraggia le aziende siciliane a farsi conoscere attraverso eventi di crescita e aggregazione identitaria.

La manifestazione ingloba anche il 2° Festival della Focaccia. Un programma misto per chi è appassionato dei picnic sostanziosi mescolati a spettacoli di cucina live e alla cultura del territorio che si possano conciliare con l'intrattenimento.

 “Abbiamo accolto con entusiasmo l'idea di dare seguito al protocollo appena firmato con la Città di Palermo e gli altri Comuni della Valle – svela il Presidente di ‘IoComproSiciliano’ Davide Morici - dimostrazione che le Amministrazioni stanno già fornendo concretezza operativa all'accordo appena siglato”.

Per chi volesse prendere parte alla giornata piena di attività, l’immersione in mezzo al Parco Monte Jato e all’ambiente circostante prevede visite guidate nei percorsi naturalistici con il raduno a San Cipirello (in via Roma) e partenza per il “Percorso dei Militi” con tre diversi orari (ore 8:30, 9:30 e 10). Chi vorrà soffermarsi nel borgo del palermitano (a circa 30 chilometri dal capoluogo), senza cimentarsi nel tour a contatto con la vegetazione, potrà visitare, all’interno dell’ex Municipio di via Roma, la Mostra fotografica “Tesori dello Jato” a cura della ProJato. E poi ci sarà modo di cimentarsi in una maratona gastronomica in vari appuntamenti: il “Pasta Show” programmato alle ore 15, realizzato da “Il Pastaio Matto” (noto in tutta la Sicilia), il “Grigliata Day” e il “Focaccia Show” alle ore 16:30, a cura di Euroform.

A patrocinare questa Festa sono l’Assessorato dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea e il Comune di San Cipirello, in collaborazione con la Pro Loco Valle dello Jato, con Euroform, con il Consorzio di Ricerca Gianpietro Ballatore e il Media Partner “Made in Sicily”.

L’assessore al Turismo e alla Cultura del Comune di San Cipirello Vincenzo La Milia denota che “la marcialonga è un’escursione trekking storica per quest’area geografica per salire verso il Monte Jato e viene riproposta per fare riecheggiare un rito che è cadenzato da oltre quarant’anni su questa altura e nei dintorni”. “Saremo lieti se tanti visitatori arrivassero per ammirare le bellezze paesaggistiche, monumentali e architettoniche e per pregustare e consumare la tradizione gastronomica in questa vallata”. Puntualizziamo che il tracciato guidato è assolutamente attrezzato mentre in cima al Monte c’è il Santuario di San Cosimo e Damiano che, al momento, è pericolante e su cui c’è il vincolo della Sovrintendenza ai Beni Culturali. Si potranno invece perlustrare e osservare la Città Jato (l’antica cittadella greca Iaitas), l’anfiteatro, i reperti delle dimore e tracce della permanenza di Federico II che si rifugiò e si insediò in queste zone limitrofe al Monte Jato, da cui poteva difendersi dai nemici. Si palesa così l'abitato archeologico che, per 2000 anni, ha occupato diverse parti del Monte Jato, attraverso la postierla sulle mura, unico transito di servizio individuabile nella superficie rupestre.

Si tratta della 43esima Edizione della marcia in questo "Sentiero dei Militi", che si percorre nell’arco di un’ora (andata e ritorno), risulta facilitato ma per buoni camminatori ed è molto panoramico sulle vallate dello Jato e del Belice destro. Il tragitto parte da San Giuseppe Jato nella piazza dove il vecchio edificio del Comune sorgeva e continua verso il territorio comunale di San Cipirello, proprio alla base sud-ovest di Monte Jato.

Ad intervenire nella Marcialonga è anche il Gruppo Archeologico Valle dello Jato che intende sensibilizzare verso la riscoperta di uno dei circuiti collinari e montani più suggestivi. L'occhio del Monte spazia da San Vito Lo Capo a Corleone, da Salemi ai Monti di Palermo. Da qui, ci si collega all'Area del Pizzo e si procede alla visita delle rovine.